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Sul percorso della Via Francigena, oggi sempre più popolata da viandanti in cerca di un’esperienza lenta, sorge San Gimignano, piccola perla toscana vessata dal turismo mordi e fuggi e da uno sviluppo turistico oramai insostenibile, che inficia sia la qualità di vita dei residenti che quella di visita degli ospiti. L’obietto della trattazione è, allora, quello di presentare la Via Francigena come opportunità per San Gimignano di compiere qualche passo nella direzione del riposizionamento turistico, in modo da attrarre segmenti qualitativamente migliori, in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile. La città, al momento, non è molto appetibile agli occhi del turista lento, e tantomeno l’utente francigeno gode di buona fama presso il tessuto commerciale locale, in quanto considerato visitatore di passaggio interessato ad un’esperienza necessariamente povera. Si è, dunque, cercato di capire quali sono le lacune da colmare e i nodi da sciogliere affinché San Gimignano possa divenire meta appetibile per il visitatore francigeno, e viceversa. Il turismo lento della Via Francigena potrebbe, infatti, rappresentare per San Gimignano parte del lavoro del quale la città ha bisogno per innescare un cambio di rotta nella direzione dello sviluppo turistico sostenibile.