Tesi etd-08142018-130234 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BERTACCA, ILARIA
URN
etd-08142018-130234
Titolo
Alte dosi di Busulfano-Melphalan (BuMel) seguite da Autotrapianto di Cellule Staminali Emopoietiche in pazienti affetti da Sarcoma di Ewing: esperienza del Centro Trapianti dell'U.O. Oncoematologia Pediatrica di Pisa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Coccoli, Luca
relatore Dott.ssa Menconi, Mariacristina
relatore Dott.ssa Menconi, Mariacristina
Parole chiave
- autotrapianto
- busulfano melphalan
- sarcoma Ewing
- trapianto cellule staminali emopoietiche autologhe
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE. Il Sarcoma di Ewing (SE) è un tumore mesenchimale altamente maligno, scarsamente differenziato e con alto potenziale metastatico. Colpisce soprattutto pazienti pediatrici e giovani adulti, con una lieve prevalenza nel genere maschile. La localizzazione ossea è quella più frequente, con un’incidenza di circa 60 nuovi casi l’anno in Italia, tuttavia tale neoplasia può interessare anche i tessuti molli. Dal punto di vista genetico si caratterizza per la presenza, nella quasi totalità dei casi, del gene di fusione EWS-FLI1, derivante dalla traslocazione t(11;22). Attualmente, il trattamento del SE prevede la combinazione di terapia sistemica (chemioterapia) e locale (chirurgia e/o radioterapia). I regimi chemioterapici utilizzati sono molteplici, ma non esistono ancora nette evidenze su quale sia la combinazione migliore. Poiché l’intensità di dose correla positivamente con la sopravvivenza, una strategia è quella di ricorrere alla chemioterapia con alte dosi (HDCT) seguita da autotrapianto di cellule staminali emopoietiche (ASCT); in particolare, tale approccio si è dimostrato efficace in pazienti risultati Poor Responder (PR) alla chemioterapia primaria, in pazienti metastatici all’esordio, ed in pazienti con SE recidivante che non avessero già effettuato tale trattamento.
SCOPI DELLO STUDIO. Il presente studio retrospettivo ha lo scopo di valutare l’efficacia e la tossicità della terapia con alte dosi di Busulfano-Melphalan seguita da autotrapianto di cellule staminali emopoietiche nei pazienti pediatrici e giovani adulti affetti da Sarcoma di Ewing che sono stati trattati nella U.O. Oncoematologia Pediatrica di Pisa.
PAZIENTI E METODI. In questo studio sono stati inclusi 27 pazienti affetti da SE e sottoposti ad HDCT ed ASCT nel periodo compreso tra Settembre del 2000 e Settembre del 2018 (un soggetto completerà la terapia in Ottobre 2018). Di essi, 16 erano PR alla chemioterapia di induzione, 9 Metastatici all’esordio e 2 affetti da SE ricorrente. Sono stati trattati seguendo, rispettivamente, i protocolli EW1/ISG III, EW2/ISG IV e rEECur; successivamente, i pazienti risultati idonei hanno proseguito con la terapia ad alte dosi ed autotrapianto di CSE. Per il condizionamento sono stati somministrati per via endovenosa Busulfano, dal giorno -7 al giorno -4, con un dosaggio giornaliero di 3,2 mg/kg suddiviso in 4 somministrazioni, e Melfalan, al giorno -2, con un dosaggio di 140 mg/m² in monosomministrazione. Solo un paziente è stato trattato esclusivamente con Melfalan, somministrato il giorno -2 al dosaggio di 180 mg/m² in monosomministrazione. Al giorno 0 è stata effettuata l’infusione delle cellule staminali autologhe, con un valore mediano di CD34+ reinfuse pari a 5,065 x 106/kg.
RISULTATI. In quasi tutti i pazienti è stata raggiunta la risposta completa di malattia (RC) già prima della HDCT; 4 pazienti con risposta parziale (RP) sono stati comunque sottoposti alla procedura, ma di essi solo uno è ancora vivo senza evidenza di malattia a 6 mesi dal trapianto. La ricaduta si è verificata in 12 individui entro due anni dal trapianto, solo in uno successivamente. La sopravvivenza libera da eventi (EFS) ha raggiunto, comprensibilmente, valori migliori nei PR (80,4% ad un anno, 40,2% a tre e a cinque anni) rispetto ai Metastatici e Recidivati (56,3% ad un anno, 18,8% a tre e a cinque anni). Ad oggi sono andati incontro ad exitus 7 PR e 5 Metastatici/Recidivati, con un tempo mediano di sopravvivenza globale (OS) pari a 51 mesi e 25 mesi rispettivamente. La OS dei PR è risultata pari al 93,3% ad un anno, 56,6% a tre anni e 47,1% a cinque anni dal trapianto; nei Metastatici e Recidivati la OS ha raggiunto il 66,7% ad un anno, ed il 33,3% a tre così come a cinque anni dal trapianto. Per quanto riguarda le tossicità riscontrate, sono state nella maggior parte dei casi di moderata entità e gestibili con terapie di supporto; solo in tre casi è stato necessario sospendere la somministrazione di BuMel temporaneamente, dopodiché la procedura di trapianto è stata completata senza ulteriori problematiche. Possiamo inoltre evidenziare che non si è verificato alcun decesso correlato alle alte dosi di chemioterapia né al trapianto.
CONCLUSIONI. Il trattamento con alte dosi di Busulfano-Melphalan seguito da Autotrapianto di CSE si è rivelato efficace nelle suddette categorie di pazienti affetti da Sarcoma di Ewing. Tale procedura, infatti, ha permesso di consolidare ulteriormente la regressione di malattia indotta dalle terapie di prima linea, e di raggiungere valori interessanti di sopravvivenza globale e libera da eventi. Inoltre, avendo asserito la buona tollerabilità del trattamento (soprattutto in Centri sia oncologici che trapiantologici di terzo livello come la U.O. Oncoematologia Pediatrica di Pisa), possiamo concludere che, anche qualora la OS non sia molto elevata, la EFS corrisponde ad un periodo di reale benessere del paziente. Tali risultati, in linea con quelli riportati da altri studi, sono interessanti ed incoraggianti in vista di futuri studi policentrici.
SCOPI DELLO STUDIO. Il presente studio retrospettivo ha lo scopo di valutare l’efficacia e la tossicità della terapia con alte dosi di Busulfano-Melphalan seguita da autotrapianto di cellule staminali emopoietiche nei pazienti pediatrici e giovani adulti affetti da Sarcoma di Ewing che sono stati trattati nella U.O. Oncoematologia Pediatrica di Pisa.
PAZIENTI E METODI. In questo studio sono stati inclusi 27 pazienti affetti da SE e sottoposti ad HDCT ed ASCT nel periodo compreso tra Settembre del 2000 e Settembre del 2018 (un soggetto completerà la terapia in Ottobre 2018). Di essi, 16 erano PR alla chemioterapia di induzione, 9 Metastatici all’esordio e 2 affetti da SE ricorrente. Sono stati trattati seguendo, rispettivamente, i protocolli EW1/ISG III, EW2/ISG IV e rEECur; successivamente, i pazienti risultati idonei hanno proseguito con la terapia ad alte dosi ed autotrapianto di CSE. Per il condizionamento sono stati somministrati per via endovenosa Busulfano, dal giorno -7 al giorno -4, con un dosaggio giornaliero di 3,2 mg/kg suddiviso in 4 somministrazioni, e Melfalan, al giorno -2, con un dosaggio di 140 mg/m² in monosomministrazione. Solo un paziente è stato trattato esclusivamente con Melfalan, somministrato il giorno -2 al dosaggio di 180 mg/m² in monosomministrazione. Al giorno 0 è stata effettuata l’infusione delle cellule staminali autologhe, con un valore mediano di CD34+ reinfuse pari a 5,065 x 106/kg.
RISULTATI. In quasi tutti i pazienti è stata raggiunta la risposta completa di malattia (RC) già prima della HDCT; 4 pazienti con risposta parziale (RP) sono stati comunque sottoposti alla procedura, ma di essi solo uno è ancora vivo senza evidenza di malattia a 6 mesi dal trapianto. La ricaduta si è verificata in 12 individui entro due anni dal trapianto, solo in uno successivamente. La sopravvivenza libera da eventi (EFS) ha raggiunto, comprensibilmente, valori migliori nei PR (80,4% ad un anno, 40,2% a tre e a cinque anni) rispetto ai Metastatici e Recidivati (56,3% ad un anno, 18,8% a tre e a cinque anni). Ad oggi sono andati incontro ad exitus 7 PR e 5 Metastatici/Recidivati, con un tempo mediano di sopravvivenza globale (OS) pari a 51 mesi e 25 mesi rispettivamente. La OS dei PR è risultata pari al 93,3% ad un anno, 56,6% a tre anni e 47,1% a cinque anni dal trapianto; nei Metastatici e Recidivati la OS ha raggiunto il 66,7% ad un anno, ed il 33,3% a tre così come a cinque anni dal trapianto. Per quanto riguarda le tossicità riscontrate, sono state nella maggior parte dei casi di moderata entità e gestibili con terapie di supporto; solo in tre casi è stato necessario sospendere la somministrazione di BuMel temporaneamente, dopodiché la procedura di trapianto è stata completata senza ulteriori problematiche. Possiamo inoltre evidenziare che non si è verificato alcun decesso correlato alle alte dosi di chemioterapia né al trapianto.
CONCLUSIONI. Il trattamento con alte dosi di Busulfano-Melphalan seguito da Autotrapianto di CSE si è rivelato efficace nelle suddette categorie di pazienti affetti da Sarcoma di Ewing. Tale procedura, infatti, ha permesso di consolidare ulteriormente la regressione di malattia indotta dalle terapie di prima linea, e di raggiungere valori interessanti di sopravvivenza globale e libera da eventi. Inoltre, avendo asserito la buona tollerabilità del trattamento (soprattutto in Centri sia oncologici che trapiantologici di terzo livello come la U.O. Oncoematologia Pediatrica di Pisa), possiamo concludere che, anche qualora la OS non sia molto elevata, la EFS corrisponde ad un periodo di reale benessere del paziente. Tali risultati, in linea con quelli riportati da altri studi, sono interessanti ed incoraggianti in vista di futuri studi policentrici.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
TESI.pdf | 1.59 Mb |
Contatta l’autore |