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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08122022-104309


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PEZZINI, STEFANO
URN
etd-08122022-104309
Titolo
Plastiche e bioplastiche in ambiente marino: monitoraggio dei processi di alterazione con un approccio multi-analitico
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA
Relatori
relatore Prof.ssa Modugno, Francesca
relatore Prof.ssa Bronco, Simona
controrelatore Prof. Castelvetro, Valter
Parole chiave
  • degradation; marine environment; microplastics;
Data inizio appello
19/09/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il progetto di tesi è svolto in collaborazione tra il Dipartimento di Chimica e l’Istituto per i Processi Chimico-Fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IPCF-CNR) di Pisa. L’obiettivo del tirocinio è indagare con un approccio multi-analitico gli effetti prodotti dopo 19 e 24 mesi di esposizione all’ambiente marino su materiali polimerici di sintesi, in particolare poliesteri biodegradabili (PLA e PBAT) e poliolefine (HDPE e PP). Le tecniche analitiche impiegate per la caratterizzazione delle plastiche esposte all'ambiente marino sono: SEM per indagare la morfologia dei campioni e gli effetti degradativi superficiali indotti dall’invecchiamento; ATR-FTIR per indagare variazioni della natura chimica delle superfici, ad esempio l’ossidazione superficiale del materiale polimerico o l’adsorbimento di molecole inquinanti presenti in ambiente marino; DSC, TGA ed EGA-MS per lo studio delle proprietà termiche dei materiali indagati, con lo scopo di identificare l’effetto dovuto ai meccanismi degradativi sulle temperature caratteristiche e sulla cristallinità del materiale polimerico; Py-GC-MS per ottenere informazioni molecolari sul campione polimerico analizzato; GPC per valutare variazioni del peso molecolare. I risultati hanno evidenziato variazioni significative di alcune proprietà dei poliesteri in esame, causate principalmente dai meccanismi di idrolisi avvenuti. I risultati dei materiali poliolefinici non hanno evidenziato differenze dopo esposizione all’ambiente marino.
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