Tesi etd-08112021-130651 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FULCERI, ALESSANDRO
URN
etd-08112021-130651
Titolo
Disturbi del sonno in gravidanza e rischio di diabete gestazionale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Del Prato, Stefano
correlatore Dott.ssa Bianchi, Cristina
correlatore Dott.ssa Bianchi, Cristina
Parole chiave
- diabete gestazionale
- diabete mellito
- disturbi del sonno
- ogtt
- psqi
Data inizio appello
14/09/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Introduzione: In gravidanza il diabete mellito gestazionale è una delle malattie endocrino-metaboliche di maggior rilevanza, sia per la sua frequenza, che per le conseguenze materne e fetali alle quali può condurre, sia a breve, che a lungo termine e soprattutto perché una corretta terapia può ridurne, se non annullarne, gli effetti negativi. È quindi molto importante effettuare uno screening nelle donne in gravidanza, in modo da intervenire precocemente sull’andamento della malattia. I disturbi del sonno sono molto comuni nelle donne in gravidanza. La maggior parte di loro lamenta modifiche sia della qualità del sonno, che della durata totale di sonno a causa dei cambiamenti anatomici ed ormonali. Questi disturbi del sonno possono avere conseguenze sulla gravidanza sia per la madre, che per il feto.
Razionale e obiettivo della tesi: È stato osservato che i disturbi del sonno sono associati ad una maggiore incidenza di diabete mellito di tipo 2. Dal momento che il diabete mellito di tipo 2 ed il diabete gestazionale hanno meccanismi patogenetici simili, è possibile che i disturbi del sonno possano influire anche sull’incidenza di diabete gestazionale. Questa associazione però non è così chiara e necessita quindi di ulteriori indagini. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare la relazione tra i disturbi del sonno e il rischio di sviluppare il diabete gestazionale.
Metodi: In una coorte di 386 donne arruolate in occasione dello screening per diabete gestazionale, sono stati registrati dati clinici e antropometrici e valutati durata e qualità del loro sonno nel mese precedente allo screening, mediante auto-compilazione del questionario Pittsburgh Sleep Quality Index. Ai fini dello studio la durata del sonno è stata considerata come breve se risultava inferiore a 6 ore, mentre il sonno è stato considerato di scarsa qualità quando il punteggio del questionario era superiore o uguale a 5. Lo screening del diabete gestazionale era selettivo, basato sulla presenza di fattori di rischio, secondo le linee guida nazionali. La diagnosi di diabete gestazionale è stata posta sulla base dei criteri IADSPSG.
Risultati: Tra le 386 donne prese in esame (età 35±5 anni; BMI 24.5±5 Kg/m2), 100 (25.9%) hanno sviluppato il diabete gestazionale. Nella coorte esaminata 148 (38.3%) presentavano una scarsa qualità del sonno e 87 (22.5%) una breve durata del sonno. La diagnosi di diabete gestazionale è stata più frequente nelle donne con una breve durata di sonno (35.6% vs. 24.4%; p=0.038), mentre non si sono evidenziate differenze nella frequenza di diabete gestazionale tra le donne con una buona e quelle con una scarsa qualità del sonno (26% vs. 28%; n. s.). Alla regressione logistica univariata, breve durata del sonno (OR 1.71; 95% CI: 1.03-2.86; p=0.039), pregresso diabete gestazionale (OR 3.52; 95% CI: 1.83-6.76; p<0.0001), familiarità per diabete nei parenti di primo grado (OR 1.96; 95% CI: 1.21-3.91; p=0.007), BMI pre-gravidico (sovrappeso: OR 1.85; 95% CI: 1.06-3.23; p=0.031; obesità: OR 2.56; 95% CI: 1.40-4.70; p=0.002) risultavano fattori di rischio per sviluppare il diabete gestazionale. Tuttavia, dopo l’aggiustamento per i fattori confondenti (pregresso diabete gestazionale, familiarità per diabete, BMI pre-gravidico) la breve durata del sonno non persisteva come fattore di rischio indipendente per il diabete gestazionale (OR: 1.55; 95% CI: 0.91-2.65; n. s.).
Conclusione: I disturbi del sonno sono abbastanza frequenti nelle donne in gravidanza. Sebbene il diabete gestazionale sembri più frequente nelle donne con breve durata del sonno, questo disturbo del sonno non sembra esserne un fattore di rischio indipendente per diabete gestazionale nelle donne ad alto rischio di sviluppare tale patologia.
Razionale e obiettivo della tesi: È stato osservato che i disturbi del sonno sono associati ad una maggiore incidenza di diabete mellito di tipo 2. Dal momento che il diabete mellito di tipo 2 ed il diabete gestazionale hanno meccanismi patogenetici simili, è possibile che i disturbi del sonno possano influire anche sull’incidenza di diabete gestazionale. Questa associazione però non è così chiara e necessita quindi di ulteriori indagini. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare la relazione tra i disturbi del sonno e il rischio di sviluppare il diabete gestazionale.
Metodi: In una coorte di 386 donne arruolate in occasione dello screening per diabete gestazionale, sono stati registrati dati clinici e antropometrici e valutati durata e qualità del loro sonno nel mese precedente allo screening, mediante auto-compilazione del questionario Pittsburgh Sleep Quality Index. Ai fini dello studio la durata del sonno è stata considerata come breve se risultava inferiore a 6 ore, mentre il sonno è stato considerato di scarsa qualità quando il punteggio del questionario era superiore o uguale a 5. Lo screening del diabete gestazionale era selettivo, basato sulla presenza di fattori di rischio, secondo le linee guida nazionali. La diagnosi di diabete gestazionale è stata posta sulla base dei criteri IADSPSG.
Risultati: Tra le 386 donne prese in esame (età 35±5 anni; BMI 24.5±5 Kg/m2), 100 (25.9%) hanno sviluppato il diabete gestazionale. Nella coorte esaminata 148 (38.3%) presentavano una scarsa qualità del sonno e 87 (22.5%) una breve durata del sonno. La diagnosi di diabete gestazionale è stata più frequente nelle donne con una breve durata di sonno (35.6% vs. 24.4%; p=0.038), mentre non si sono evidenziate differenze nella frequenza di diabete gestazionale tra le donne con una buona e quelle con una scarsa qualità del sonno (26% vs. 28%; n. s.). Alla regressione logistica univariata, breve durata del sonno (OR 1.71; 95% CI: 1.03-2.86; p=0.039), pregresso diabete gestazionale (OR 3.52; 95% CI: 1.83-6.76; p<0.0001), familiarità per diabete nei parenti di primo grado (OR 1.96; 95% CI: 1.21-3.91; p=0.007), BMI pre-gravidico (sovrappeso: OR 1.85; 95% CI: 1.06-3.23; p=0.031; obesità: OR 2.56; 95% CI: 1.40-4.70; p=0.002) risultavano fattori di rischio per sviluppare il diabete gestazionale. Tuttavia, dopo l’aggiustamento per i fattori confondenti (pregresso diabete gestazionale, familiarità per diabete, BMI pre-gravidico) la breve durata del sonno non persisteva come fattore di rischio indipendente per il diabete gestazionale (OR: 1.55; 95% CI: 0.91-2.65; n. s.).
Conclusione: I disturbi del sonno sono abbastanza frequenti nelle donne in gravidanza. Sebbene il diabete gestazionale sembri più frequente nelle donne con breve durata del sonno, questo disturbo del sonno non sembra esserne un fattore di rischio indipendente per diabete gestazionale nelle donne ad alto rischio di sviluppare tale patologia.
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