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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-08102018-091744


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CAVEZZA, MARINA
URN
etd-08102018-091744
Titolo
L'impianto cocleare in età pediatrica: prevalenza dell'eziologia della sordità e sua relazione con gli outcome.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
OTORINOLARINGOIATRIA
Relatori
relatore Prof. Berrettini, Stefano
Parole chiave
  • impianto cocleare
  • eziologia
  • sordità
  • infantile
  • risultati
  • outcome
Data inizio appello
04/09/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/09/2088
Riassunto
L’impianto cocleare (IC), il cui utilizzo nei bambini è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) nel 1990, rappresenta attualmente una procedura ormai consolidata, sicura e di provata efficacia, per il trattamento delle ipoacusie gravi-profonde dei soggetti in età pediatrica che con una protesizzazione acustica tradizionale non raggiungono risultati uditivi ottimali per lo sviluppo di competenze comunicativo-linguistiche adeguate all’età.
Tuttavia, nonostante l’applicazione di programmi integrati di diagnosi e trattamento precoce ed il miglioramento delle strategie riabilitative, i risultati ottenuti con l’IC sono ancora molto variabili, specialmente nell’ambito della sfera dello sviluppo linguistico e, se in una parte di bambini sono eccezionali, in una restante parte sono scarsi o insoddisfacenti.
Pertanto, un obiettivo emergente della ricerca sugli IC è quello dell’individuazione di fattori predittivi prognostici la cui conoscenza potrebbe contribuire all’ottimizzazione delle indicazioni all’IC, del trattamento riabilitativo logopedico e del counselling. Ad oggi, i fattori noti possedere un chiaro ruolo di influenza sui risultati sono l’età del paziente al momento dell’intervento, la durata della deprivazione uditiva, i residui uditivi pre-intervento, la presenza di disabilità associate, il tipo di trattamento riabilitativo, il setting familiare e sociale ed il profilo emotivo-comportamentale del paziente stesso.

Per quanto riguarda l’eziopatogenesi della sordità, il suo ruolo come potenziale fattore predittivo prognostico nella popolazione pediatrica è ancora poco studiato e le conclusioni dei pochi studi presenti in letteratura sono discordanti.
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