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Il mio lavoro si propone un'analisi quanto più possibile dettagliata dell'epistolario di Baldassar Castiglione. La motivazione che mi ha spinto a realizzarlo risiede nel fatto che le informazioni e gli studi finora condotti su questo argomento risultano alquanto datati, nonchè incompleti. Pur essendo anche il mio un lavoro incompleto, perchè basato sull'analisi di testi scelti sulla base di criteri come l'importanza storica, oltre che personale, legata cioè al personaggio Castiglione, vuole essere l'inizio di un percorso da poter sviluppare anche successivamente, affinchè il corpus epistolare di questo grande autore ed uomo di stato abbia una migliore collocazione nella storia della letteratura in generale, ed in particolare nella storia degli epistolari cinquecenteschi. I vari testi sono stati analizzati privilegiando la prospettiva storicvo-politica, lasciando a chi è maggiormente competente il lavoro di analisi più strettamente filologico.
All'interno del lavoro è inoltre presente un testo inedito, da me interamente curato, principiando dalla trascrizione, al commento, recuperato presso l'Archivio di Stato di Mantova, fondo Gonzaga, attraverso una traccia lasciata dall'illustre critico Vittorio Cian all'interno del suo lavoro "Un illustre nunzio pontificio del Rinascimento Baldassar Castiglione ".
Non mancano, in un punto, legami con un'altra illustre personalità del secolo, Pietro Bembo, doppiamente legato al Castiglione da vincoli di amicizia, oltre che dalla presenza come personaggio all'interno del capolavoro "Il Libro del Cortegiano"; altrove si può anche reperire una parentesi introduttiva dedicata al segretario imperiale Alfonso de Valdés, col quale Castiglione si scontra epistolarmente in maniera assolutamente feroce su questioni dottrinali e storiche.