Tesi etd-08102012-171856 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BERTANI, LORENZO
URN
etd-08102012-171856
Titolo
Ricerca della pepsina nella saliva come metodica non invasiva per la diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo. Studio pilota.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
tutor Dott. de Bortoli, Nicola
relatore Prof. Marchi, Santino
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
- LPR
- MRGE
- pepsina
- pH-impedenziometria multicanale delle 24 ore
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
INTRODUZIONE: La presenza della pepsina nel lavaggio broncoalveolare, nelle biopsie laringee e nella saliva può essere una conseguenza della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). Una nuova metodica non invasiva per rintracciarla nella saliva (PEP-Test) è stata proposta per diagnosticare la MRGE. Una correlazione tra il PEP-Test e la pH-impedenziometria non è mai stata effettuata.
SCOPO DELLA TESI: Valutare l’accuratezza del PEP-Test, prendendo come standard di riferimento la pH-impedenziometria, nella diagnosi di MRGE in pazienti con sintomi da reflusso.
PAZIENTI E METODI: Trentuno pazienti con sintomi da MRGE sono stati arruolati presso la Gastroenterologia Universitaria. Tutti i pazienti con sintomi da MRGE hanno effettuato gastroscopia ed in aggiunta studio della fisiopatologia esofagea (manometria esofagea + pH-impedenziometria delle 24 ore), dopo un periodo di almeno 16 giorni di wash out da inibitori di pompa protonica. Durante le 24 ore di studio con la pH-impedenziometria, sono stati raccolti dai pazienti campioni di saliva per eseguire il test di ricerca della pepsina. A ciasscun paziente è stato chiesto di tossire e poi sputare all’interno di una provetta contenente acido citrico alla concentrazione 0,1M entro 15 minuti da un sintomo da reflusso ed al risveglio al mattino. La presenza di pepsina è stata determinata utilizzando un saggio ELISA a sandwich diretto con due anticorpi monoclonali leganti la pepsina umana (PEP-Test). I pazienti sono stati suddivisi sulla base della pH-impedenziometria in: Veri-MRGE (tempo di esposizione esofagea all’acido -AET- patologico, o numero di reflussi superiori alla norma); Esofago Ipersensibile (normale AET e normale numero di reflussi, ma positiva correlazione tra sintomi e reflussi col Symptom Association Probability index, SAP); no-MRGE (normale AET e numero di reflussi, e SAP negativo). Sono stati di conseguenza valutati i risultati di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo (VPP), valore predittivo negativo (VPN) e accuratezza diagnostica.
RISULTATI: Il rapporto maschi/femmine era 16/15, l’età media 49.6 anni, il BMI medio 24.9. In un solo paziente l'endoscopia ha dimostrato presenza di esofagite. La pH-impedenziometria ha dato i seguenti risultati: 14 (65.2%) Veri MRGE (AET medio 9.5), 10 HE (AET medio 3), 7 no-MRGE (AET medio 1.1). Il PEP-Test si è rivelato positivo nell’92,9% dei pazienti Veri-MRGE, nel 60% dei pazienti HE, e negativo nel 100% dei pazienti identificati come no-MRGE. Dunque il PEP-Test ha mostrato una sensibilità del 79.2%, una specificità del 100%, un VPP del 100%, un VPN del 58.3%, e una accuratezza diagnostica dell’83.9%.
CONCLUSIONI: Il PEP-Test è una metodica semplice, economica, riproducibile, ed estremamente specifica nella diagnosi di MRGE.
SCOPO DELLA TESI: Valutare l’accuratezza del PEP-Test, prendendo come standard di riferimento la pH-impedenziometria, nella diagnosi di MRGE in pazienti con sintomi da reflusso.
PAZIENTI E METODI: Trentuno pazienti con sintomi da MRGE sono stati arruolati presso la Gastroenterologia Universitaria. Tutti i pazienti con sintomi da MRGE hanno effettuato gastroscopia ed in aggiunta studio della fisiopatologia esofagea (manometria esofagea + pH-impedenziometria delle 24 ore), dopo un periodo di almeno 16 giorni di wash out da inibitori di pompa protonica. Durante le 24 ore di studio con la pH-impedenziometria, sono stati raccolti dai pazienti campioni di saliva per eseguire il test di ricerca della pepsina. A ciasscun paziente è stato chiesto di tossire e poi sputare all’interno di una provetta contenente acido citrico alla concentrazione 0,1M entro 15 minuti da un sintomo da reflusso ed al risveglio al mattino. La presenza di pepsina è stata determinata utilizzando un saggio ELISA a sandwich diretto con due anticorpi monoclonali leganti la pepsina umana (PEP-Test). I pazienti sono stati suddivisi sulla base della pH-impedenziometria in: Veri-MRGE (tempo di esposizione esofagea all’acido -AET- patologico, o numero di reflussi superiori alla norma); Esofago Ipersensibile (normale AET e normale numero di reflussi, ma positiva correlazione tra sintomi e reflussi col Symptom Association Probability index, SAP); no-MRGE (normale AET e numero di reflussi, e SAP negativo). Sono stati di conseguenza valutati i risultati di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo (VPP), valore predittivo negativo (VPN) e accuratezza diagnostica.
RISULTATI: Il rapporto maschi/femmine era 16/15, l’età media 49.6 anni, il BMI medio 24.9. In un solo paziente l'endoscopia ha dimostrato presenza di esofagite. La pH-impedenziometria ha dato i seguenti risultati: 14 (65.2%) Veri MRGE (AET medio 9.5), 10 HE (AET medio 3), 7 no-MRGE (AET medio 1.1). Il PEP-Test si è rivelato positivo nell’92,9% dei pazienti Veri-MRGE, nel 60% dei pazienti HE, e negativo nel 100% dei pazienti identificati come no-MRGE. Dunque il PEP-Test ha mostrato una sensibilità del 79.2%, una specificità del 100%, un VPP del 100%, un VPN del 58.3%, e una accuratezza diagnostica dell’83.9%.
CONCLUSIONI: Il PEP-Test è una metodica semplice, economica, riproducibile, ed estremamente specifica nella diagnosi di MRGE.
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