Tesi etd-08072011-082145 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ASTESIANO, ALESSIA
URN
etd-08072011-082145
Titolo
Parte, intero, mixis. Saggio di commento ad Aristotele, "De partibus animalium" II.1-4: problemi testuali, interpretativi e di ricezione nel mondo arabo e in Avicenna
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Lami, Alessandro
relatore Bertolacci, Amos
relatore Bertolacci, Amos
Parole chiave
- Aristotele
- Avicenna
- De partibus animalium
- intero
- mescolanza
- parte
Data inizio appello
19/09/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/09/2051
Riassunto
Oggetto della tesi è il commento al testo aristotelico "De partibus animalium" II.1-4, in cui Aristotele esamina i tre differenti livelli di composizione di un essere vivente (elementi e qualità, parti omogenee e parti disomogenee) e per fornirne una completa esplicazione causale fa ricorso ad alcuni fondamentali concetti della sua elaborazione filosofica, come la nozione di parte, di intero e di mixis (mescolanza).
Nella tesi sono presi in esame problemi di carattere interpretativo, testuale (nell’esame dei quali si tiene conto anche della traduzione araba del "De partibus animalium", un testimone importante nella tradizione del testo aristotelico) e la questione della ricezione nel mondo arabo del sapere scientifico-filosofico greco. Nella tesi, in particolare, si affronta lo studio di questo fenomeno di ricezione adottando come punto di vista privilegiato Avicenna. Questi infatti inserì nel suo Kitāb al-Shifā’ (“Libro della guarigione”), monumentale opera di commento ad Aristotele, il trattato Hayawān (“Animali”), una cui parte è dedicata nello specifico al commento del "De partibus animalium" aristotelico. Nella tesi dunque si fornisce la traduzione dall’arabo della parte di commento corrispondente al testo greco precedentemente analizzato ("De partibus animalium" II.1-4) e si esamina la rilettura di Avicenna delle dottrine aristoteliche, confrontandola con l’originale greco e valutandone il valore intepretativo.
Nella tesi sono presi in esame problemi di carattere interpretativo, testuale (nell’esame dei quali si tiene conto anche della traduzione araba del "De partibus animalium", un testimone importante nella tradizione del testo aristotelico) e la questione della ricezione nel mondo arabo del sapere scientifico-filosofico greco. Nella tesi, in particolare, si affronta lo studio di questo fenomeno di ricezione adottando come punto di vista privilegiato Avicenna. Questi infatti inserì nel suo Kitāb al-Shifā’ (“Libro della guarigione”), monumentale opera di commento ad Aristotele, il trattato Hayawān (“Animali”), una cui parte è dedicata nello specifico al commento del "De partibus animalium" aristotelico. Nella tesi dunque si fornisce la traduzione dall’arabo della parte di commento corrispondente al testo greco precedentemente analizzato ("De partibus animalium" II.1-4) e si esamina la rilettura di Avicenna delle dottrine aristoteliche, confrontandola con l’originale greco e valutandone il valore intepretativo.
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