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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08032017-120020


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRASSI, IRIS ALICE
URN
etd-08032017-120020
Titolo
Museo a portata di bambino. Breve excursus sul percorso e la comunicazione riservato al pubblico infantile.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Donati, Fulvia
Parole chiave
  • bambino
  • infantile
  • museo
Data inizio appello
25/09/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2087
Riassunto
L’argomento di cui tratterò nella mia tesi sarà un’analisi attenta su come l’istituzione museale ha cercato e cerca tutt’ora di avvicinarsi ai bambini, e di come potrebbe migliorarsi con pochi, ma fondamentali provvedimenti.
So per esperienza che è molto difficile per una famiglia con bambini relativamente piccoli accedere a questo tipo di servizio e mi rendo conto quanto l’elemento “museo a portata di bambino” incida sulle decisioni di quale museo visitare. Con mio rammarico noto come ancora tanti, troppi musei non sono minimamente accessibili ai più piccoli, limitando anche la possibilità all’adulto accompagnatore di visitare con serenità la struttura e le esposizioni.
Da anni si può notare lo svilupparsi di attività e programmi dedicati ai bambini e alle loro famiglie all'interno dei musei tradizionali: visite animate, laboratori ricreativi, mostre dedicate ai piccoli ed eventi ludici sono offerti da un numero sempre maggiore di istituzioni culturali. Ciò dimostra la crescente attenzione posta sulla necessità di un'educazione alla cultura che sorga sin dall'infanzia, poiché essa racchiude in se l'emergere dell'immaginazione, della comunicazione con il mondo circostante e dell'espressione di sé, attitudini fondamentali che si sviluppano già nei primi anni di vita e poiché i bambini costituiscono la società del domani e il futuro pubblico dei musei; da ciò risulta indispensabile sensibilizzarli fin da piccoli al patrimonio artistico-culturale che avranno il compito di salvaguardare e valorizzare nel futuro.
Per il mio studio ho pensato di mettere in associazione più tipologie di musei, per indagare nell’ uno e nell’altro i vari escamotage con cui comunicano la loro materia al bambino.
Ho scelto di approfondire per quanto riguarda la tipologia di Museo Storico-Archeologico, quello di Villa Giulia a Roma e quello di Palazzo Pepoli a Bologna, poiché grazie alla loro collaborazione hanno dato vita a una mostra che ha posto molta attenzione alla sfera infantile. Per la tipologia di Museo d’Arte, ne ho scelto uno che si occupa di Arte Contemporanea: il Castello di Rivoli in provincia di Torino. Quest’ultimo è stato una sfida, poiché questa materia è particolarmente ostica per un bambino, quindi il museo deve riuscire a superare le difficoltà iniziali per ottenere un apprendimento reale.
Come Museo Etnografico ho deciso di parlare di una istituzione poco conosciuta: la Maison des Anciens Remèdes a Joveçan in provincia di Aosta, per la sua impronta pratica e la sua concezione espositiva pensata soprattutto per i bambini.
Infine, come Museo delle Scienze ho voluto approfondire il MuSe di Trento, conosciuto a livello mondiale per le sue peculiarità architettoniche e per le sue esposizioni fortemente innovative nel panorama museologico.
Il mio metodo è stato quello di analizzare il percorso espositivo di ognuno, dal punto di vista di un bambino. Ho cercato nei vari casi di studio l’esistenza di percorsi-gioco, in cui il contatto dei piccoli con le opere sono accompagnate da allestimenti e scenografie stimolanti e suggestive, oppure di apparati informativi semplici e chiari, giochi e manipolazioni; ho analizzato gli strumenti che sono stati messi a disposizione del bambino, per comprendere, stupirsi e meravigliarsi. Oltre all'originalità dei metodi didattici ed educativi, ciò che ho ricercato è una filosofia che dia ai bambini il diritto ad avvicinarsi al mondo della cultura senza preconcetti o impedimenti.
Ho elaborato, infine, alcune proposte che secondo me potrebbero migliorare notevolmente la qualità di tutti i musei, rapportando strumenti di museologia didattica con conoscenze pedagogiche ormai consolidate.
Cercherò di provare che trasformare un museo in un luogo accessibile anche ai più piccoli è una grande opportunità, dal momento che il pubblico dell'infanzia è riconosciuto come un pubblico socialmente e culturalmente essenziale e persino redditizio. Inoltre, un museo a portata di bambini presenta molteplici vantaggi legati alla potenziale possibilità di immergersi nella comunità e radicarsi nel territorio: in primis grazie al rapporto privilegiato con le scuole e gli istituti di formazione locali, in secundis con le famiglie con bambini, sempre più alla ricerca di attività ricreative, istruttive e culturali per trascorrere il tempo libero con i propri figli ed estendere la loro educazione oltre i confini scolastici.
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