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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08022022-150452


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NATALE, ARIANNA
URN
etd-08022022-150452
Titolo
Architettura vernacolare in Garfagnana. Casi di studio a confronto: Albiano, Sermezzana, Sillico e Trassilico.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Ulivieri, Denise
correlatore Prof. Tosi, Alessandro
Parole chiave
  • architettura
  • Garfagnana
  • vernacolare
Data inizio appello
26/09/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2092
Riassunto
Il territorio della Garfagnana, in provincia di Lucca in Toscana, ci offre molteplici spunti riguardanti l’architettura, la cultura , l’antropologia e l’ambiente. La ricerca intende offrire uno sguardo, il più possibile esaustivo, sull’insediamento in Garfagnana, sulla sua storia, le sue caratteristiche costruttive e i modelli architettonici tradizionali che devono servire ad aprire interrogativi sul futuro degli insediamenti che oggi, purtroppo, rischiano l’abbandono.
I borghi, che costellano la nostra penisola ed anche il territorio in questione, ci offrono dei modelli legati alla cultura costruttiva locale, che sono alla base dell’Architettura Vernacolare; questi modelli risultano affascinanti per l’elevata flessibilità e la forte capacità di adattamento alle condizioni dei contesti in cui si sviluppano ma soprattutto sono il risultato di una stratificazione di conoscenze empiriche, segni e linguaggi che hanno preso forma, attraverso un lungo processo di tentativi ed errori, in stretta relazione con la morfologia e le risorse dei luoghi, le caratteristiche ambientali e le esigenze culturali ed economiche di una determinata comunità.
L’obiettivo di questo studio è quello di fornire un’analisi degli insediamenti sul territorio prendendo come casi di studio i borghi di: Albiano e Sermezzana nel comune di Minucciano, Sillico nel comune di Pieve Fosciana e Trassilico nel comune di Gallicano.
Di fianco all’analisi degli edifici c’è la ricerca storica; essa ci fornisce un quadro di quello che i borghi hanno vissuto. Da questa ricerca, soprattutto d’archivio, sono state estrapolate mappe e carte, che risultano essere utili per spiegare l’importanza che avevano questi siti nei secoli precedenti. Questo aspetto della ricerca si affianca perfettamente alla ricerca sull’architettura vernacolare perché ci fornisce dei dati particolari sulle architetture dei quattro borghi.
Oltre a questi aspetti storici e tecnici, tra i presupposti della ricerca c’è la centralità di una memoria collettiva per cui nella costruzione dell’identità di un popolo, l’architettura ha sempre svolto un ruolo centrale. La modificazione dei luoghi e il loro adattamento alla vota sociale dell’uomo, si sono condensati da sempre, in paesi, edifici e luoghi collettivi. In questi, gli uomini si riconoscono e, non a caso, per il loro possesso, spesso si sono avuti conflitti sanguinosi. Il riconoscimento dell’architettura vernacolare come apparato culturale, deve appartenere al senso comune.
L’analisi del territorio e del costruito è stata condotta per indagini in loco supportate da un apparato fotografico inserito in appendice. I capitoli presentati, vanno ad affrontare i tratti particolari della complessa realtà che il territorio costituisce. Dopo il primo capitolo introduttivo incentrato sulla definizione di borgo, si passa alla panoramica sul territorio della Garfagnana con approfondimenti sulle strutture insediative, come fortezze, ospitali e pievi, l’antica viabilità storica e l’economia che la montagna offre. I capitoli III, IV e V riguardano gli specifici casi di studio. Essi sono stati scelti per particolarità storiche e costruttive, che grazie alla loro straordinaria e strategica posizione geografica, con grande apertura sull’intera valle , mantengono un contatto visivo con molti siti di interesse che si può definire un formidabile sistema di avvistamento utile alla disfatta dei nemici. Infine, con il capitolo VI, ho voluto approfondire il tema sul dibattito dell’architettura vernacolare e analizzare che cos’è oggi questa architettura per la legislazione italiana. Oltre a questo, ho voluto citare e descrivere le strategie e le soluzioni che in Italia vengono utilizzate per quanto riguarda la valorizzazione dei borghi; grazie alle numerose iniziative, agli incentivi dello Stato e alle associazioni che si dedicano ai borghi italiani, queste piccole realtà possono essere salvate dall’abbandono e dal degrado. Oltre a queste, il vero fulcro di questa tipologia di borghi è formata dagli abitanti: essi, sono un vero e proprio scrigno di fonti storiche da tramandare per salvaguardare la storia e la vita dei piccoli borghi.
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