Tesi etd-08012013-122714 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LOMBARDI, MARTINA
URN
etd-08012013-122714
Titolo
Analisi delle alterazioni precoci della funzione longitudinale del ventricolo sinistro in pazienti affetti da diabete mellito con frazione di eiezione normale, stratificati per BMI: studio ecocardiografico mediante analisi in speckle tracking.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Di Bello, Vitantonio
Parole chiave
- cardiomiopatia
- diabete mellito
- obesità
- speckle tracking
Data inizio appello
24/09/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2053
Riassunto
Il sovrappeso e l’obesità, insieme al diabete, sono condizioni epidemiche di proporzioni rapidamente crescenti.
I pazienti obesi hanno il 30% in più di probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca e ogni incremento dell’indice di massa corporea (BMI) di 1 Kg/m2 aumenta il rischio di scompenso cardiaco del 5% negli uomini e del 7% nelle donne.
A lungo termine l’obesità è associata a disfunzione diastolica precoce,ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro,esitando alla fine in insufficienza cardiaca.
Potenziali meccanismi che possono contribuire alla patogenesi della disfunzione cardiaca nell’obesità comprendono l’accumulo di lipidi all’interno dei miociti o intorno ad essi; questo determina lipotossicità, insulino-resistenza, e attivazione neuroendocrina.
E’ comune inoltre il remodeling ventricolare, con lo sviluppo di ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro in risposta ad un maggiore volume intravascolare presente nell’obesità. Il post-carico è aumentato a causa delle elevate resistenze vascolari determinate dall’eccesso di tessuto adiposo e da una maggiore rigidità delle arterie (stiffness).
Queste due condizioni potenzialmente dannose spesso coesistono (soprattutto nei pazienti affetti da diabete di tipo 2), determinando un doppio effetto nocivo sulla funzione del ventricolo sinistro. Recenti sviluppi nelle tecniche ecocardiografiche come lo speckle tracking permettono di quantificare in maniera più accurata la funzione ventricolare sinistra. Queste nuove tecniche di valutazione prescindono da assunzioni geometriche (Frazione d’Eiezione) e non risentono delle limitazioni del Doppler Tissutale (angolo dipendenza). Lo strain bidimensionale risulta infatti angolo indipendente, correla con la frazione di eiezione misurata sia con l’ecocardiografia che con la risonanza magnetica, sia nella popolazione con frazione di eiezione normale che con scompenso cardiaco cronico, e infarto del miocardio.
Questi impieghi offrono il potenziale vantaggio di identificare lievi disfunzioni del miocardio, permettendo una migliore e più precoce introduzione della terapia medica, con una stratificazione del rischio ben precisa. Pazienti con cardiomiopatia diabetica precoce spesso mostrano disfunzione diastolica globale mentre la funzione sistolica è conservata, come mostra la frazione di eiezione del ventricolo sinistro, che è normale. Confrontate con quest’ultima, le analisi della velocità del miocardio, dello strain e dello strain rate, risultano indici della funzione ventricolare sinistra più sensibili ed è stato dimostrato che sono alterati in caso di diabete mellito.
In pazienti con evidenza di danno sistolico precoce, dovrebbe essere raccomandato un rapido inizio di terapia, così da consentire un reale beneficio prognostico.
Scopo dello studio è stato quello di determinare il ruolo aggiuntivo del BMI sulla funzione ventricolare sinistra, in una coorte di pazienti con diabete di tipo 2 clinicamente asintomatici in assenza di precedenti eventi cardiovascolari.
I pazienti obesi hanno il 30% in più di probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca e ogni incremento dell’indice di massa corporea (BMI) di 1 Kg/m2 aumenta il rischio di scompenso cardiaco del 5% negli uomini e del 7% nelle donne.
A lungo termine l’obesità è associata a disfunzione diastolica precoce,ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro,esitando alla fine in insufficienza cardiaca.
Potenziali meccanismi che possono contribuire alla patogenesi della disfunzione cardiaca nell’obesità comprendono l’accumulo di lipidi all’interno dei miociti o intorno ad essi; questo determina lipotossicità, insulino-resistenza, e attivazione neuroendocrina.
E’ comune inoltre il remodeling ventricolare, con lo sviluppo di ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro in risposta ad un maggiore volume intravascolare presente nell’obesità. Il post-carico è aumentato a causa delle elevate resistenze vascolari determinate dall’eccesso di tessuto adiposo e da una maggiore rigidità delle arterie (stiffness).
Queste due condizioni potenzialmente dannose spesso coesistono (soprattutto nei pazienti affetti da diabete di tipo 2), determinando un doppio effetto nocivo sulla funzione del ventricolo sinistro. Recenti sviluppi nelle tecniche ecocardiografiche come lo speckle tracking permettono di quantificare in maniera più accurata la funzione ventricolare sinistra. Queste nuove tecniche di valutazione prescindono da assunzioni geometriche (Frazione d’Eiezione) e non risentono delle limitazioni del Doppler Tissutale (angolo dipendenza). Lo strain bidimensionale risulta infatti angolo indipendente, correla con la frazione di eiezione misurata sia con l’ecocardiografia che con la risonanza magnetica, sia nella popolazione con frazione di eiezione normale che con scompenso cardiaco cronico, e infarto del miocardio.
Questi impieghi offrono il potenziale vantaggio di identificare lievi disfunzioni del miocardio, permettendo una migliore e più precoce introduzione della terapia medica, con una stratificazione del rischio ben precisa. Pazienti con cardiomiopatia diabetica precoce spesso mostrano disfunzione diastolica globale mentre la funzione sistolica è conservata, come mostra la frazione di eiezione del ventricolo sinistro, che è normale. Confrontate con quest’ultima, le analisi della velocità del miocardio, dello strain e dello strain rate, risultano indici della funzione ventricolare sinistra più sensibili ed è stato dimostrato che sono alterati in caso di diabete mellito.
In pazienti con evidenza di danno sistolico precoce, dovrebbe essere raccomandato un rapido inizio di terapia, così da consentire un reale beneficio prognostico.
Scopo dello studio è stato quello di determinare il ruolo aggiuntivo del BMI sulla funzione ventricolare sinistra, in una coorte di pazienti con diabete di tipo 2 clinicamente asintomatici in assenza di precedenti eventi cardiovascolari.
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