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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07252018-111049


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ABBATE, FEDERICA
URN
etd-07252018-111049
Titolo
Correlati anatomici del deficit neurovisivo nella prima infanzia in bambini con lesioni cerebrali unilaterali
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cioni, Giovanni
correlatore Dott.ssa Fiori, Simona
Parole chiave
  • MRI
  • RM
  • visual disorders
  • deficit visivi
  • visual development
  • sviluppo funzioni visive
  • hemiplegia
  • emiplegia
  • cerebral palsy
  • paralisi cerebrale infantile
Data inizio appello
25/09/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2088
Riassunto
Il disturbo della funzione visiva è una problematica relativamente frequente nei soggetti con paralisi cerebrale (PC) di tipo spastico unilaterale. Il sistema visivo, rispetto ad altri sistemi motori o sensoriali, sembra possedere una grande plasticità, che appare maggiore nelle primissime epoche dello sviluppo. L’impatto specifico degli aspetti neuroanatomici legati a lesioni cerebrali precoci sull’impairment delle abilità visuo-percettive risulta un ambito parzialmente esplorato ma potenzialmente importante per stabilire un rapporto tra struttura e funzione e comprendere i meccanismi di sviluppo della funzione visiva, ma anche per comprendere i meccanismi di recupero cerebrale per razionalizzare interventi abilitativi precoci.
In questo studio sono stati inclusi 30 bambini con diagnosi di PC spastica unilaterale (esito di uno stroke o di un infarto venoso perinatale o prenatale), sottoposti ad almeno un esame di RM cerebrale in età precoce (<36 mesi) e a longitudinali valutazioni delle funzioni visive tra 2,5 e 24 mesi di età. Il campione è stato suddiviso in 3 gruppi stratificati in base all’età (< 4 mesi, 5-12,5 mesi e 13-24 mesi) a cui sono state effettuate le funzioni visive. Le immagini convenzionali di RM encefalo sono state valutate in modo sistematico attraverso l’applicazione di una scala semi-quantitativa riproducibile e valida, applicata nelle PC. La valutazione delle funzioni visive è stata codificata attraverso la valutazione sistematica di almeno quattro aree: Spontaneous Visual Behaviour (SBV); Ocular Motility (OM); Primary Visual Perception (PVP); Visual Mother-Infant Interaction (VMII). Sono state esplorate possibili correlazioni tra i punteggi di severità della lesione in RM e funzione visiva nelle diverse fasce di età. I risultati dello studio mostrano una massima correlazione tra severità lesionale cerebrale e funzione visiva entro i 12 mesi di vita, mentre tale correlazione sembra non più presente a 24 mesi di vita. Questo decorso potrebbe essere il risultato di fenomeni maturativi o di plasticità cerebrale. Inoltre, le correlazioni sembrano più consistenti in un sottogruppo di soggetti con lesione tipo stroke perinatale, rispetto a un sottogruppo di soggetti con infarto venoso, lesione della sostanza bianca più tipica dei prematuri. Anche quest’ultimo confronto sembra supportare il possibile effetto di fenomeni di plasticità cerebrale, che sono noti per il sistema visivo esser più efficaci in lesioni della sostanza bianca. Nel complesso, questi dati dimostrano un possibile recupero di funzione in età precoce, sottolineando l’importanza di comprenderne i meccanismi per avviare trattamenti abilitativi precoci quando il potenziale di plasticità è massimo.
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