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L’ultimo ventennio di vita dell’Impero Ottomano è stato caratterizzato da una vivacissima attività culturale da parte di molte minoranze che anelavano ad ottenere maggiori autonomie dal controllo di Istanbul. Il popolo curdo, tra le minoranze etniche ottomane più numerose a livello demografico, si distinse per un periodo oltremodo florido da un punto di vista socioculturale tra il 1898 e il 1918. Con ritardo rispetto ad altri gruppi etnici, i curdi diedero vita a numerose società, giornali ed esperimenti culturali prodromici allo sviluppo di un disegno nazionalista più ampio e completo. L’obiettivo di questa ricerca è far luce sul cosiddetto cultural awakening del popolo curdo durante gli ultimi anni di vita della Sublime Porta.

The last twenty years of the Ottoman Empire were characterized by a vigorous cultural activity of many minorities who aimed to obtain greater autonomy from the control of Istanbul. The Kurdish people, one of the most demographically significant Ottoman ethnic minorities, stood out for a highly flourishing period from a socio-cultural standpoint between 1898 and 1918. With a relevant delay in comparison to other ethnic groups, the Kurds produced numerous societies, newspapers, and cultural experiments prodromal to develop a broader and more complete national design. This research aims to shed light on the so-called “cultural awakening” of the Kurdish people during the Sublime Porte’s last years.