Tesi etd-07232014-190026 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BALBONI, FIAMMA
URN
etd-07232014-190026
Titolo
Folati sierici vs folati intraeritrocitari: quale parametro e piu sensibile nel predirre la carenza nei pazienti emodializzati?
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA
Relatori
relatore Prof. Paolicchi, Aldo
Parole chiave
- anemia
- emodialiasi
- folati intraeritrocitari
- folati sierici
Data inizio appello
15/09/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Folati sierici vs folati intraeritrocitari: quale parametro è più sensibile nel predirre la carenza nei pazienti emodializzati?
Scopo del lavoro e materiali e metodi
L’anemia iporigenerativa è tipica nell’insufficienza renale cronica e la carenza di acido folico può essere una delle determinanti. Per individuare quali pazienti necessitassero della supplementazione di acido folico abbiamo determinato i folati intraeritrocitari (FIE), i folati sierici (FS), la vitamina B12 (B12) e l’omocisteina (HCY) in 29 pazienti emodializzati, a 12 e 24 mesi (T12 e T24) dall’interruzione della supplementazione endovenosa settimanale con Calcio Levofolinato e Cianocobalamina.
La determinazione dei folati sierici, eritrocitari e vitamina B12 è stata effettuata con il sistema Access II Beckman Coulter con metodica CLIA; quella dell’HCY con metodica immunoturbidimetrica su AU480 Olympus Beckman.
Il valore di folato intraeritrocitario è stato calcolato correggendolo per il valore dell'ematocrito.
Risultati
I livelli di B12 si sono ridotti del 97% pur mantenendosi tutti al di sopra dei limiti di normalità. Analogamente si è evidenziata, dopo sospensione della supplementazione, una riduzione significativa del FIE, con una riduzione netta del 94%, (t di Student per dati accoppiati p<0.001) del FS con una riduzione netta del 84% (p<0.001), associata ad un incremento dell’HCy dell'84% (p<0.001). A fine follow up solo il 7% dei pazienti al T12 e il 28% al T24 presentavano valori di FIE al di sotto del range di normalità (>237 ng/ml) mentre ben l’83% dei pazienti al T12 e al T24 mostravano valori di FS inferiori ai limiti della norma (>5,21 ng/ml).
Come descritto in letteratura, anche nella nostra esperienza, il FS sembra essere più sensibile, rispetto al FIE, nell’evidenziare deficit di folati in soggetti non sottoposti a supplementazione e risulta facilmente correlabile all’omocisteina. Per contro, i folati intraeritrocitari più tardivamente rilevano l’instaurarsi di un deficit, oltre ad essere soggetti a maggiori variabili preanalitiche dovute al trattamento del campione.
Conclusioni
In accordo con i dati della letteratura, pertanto, pur nell’esiguità del campione, ma dopo un follow-up di 24 mesi, il folato sierico potrebbe rappresentare un marker più precoce e predittivo, rispetto al FIE, del reale deficit di folati nel paziente uremico in emodialisi.
Bibliografia
C.L. Farrell , S. H. Kirsch and M. Herrmann “Red cell or serum folate: what to do in clinical practice?” Clin Chem Lab Med 2013; 51(3): 555-569.
Scopo del lavoro e materiali e metodi
L’anemia iporigenerativa è tipica nell’insufficienza renale cronica e la carenza di acido folico può essere una delle determinanti. Per individuare quali pazienti necessitassero della supplementazione di acido folico abbiamo determinato i folati intraeritrocitari (FIE), i folati sierici (FS), la vitamina B12 (B12) e l’omocisteina (HCY) in 29 pazienti emodializzati, a 12 e 24 mesi (T12 e T24) dall’interruzione della supplementazione endovenosa settimanale con Calcio Levofolinato e Cianocobalamina.
La determinazione dei folati sierici, eritrocitari e vitamina B12 è stata effettuata con il sistema Access II Beckman Coulter con metodica CLIA; quella dell’HCY con metodica immunoturbidimetrica su AU480 Olympus Beckman.
Il valore di folato intraeritrocitario è stato calcolato correggendolo per il valore dell'ematocrito.
Risultati
I livelli di B12 si sono ridotti del 97% pur mantenendosi tutti al di sopra dei limiti di normalità. Analogamente si è evidenziata, dopo sospensione della supplementazione, una riduzione significativa del FIE, con una riduzione netta del 94%, (t di Student per dati accoppiati p<0.001) del FS con una riduzione netta del 84% (p<0.001), associata ad un incremento dell’HCy dell'84% (p<0.001). A fine follow up solo il 7% dei pazienti al T12 e il 28% al T24 presentavano valori di FIE al di sotto del range di normalità (>237 ng/ml) mentre ben l’83% dei pazienti al T12 e al T24 mostravano valori di FS inferiori ai limiti della norma (>5,21 ng/ml).
Come descritto in letteratura, anche nella nostra esperienza, il FS sembra essere più sensibile, rispetto al FIE, nell’evidenziare deficit di folati in soggetti non sottoposti a supplementazione e risulta facilmente correlabile all’omocisteina. Per contro, i folati intraeritrocitari più tardivamente rilevano l’instaurarsi di un deficit, oltre ad essere soggetti a maggiori variabili preanalitiche dovute al trattamento del campione.
Conclusioni
In accordo con i dati della letteratura, pertanto, pur nell’esiguità del campione, ma dopo un follow-up di 24 mesi, il folato sierico potrebbe rappresentare un marker più precoce e predittivo, rispetto al FIE, del reale deficit di folati nel paziente uremico in emodialisi.
Bibliografia
C.L. Farrell , S. H. Kirsch and M. Herrmann “Red cell or serum folate: what to do in clinical practice?” Clin Chem Lab Med 2013; 51(3): 555-569.
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