• decontaminazione intestinale selettiva
• Klebsiella pneumoniae KPC-produttrice
• terapia intensiva

Klebsiella pneumoniae è uno dei principali organismi dotati di resistenza ai carbapenemici: dato l’uso di questi ultimi come farmaci di seconda o terza linea contro i germi gram-negativi multi-resistenti, la comparsa di resistenza a questa classe di molecole e la capacità di trasferirla attraverso elementi genetici mobili (plasmidi) anche ad altre specie batteriche, genera notevole preoccupazione riguardo alle residue opzioni terapeutiche ed è uno dei maggiori rischi per i pazienti che richiedono una ospedalizzazione di lunga durata o un ricovero in terapia intensiva (UTI).
La consapevolezza dell’inefficacia di quasi tutti gli antibiotici alternativi e la resistenza anche a quelli in via di sviluppo ha attirato sempre maggior attenzione sul potenziamento della prevenzione. Questo studio ha l’obiettivo di descrivere l’andamento dell’epidemia di Klebsiella pneumoniae KPC produttrice (KPC-Kp) nel reparto di anestesia e rianimazione IV dal gennaio 2012 all’agosto 2013 e di valutare l’efficacia di nuove strategie preventive, in particolare la decontaminazione intestinale selettiva tramite gentamicina orale, in 11 pazienti selezionati tra quelli con maggiori fattori di rischio per l’acquisizione della colonizzazione da KPC-Kp.