Tesi etd-07212016-134704 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
ZBRIGER, ALINA
URN
etd-07212016-134704
Titolo
Parassiti fecali in cani con patologie tumorali
Faecal parasites in dogs affected by oncological diseases
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Perrucci, Stefania
correlatore Dott.ssa Gavazza, Alessandra
correlatore Dott.ssa Gavazza, Alessandra
Parole chiave
- cancer
- cane
- dog
- faecal parasites
- parassiti fecali
- prevalece
- prevalenza
- protozoa
- tumori
Data inizio appello
16/09/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abstract
Between January 2014 and June 2016, 43 owned dogs of different breed, sex and age, affected by different cancer diseases and living in various areas of central and northern Italy, were examined for faecal parasites by using parasitological, serological and molecular methods and obtained data were statistically elaborated. More precisely, 30 dogs were affected by lymphomas, while the remaining 13 dogs were affected by other typology of tumors. Overall, a higher prevalence of protozoa infections (18.6%) than that of helminth infections (6.9%) was observed. Giardia duodenalis (6/43; 13.95%), Cryptosporidium spp. (3/43; 6.47%), Isospora spp. (2/43; 4.65%), Entamoeba sp. (1/43; 2.3%), Neospora caninum (1/43; 2.3%), Spirocerca lupi (1/43; 2.3%), Toxocara canis (1/43; 2.3%) and Angiostrongylus vasorum (1/43; 2.3%), were identified.
Statistical analysis of data in dogs affected by lymphomas, evidenced that the prevalence of protozoa was significantly higher (P <0.01) than that of helminths and that the prevalence of G. duodenalis was significantly higher than that of Entamoeba spp., N. caninum (P <0.01) and Isospora spp. (P <0.05), while no statistical differences emerged between the prevalence of G. duodenalis and Cryptosporidium spp. The present study is the first isolation of N. caninum oocysts from the faeces of a dog from Italy. Obtained results suggest that in cancer canine patients, especially in dogs with lymphoma, the diffusion of intestinal protozoan infections may possibly be higher than in other dog populations, suggesting the need of screening and monitoring protozoa infections in dogs suffering cancer diseases.
Riassunto
Nel periodo Gennaio 2014 - Giugno 2016, 43 cani di proprietà affetti da patologie tumorali, di differente razza, sesso ed età e provenienti da alcune regioni del centro e nord Italia, sono stati esaminati per i parassiti fecali con metodi parassitologici, sierologici e molecolari. I dati ottenuti sono stati elaborati statisticamente. In particolare, 30 cani erano affetti da linfomi, mentre i restanti 13 cani presentavano altre tipologie di tumori. In generale, è stata osservata una maggiore prevalenza di infezioni protozoarie (18,6%) rispetto alle infestazioni da elminti (6,9%). Giardia duodenalis (6/43; 13,95%), Cryptosporidium spp. (3/43; 6,47%), Isospora spp. (2/43; 4,65%), Entamoeba sp. (1/43; 2,3%), Neospora caninum (1/43; 2,3%), Spirocerca lupi (1/43; 2,3%), Toxocara canis (1/43; 2,3%) e Angiostrongylus vasorum (1/43; 2.3 %) sono stati i parassiti isolati. L'analisi statistica ha evidenziato che nei cani affetti da linfomi la prevalenza dei protozoi è risultata significativamente più elevata (P <0,01) rispetto a quella degli elminti e la prevalenza di G. duodenalis significativamente più elevata di quella di Entamoeba spp., N. caninum (P <0.01) e Isospora spp. (P <0,05). Statisticamente non è emersa alcuna differenza tra la prevalenza di G. duodenalis e Cryptosporidium spp. Il presente studio è il primo isolamento in Italia delle oocisti di N. caninum dalle feci di un cane naturalmente infetto. I risultati ottenuti suggeriscono che nei cani affetti da patologie tumorali, soprattutto nei cani con linfoma, la diffusione dei protozoi intestinali può essere più elevata rispetto ad altre popolazioni di cani, indicando la necessità di considerare e monitorare le infezioni protozoarie nella gestione clinica di questi pazienti.
Between January 2014 and June 2016, 43 owned dogs of different breed, sex and age, affected by different cancer diseases and living in various areas of central and northern Italy, were examined for faecal parasites by using parasitological, serological and molecular methods and obtained data were statistically elaborated. More precisely, 30 dogs were affected by lymphomas, while the remaining 13 dogs were affected by other typology of tumors. Overall, a higher prevalence of protozoa infections (18.6%) than that of helminth infections (6.9%) was observed. Giardia duodenalis (6/43; 13.95%), Cryptosporidium spp. (3/43; 6.47%), Isospora spp. (2/43; 4.65%), Entamoeba sp. (1/43; 2.3%), Neospora caninum (1/43; 2.3%), Spirocerca lupi (1/43; 2.3%), Toxocara canis (1/43; 2.3%) and Angiostrongylus vasorum (1/43; 2.3%), were identified.
Statistical analysis of data in dogs affected by lymphomas, evidenced that the prevalence of protozoa was significantly higher (P <0.01) than that of helminths and that the prevalence of G. duodenalis was significantly higher than that of Entamoeba spp., N. caninum (P <0.01) and Isospora spp. (P <0.05), while no statistical differences emerged between the prevalence of G. duodenalis and Cryptosporidium spp. The present study is the first isolation of N. caninum oocysts from the faeces of a dog from Italy. Obtained results suggest that in cancer canine patients, especially in dogs with lymphoma, the diffusion of intestinal protozoan infections may possibly be higher than in other dog populations, suggesting the need of screening and monitoring protozoa infections in dogs suffering cancer diseases.
Riassunto
Nel periodo Gennaio 2014 - Giugno 2016, 43 cani di proprietà affetti da patologie tumorali, di differente razza, sesso ed età e provenienti da alcune regioni del centro e nord Italia, sono stati esaminati per i parassiti fecali con metodi parassitologici, sierologici e molecolari. I dati ottenuti sono stati elaborati statisticamente. In particolare, 30 cani erano affetti da linfomi, mentre i restanti 13 cani presentavano altre tipologie di tumori. In generale, è stata osservata una maggiore prevalenza di infezioni protozoarie (18,6%) rispetto alle infestazioni da elminti (6,9%). Giardia duodenalis (6/43; 13,95%), Cryptosporidium spp. (3/43; 6,47%), Isospora spp. (2/43; 4,65%), Entamoeba sp. (1/43; 2,3%), Neospora caninum (1/43; 2,3%), Spirocerca lupi (1/43; 2,3%), Toxocara canis (1/43; 2,3%) e Angiostrongylus vasorum (1/43; 2.3 %) sono stati i parassiti isolati. L'analisi statistica ha evidenziato che nei cani affetti da linfomi la prevalenza dei protozoi è risultata significativamente più elevata (P <0,01) rispetto a quella degli elminti e la prevalenza di G. duodenalis significativamente più elevata di quella di Entamoeba spp., N. caninum (P <0.01) e Isospora spp. (P <0,05). Statisticamente non è emersa alcuna differenza tra la prevalenza di G. duodenalis e Cryptosporidium spp. Il presente studio è il primo isolamento in Italia delle oocisti di N. caninum dalle feci di un cane naturalmente infetto. I risultati ottenuti suggeriscono che nei cani affetti da patologie tumorali, soprattutto nei cani con linfoma, la diffusione dei protozoi intestinali può essere più elevata rispetto ad altre popolazioni di cani, indicando la necessità di considerare e monitorare le infezioni protozoarie nella gestione clinica di questi pazienti.
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