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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07202018-151033


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BRISCESE, LUCIA
URN
etd-07202018-151033
Titolo
Nuovi strumenti di valutazione e trattamento della distonia cervicale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Relatori
relatore Prof.ssa Carboncini, Maria Chiara
Parole chiave
  • propriocezione
  • risposte riflesse
  • esercizio neurocognitivo
  • trattamento intradermodistrettuale
Data inizio appello
22/08/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/08/2088
Riassunto
Recenti acquisizioni scientifiche ascrivono la distonia cervicale (DC), finora inquadrata nell’ambito dei disordini del movimento, ad un disordine sensoriale prima che motorio, o meglio, ad un disturbo dell’integrazione sensori-motoria. Studi recenti, infatti, mettono in luce disfunzioni di vario grado a carico di un complesso network neurale comprendente non soltanto i gangli basali (GB) - il cui ruolo nella DC è ormai indiscusso - ma anche il talamo, la corteccia frontale, la corteccia parietale inferiore e il cervelletto. E’ stato rilevato che pazienti affetti da DC presentano un’alterazione nell'elaborazione di varie informazioni sensoriali, incluse quelle veicolate dai propriocettori muscolari. Non è noto, però, se tale deficit condizioni aspetti più complessi di elaborazione propriocettiva quali, ad esempio, la capacità di fondere le informazioni provenienti da ciascuna articolazione o la capacità di percepire la posizione globale di un segmento corporeo, rispetto allo spazio o ad un altro segmento corporeo. Non è neppure noto in che misura, in condizioni di deficit di uno o più canali sensoriali, le informazioni provenienti dai singoli canali si integrino e se queste siano opportunamente allineate in maniera da costituire una rappresentazione coerente ed unitaria. Per studiare se questi processi di integrazione multisensoriale differiscano nei pazienti con DC rispetto ai controlli, è stato utilizzato un test nel quale il soggetto doveva stimare la localizzazione dell’indice della propria mano. I risultati ottenuti hanno messo in luce come l’integrazione di diverse modalità sensitivo-sensoriali è sbilanciata nei soggetti con DC per cui tali pazienti compensano e, dunque, correggono questo deficit con la modalità sensoriale visiva addirittura molto più di quanto facciano i soggetti sani di controllo. Nei soggetti affetti da DC il deficit propriocettivo si può riscontrare anche a livello di altri segmenti corporei. Infatti, in un gruppo di pazienti con DC che si sono sottoposti a trattamento neurocognitivo con cuscinetti propriocettivi, abbiamo rilevato una minore accuratezza nel riconoscimento di spessori diversi, soprattutto dal lato in cui si evidenziava la postura distonica. Tale deficit propriocettivo migliorava dopo un training di fisiochinesiterapia che utilizzava la metodologia neurocognitiva comprendente esercizi propriocettivi e di discriminazione di superfici a livello della colonna vertebrale, (cervicale e lombare), come evidenziato dai risultati ottenuti alle scale cliniche somministrate. Inoltre, tenuto conto che il 70% dei pazienti con DC ha esperienza di dolore severo che spesso impedisce la messa in atto di qualunque metodologia fisiokinesiterapica e che la tossina botulinica non sempre ha un’efficacia completa, oltre che duratura, sulla componente algica, ci siamo chiesti se la mesoterapia potesse dare un valore aggiunto al progetto riabilitativo dei distonici cervicali. I risultati di tale lavoro sperimentale sono stati incoraggianti poiché, oltre ad un abbattimento del dolore superiore al 50%, si è evidenziato un incremento dei punteggi in senso migliorativo anche nelle scale somministrate relative alle condizioni di salute generale, benessere familiare, sociale ed emotivo, dolore percepito e capacità di attendere alle attività di vita quotidiana.
Per un corretto management diagnostico-terapeutico dei soggetti affetti da DC, é auspicabile, quindi, che il progetto riabilitativo sia corredato da opportune valutazioni e successivo intervento fisioterapico in ambito propriocettivo. Inoltre, la mesoterapia si è rivelata un valido strumento nella gestione del dolore nei pazienti in cui il trattamento con tossina botulinica è risultato parzialmente efficace nel controllo della componente algica.
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