Thesis etd-07192016-123831 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM6
Author
MAIORINO, GIUSEPPE
URN
etd-07192016-123831
Thesis title
Diabete mellito in età pediatrica: un modello di transizione dalle cure pediatriche a quelle del diabetologo dell' adulto. Analisi della casistica della Diabetologia pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
Department
DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
MEDICINA E CHIRURGIA
Supervisors
relatore Prof. Federico, Giovanni
Keywords
- adulto
- diabete
- emoglobina glicata
- pediatrico
- transizione
Graduation session start date
20/09/2016
Availability
Full
Summary
Il diabete mellito di tipo 1A (DMT1A) rappresenta la seconda malattia cronica più comune nei bambini in età scolare e la sua incidenza sta globalmente aumentando, soprattutto nei più giovani.
Nel 2020 la prevalenza del DMT1A in Europa aumenterà del 70% nei soggetti con età <15 anni e, come risultato di tale aumento, un crescente numero di adolescenti con DMT1A eseguirà il processo di transizione dal Centro di Cura Pediatrico a quello dell’Adulto.
Durante la transizione, gli adolescenti possono incontrare difficoltà nell’adattarsi ad alcuni aspetti del Centro Diabetologico dell’Adulto, che riguardano modalità diverse nell’approccio, nella gestione del diabete mellito, nelle tematiche culturali. Tutto questo può condurre a un peggioramento del controllo metabolico e all’abbandono del Centro per Adulti, con richiesta di essere reinseriti in quello Pediatrico.
Il presente lavoro di tesi ha valutato l’impatto sul controllo metabolico (valore di HbA1c) e su altre variabili (numero di visite specialistiche, frequenza di complicanze acute e croniche del diabete) del programma strutturato di transizione per le cure del DMT1A, introdotto nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP) nel 2008.
È stato svolto uno studio retrospettivo su un campione di pazienti che ha effettuato il passaggio dalla Diabetologia Pediatrica, U.O. Pediatria Universitaria al Centro di Diabetologia dell’Adulto, U.O. Malattie Metaboliche e Diabetologia nel periodo compreso dal 2008 al 2015.
Il campione preso in esame è composto da 71 pazienti, 45 maschi e 26 femmine, con un’età media al momento del passaggio di 20.5 anni ± 2.2 DS. La durata media del diabete al momento del passaggio era di 11.1 anni ± 4.7 DS.
È stato studiato l’andamento del controllo metabolico, inteso come valore di emoglobina glicata (HbA1c), tra l’ultimo prelievo effettuato nell’ambulatorio pediatrico e il prelievo effettuato due anni dopo la transizione nel Centro dell’Adulto. È stato inoltre confrontato il numero di visite ambulatoriali effettuate prima e dopo la transizione, oltre alla frequenza di complicanze acute e croniche osservata nel periodo compreso tra gli ultimi due anni di cure presso la Diabetologia Pediatrica e i primi due anni nel Centro dell’Adulto.
Non è stata registrata alcuna variazione statisticamente significativa di tali variabili, ad eccezione del numero di retinopatie diabetiche, aumentato significativamente nel periodo post-transizione. Non vi è stata alcuna richiesta di ritornare in “ambito pediatrico”.
Questi risultati, nel loro complesso, testimoniano l’efficienza dell’attuale procedura di transizione ed evidenziano l’alto livello di collaborazione tra le diverse Unità Operative coinvolte nel processo.
È stata inoltre indagata la presenza di potenziali fattori con valore predittivo per il peggioramento degli esiti di salute durante la transizione ed è emerso che, valori elevati di HbA1c e una maggiore durata del diabete al momento del passaggio si associano a un peggior controllo metabolico a due anni dalla transizione.
Infine è stato valutato il gradimento da parte dei pazienti riguardo all’avvenuta transizione, tramite la somministrazione del questionario messo a punto dall’Associazione dei Medici Diabetologi (AMD).
È stata espressa una generale soddisfazione per le modalità del passaggio, per l’esaustività delle informazioni ricevute dai team della Diabetologia Pediatrica e di quella dell’Adulto e per il rapporto instaurato con il personale sanitario del nuovo Centro di riferimento.
Nel 2020 la prevalenza del DMT1A in Europa aumenterà del 70% nei soggetti con età <15 anni e, come risultato di tale aumento, un crescente numero di adolescenti con DMT1A eseguirà il processo di transizione dal Centro di Cura Pediatrico a quello dell’Adulto.
Durante la transizione, gli adolescenti possono incontrare difficoltà nell’adattarsi ad alcuni aspetti del Centro Diabetologico dell’Adulto, che riguardano modalità diverse nell’approccio, nella gestione del diabete mellito, nelle tematiche culturali. Tutto questo può condurre a un peggioramento del controllo metabolico e all’abbandono del Centro per Adulti, con richiesta di essere reinseriti in quello Pediatrico.
Il presente lavoro di tesi ha valutato l’impatto sul controllo metabolico (valore di HbA1c) e su altre variabili (numero di visite specialistiche, frequenza di complicanze acute e croniche del diabete) del programma strutturato di transizione per le cure del DMT1A, introdotto nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP) nel 2008.
È stato svolto uno studio retrospettivo su un campione di pazienti che ha effettuato il passaggio dalla Diabetologia Pediatrica, U.O. Pediatria Universitaria al Centro di Diabetologia dell’Adulto, U.O. Malattie Metaboliche e Diabetologia nel periodo compreso dal 2008 al 2015.
Il campione preso in esame è composto da 71 pazienti, 45 maschi e 26 femmine, con un’età media al momento del passaggio di 20.5 anni ± 2.2 DS. La durata media del diabete al momento del passaggio era di 11.1 anni ± 4.7 DS.
È stato studiato l’andamento del controllo metabolico, inteso come valore di emoglobina glicata (HbA1c), tra l’ultimo prelievo effettuato nell’ambulatorio pediatrico e il prelievo effettuato due anni dopo la transizione nel Centro dell’Adulto. È stato inoltre confrontato il numero di visite ambulatoriali effettuate prima e dopo la transizione, oltre alla frequenza di complicanze acute e croniche osservata nel periodo compreso tra gli ultimi due anni di cure presso la Diabetologia Pediatrica e i primi due anni nel Centro dell’Adulto.
Non è stata registrata alcuna variazione statisticamente significativa di tali variabili, ad eccezione del numero di retinopatie diabetiche, aumentato significativamente nel periodo post-transizione. Non vi è stata alcuna richiesta di ritornare in “ambito pediatrico”.
Questi risultati, nel loro complesso, testimoniano l’efficienza dell’attuale procedura di transizione ed evidenziano l’alto livello di collaborazione tra le diverse Unità Operative coinvolte nel processo.
È stata inoltre indagata la presenza di potenziali fattori con valore predittivo per il peggioramento degli esiti di salute durante la transizione ed è emerso che, valori elevati di HbA1c e una maggiore durata del diabete al momento del passaggio si associano a un peggior controllo metabolico a due anni dalla transizione.
Infine è stato valutato il gradimento da parte dei pazienti riguardo all’avvenuta transizione, tramite la somministrazione del questionario messo a punto dall’Associazione dei Medici Diabetologi (AMD).
È stata espressa una generale soddisfazione per le modalità del passaggio, per l’esaustività delle informazioni ricevute dai team della Diabetologia Pediatrica e di quella dell’Adulto e per il rapporto instaurato con il personale sanitario del nuovo Centro di riferimento.
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