Thesis etd-07192011-192200 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
BERTINI, SIMONE
URN
etd-07192011-192200
Thesis title
La gestione dei sottoprodotti oleari. Un sistema sperimentale per l'utilizzazione della sansa vergine
Department
AGRARIA
Course of study
AGRICOLTURA BIOLOGICA E MULTIFUNZIONALE
Supervisors
relatore Prof. Mazzoncini, Marco
Keywords
- biocombustibile
- sansa
- sottoprodotti
- umidità
Graduation session start date
03/10/2011
Availability
Withheld
Release date
03/10/2051
Summary
L’obiettivo principale che si vuole raggiungere con questa tesi è quello di descrivere la produzione di una fonte energetica rinnovabile, valorizzando un sottoprodotto della filiera olearia, come la sansa. Questa massa vegetale, come molti altri scarti organico-vegetali, potenzialmente ha buone caratteristiche per essere bruciata, tuttavia presenta un’umidità derivante dal processo a cui è stata precedentemente sottoposta, troppo elevata per permetterne l’effettivo utilizzo in tal senso. In virtù di questo fatto è stato ideato un prototipo sperimentale capace di ridurne meccanicamente l’umidità, rendendola così utilizzabile “tal quale” come un combustibile da fonte rinnovabile.
Ricordando che la sansa vergine, per il Decreto Legge 152/06 rientra a pieno titolo nella categoria delle biomasse combustibili, è possibile ipotizzare pertanto un suo utilizzo nei vari sistemi esistenti per la produzione di calore, cogenerazione o trigenerazione. Ciò implicherebbe che i principali sottoprodotti da essa ottenibili (CO2, minerali) vengano emessi e reintegrati nella stessa zona in cui viene reperita la fonte rinnovabile.
In un frantoio così, si potrebbero unire fattori già esistenti, come l’accentramento delle risorse utilizzabili (le olive e i suoi sottoprodotti) e il consumo di quantità di energia rilevanti in periodi temporali ristretti (calore e corrente), con la possibilità di produrre, in loco, una parte o tutta l’energia necessaria al suo funzionamento, utilizzando una fonte completamente rinnovabile e locale, anno dopo anno.
Ricordando che la sansa vergine, per il Decreto Legge 152/06 rientra a pieno titolo nella categoria delle biomasse combustibili, è possibile ipotizzare pertanto un suo utilizzo nei vari sistemi esistenti per la produzione di calore, cogenerazione o trigenerazione. Ciò implicherebbe che i principali sottoprodotti da essa ottenibili (CO2, minerali) vengano emessi e reintegrati nella stessa zona in cui viene reperita la fonte rinnovabile.
In un frantoio così, si potrebbero unire fattori già esistenti, come l’accentramento delle risorse utilizzabili (le olive e i suoi sottoprodotti) e il consumo di quantità di energia rilevanti in periodi temporali ristretti (calore e corrente), con la possibilità di produrre, in loco, una parte o tutta l’energia necessaria al suo funzionamento, utilizzando una fonte completamente rinnovabile e locale, anno dopo anno.
File
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