Tesi etd-07172013-161719 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
MORETTI, MARINA
Indirizzo email
marina_moretti73@libero.it
URN
etd-07172013-161719
Titolo
Studio comparato della biologia di germinazione in Crocus Serie Verni
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
SCIENZE NATURALI
Relatori
relatore Prof. Peruzzi, Lorenzo
correlatore Dott. Carta, Angelino
correlatore Dott. Carta, Angelino
Parole chiave
- endemic
- Crocus
- dormancy
- dormienza
- endemico
- germination
- germinazione
- seed
- seme
Data inizio appello
20/09/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/09/2053
Riassunto
In questa tesi è stata studiata l’ecologia della germinazione di 3 specie di Crocus (Iridaceae) appartenenti alla serie Verni: C. vernus (L.) Hill, una specie ampiamente distribuita in Italia e in Europa, C. etruscus Parl. endemico della porzione settentrionale della Maremma, e C. ilvensis Peruzzi & Carta, endemico del Monte Capanne (Isola d’Elba).
La fenologia della germinazione, incluso lo sviluppo dell’embrione, l’emergenza della radice e del cotiledone, è stata studiata in 3 popolazioni provenienti da località diverse: Santallago (Monte Pisano) per quanto riguarda i semi di C. vernus; Sassetta (Maremma livornese) per C. etruscus e Monte Capanne (Isola d’Elba) per C. ilvensis.
Subito dopo la raccolta, i semi sono stati inseriti in sacchetti di tessuto e sotterrati all’interno di vasi, altri sono stati collocati su agar in laboratorio e sottoposti a vari trattamenti: ciclo completo di temperature stagionali, ciclo di temperature stagionali con 0, 30, 60 giorni di estate simulata, ciclo di temperature con assenza di autunno simulato, ciclo di temperature con assenza di inverno simulate. Per ogni trattamento sono state usate temperature costanti e alternate e un fotoperiodo di 12 ore luce-12 ore buio, in un caso è stato sperimentato anche il regime di buio completo (24 ore).
Sia in vaso che in laboratorio l’embrione è sottosviluppato al momento della dispersione (fine maggio-inizio di giugno), cresce poco durante l’estate, aumenta la sua crescita quando le temperature scendono in autunno, e culmina con l’emergenza della radice all’inizio dell’inverno, quando le temperature scendono ulteriormente intorno ai 10 °C. Il cotiledone non emerge subito, ma dopo circa 2-3 mesi l'emissione della radice. Dai dati ottenuti possiamo affermare che incrementando la lunghezza dell’estate viene incrementata la germinazione in tutte le specie. In assenza dell’autunno, la germinazione viene rallentata ma non impedita, sopratutto in C. vernus i cui semi germinano preferibilmente al buio. Per quanto riguarda il cotiledone, una completa esposizione alle temperature invernali ne velocizza l’emersione, sopratutto in C. vernus.
Probabilmente le elevate temperature estive rompono la dormienza nei semi e durante l’autunno gli embrioni si accrescono, ma non germinano fino a quando le temperature non si abbassano ulteriormente intorno ai 10 °C. Infine è necessaria un’ulteriore esposizione alle temperature invernali per rimuovere la dormienza del cotiledone. L’effetto dei trattamenti è simile in tutte le specie, ma C. ilvensis presenta minore e C. vernus maggiore dormienza sia a livello di seme che di cotiledone indicando un adattamento al clima locale.
La fenologia della germinazione, incluso lo sviluppo dell’embrione, l’emergenza della radice e del cotiledone, è stata studiata in 3 popolazioni provenienti da località diverse: Santallago (Monte Pisano) per quanto riguarda i semi di C. vernus; Sassetta (Maremma livornese) per C. etruscus e Monte Capanne (Isola d’Elba) per C. ilvensis.
Subito dopo la raccolta, i semi sono stati inseriti in sacchetti di tessuto e sotterrati all’interno di vasi, altri sono stati collocati su agar in laboratorio e sottoposti a vari trattamenti: ciclo completo di temperature stagionali, ciclo di temperature stagionali con 0, 30, 60 giorni di estate simulata, ciclo di temperature con assenza di autunno simulato, ciclo di temperature con assenza di inverno simulate. Per ogni trattamento sono state usate temperature costanti e alternate e un fotoperiodo di 12 ore luce-12 ore buio, in un caso è stato sperimentato anche il regime di buio completo (24 ore).
Sia in vaso che in laboratorio l’embrione è sottosviluppato al momento della dispersione (fine maggio-inizio di giugno), cresce poco durante l’estate, aumenta la sua crescita quando le temperature scendono in autunno, e culmina con l’emergenza della radice all’inizio dell’inverno, quando le temperature scendono ulteriormente intorno ai 10 °C. Il cotiledone non emerge subito, ma dopo circa 2-3 mesi l'emissione della radice. Dai dati ottenuti possiamo affermare che incrementando la lunghezza dell’estate viene incrementata la germinazione in tutte le specie. In assenza dell’autunno, la germinazione viene rallentata ma non impedita, sopratutto in C. vernus i cui semi germinano preferibilmente al buio. Per quanto riguarda il cotiledone, una completa esposizione alle temperature invernali ne velocizza l’emersione, sopratutto in C. vernus.
Probabilmente le elevate temperature estive rompono la dormienza nei semi e durante l’autunno gli embrioni si accrescono, ma non germinano fino a quando le temperature non si abbassano ulteriormente intorno ai 10 °C. Infine è necessaria un’ulteriore esposizione alle temperature invernali per rimuovere la dormienza del cotiledone. L’effetto dei trattamenti è simile in tutte le specie, ma C. ilvensis presenta minore e C. vernus maggiore dormienza sia a livello di seme che di cotiledone indicando un adattamento al clima locale.
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