logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07142022-105951


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
TAMBURINI, ERIKA
URN
etd-07142022-105951
Titolo
LA CATEGORIZZAZIONE DEL RISCHIO DEGLI STABILIMENTI RICONOSCIUTI: CONFRONTO TRA GLI STRUMENTI APPLICATI DALLE AUTORITA’ COMPETENTI LOCALI
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Relatori
relatore D'Ascenzi, Carlo
correlatore Dott. Pardini, Stefano
Parole chiave
  • categorizzazione del rischio
  • rischio
  • autorità competente
  • controllo ufficiale
  • sicurezza alimentare
  • stabilimenti riconosciuti
  • Toscana
Data inizio appello
29/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/07/2062
Riassunto
La legislazione europea sulla sicurezza alimentare ha fornito agli Stati Membri un approccio giuridico consolidato a supporto dell’esecuzione dei controlli ufficiali nella filiera alimentare. Nel regolamento (CE) n. 882/2004 e nel successivo regolamento (UE) n.625/2017 viene resa cogente una organizzazione del controllo ufficiale al fine di una esecuzione periodica dei controlli tenendo conto di una valutazione dei rischi, effettuata sulla base alcuni criteri forniti dalla normativa. In Italia l’emanazione dell’atto n. 212/2016 della conferenza stato regioni “linea guida per l’esecuzione dei controlli ufficiali sulla base dei regolamenti (CE) 854/04 e 882/04”, dove troviamo esempi di criteri di valutazione utili per la categorizzazione del rischio degli stabilimenti riconosciuti. Dalla categorizzazione del rischio (basso, medio e alto) scaturisce la quantità di controlli sui requisiti cogenti da fare nell’arco dell’anno e le tariffe applicate dalle autorità competenti per il finanziamento dei controlli. Nell’implementazione dell’atto, alcune autorità competenti regionali sono andate a creare una griglia valutativa diversa da quella fornita con la linea guida per rendere l’organizzazione dei controlli più affine alla tipologia di stabilimenti presente sul territorio, come ad esempio le regioni Emilia Romagna e Lombardia. Il confronto tra la esistente categorizzazione del rischio in regione Toscana e le varie metodologie valutative utilizzate nelle altre Aziende Sanitarie Locali si è resa necessaria ai fini di una modifica dei criteri valutativi utilizzati per la categorizzazione del rischio degli stabilimenti riconosciuti nell’ASL Toscana Centro.
File