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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07132017-180213


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
FALZONE, CHIARA
URN
etd-07132017-180213
Titolo
Differenze di genere nella risposta ai farmaci: valutazione dei dati relativi all'arruolamento negli studi clinici e alla manifestazione degli eventi avversi
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA OSPEDALIERA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
relatore Dott.ssa Polvani, Maria
Parole chiave
  • medicina di genere
  • farmacovigilanza
  • differenze nella risposta ai farmaci
Data inizio appello
01/08/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La medicina di genere è una nuova dimensione della medicina che pone un approccio diverso e innovativo alle diseguaglianze di salute, legate non solo a una differente appropriatezza diagnostico-prescrittiva, ma soggette anche a diseguaglianze sociali, culturali ed etniche, psicologiche, economiche e politiche.
In campo sanitario avere una prospettiva di genere vuol dire pertanto rivedere i risultati disponibili in letteratura, ma anche operare un cambiamento culturale attraverso l’attivazione di programmi di prevenzione, formazione del personale, parità di accesso ai servizi sanitari.
L’attenzione al genere è dunque attenzione all’equità, non solo come equità di trattamento, ma anche come adeguatezza e appropriatezza di cura secondo il proprio genere. Solo procedendo in questa direzione si potrà arrivare ad una medicina personalizzata, cioè più aderente alle specifiche necessità di ciascuno, e quindi più efficace ed economica.
Nella parte introduttiva della tesi ho fatto un excursus sulla storia e l’evoluzione della medicina di genere, dal quale emerge che nel nostro Paese la cultura di genere non è ancora del tutto decollata: si sta facendo molto ma per il momento mancano ancora strategie di genere a livello sanitario, sociale, culturale e politico.
Nei capitoli successivi ho analizzato nel dettaglio le differenze di genere nella risposta ai farmaci, le motivazioni della sotto-rappresentazione delle donne e degli anziani negli studi clinici, il problema etico relativo alla sperimentazione clinica nei bambini e la frequenza delle manifestazioni degli eventi avversi nei due sessi.
L’analisi dei dati, invece, ha riguardato la valutazione dell'arruolamento dei pazienti in relazione al sesso negli studi oncologici condotti presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e della frequenza delle manifestazioni degli eventi avversi nei due sessi, con particolare interesse allo studio degli eventi avversi associati alla somministrazione di 5-FU, che risultano essere molto comuni e più frequentemente riportati nel sesso femminile.
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