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Thesis etd-07132012-111437


Thesis type
Tesi di specializzazione
Author
SHARIF ROUHANI, AZITA
URN
etd-07132012-111437
Thesis title
Le complicanze neurologiche nei by-pass aorto-coronarici: confronto ON-PUMP ed OFF-PUMP
Department
MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
CARDIOCHIRURGIA
Supervisors
relatore Prof. Bortolotti, Uberto
Keywords
  • by-pass
  • circolazione extracorporea
  • complicanze neurologiche
Graduation session start date
02/08/2012
Availability
Full
Summary
Più di 13 milioni di popolazione negli Stati Uniti soffrono malattie coronariche di cui tanti hanno malattia molti vasale che hanno bisogno di trattamento chirurgico di bypass aorto- coronarico(1).
Le malattie cardiovascolari hanno alta mortalità nei paesi sviluppati negli USA il 39,4% dei decessi è dovuto a malattie cardiovascolari, in particolare nel 54% dei casi a malattia coronarica e nel 18% dei casi a stroke(145).
Questi valori possono essere correlate ai principali fattori di rischio oppure alle cure mediche e chirurgiche(144). È dunque importante da parte del chirurgo, una valutazione attenta del rischio operatorio globale del paziente, tenendo conto anche di altre eventuali patologie associate non cardiovascolari che possono influenzare la prognosi a breve e lungo termine, la cui scelta non è così semplice e standardizzabile. Rivascolarizzazione miocardica è il procedura chirurgica più frequente in cardiochirurgia(141). Più di 150,000 intervento di CABG ogni anno in tutto il mondo vengono eseguito dal 1990(142). Il modo tradizionale di CABG viene fatto tramite bypass cardiopolmonare( CPB).
Bypass cardiopolmonari con successo per prima volta è stata effettuata nel 1953 da H. Gibbon per chiusura del difetto interatriale ed è iniziata per rivascolarizzazione miocardica dal 1960(7).
Ci sono tanti effetti fisiologici che sono associati alla macchina cuore- polmonare, come per esempio trombocitopenia, attivazione dei “ complement factors”, immunosoppressore, risposte infiammatorie(143). Comunque manipolazione un aorta ascendente scerotica durante la cannulazione e clampaggio parziale può dare possibilità di indurre formazione di embolie che causa “stroke”!
per effetti collaterali d’impiego della pompa come per esempio danni cerebrali, cardiochirurghi hanno deciso di eseguire rivascoalizzazione miocardica in cuore battente e senza impiego della pompa(OPCAB)(1- 7).
Con procedura di cuore battente ci sarà meno manipolazione sull’aorta come cannulazione aortica e clampaggio totale e se viene usato condotto arterioso come l’arteria mammaria non ha nemmeno bisogno di clampaggio parziale, quindi si riduce il rischio di macroembolie da distacco delle placche ateromasiche in aorta ascendente.
Embolie possono essere anche di “fat” oppure anche gassose. Doppler ultrasound hanno mostrato meno embolie in OPCAB. Per cui OPCB può avere meno danni cerebrali ed anche meno decadimento cognitivo(7). comunque c’è da dire che tanti studi non condividono differenza in stato cognitivo tra due metodi di off- e On- pump.
Alcuni studi hanno mostrato che dislocazione del cuore può causare decremento del valore di Stroke Volume e pressione arteriosa media, per cui può causare ipoperfusione cerebrale e per sino danni cerebrali da ipoperfusione(7).
Emodiluzione, abbassamento del valore di ematocrito ed anche abbassamento del valore pressione arteriosa media possono influenzare eventi neurologici post- operatori(8).
Una quota non trascurabile, fra 15- 20%, degli ictus ischemici clinicamente manifesti ha origine cardioembolica.
L’incidenza di eventi ischemici cerebrali e tuttavia probabilmente più elevata essendo non trascurabile il numero di episodi clinicamente silenti evidenziati mediante metodiche strumentali( TC- RM). Comunque in alcuni studi viene suggerito terapia anticoagulante orale come profilassi antitrombotica ed evitare eventi tromboembolici cerebrali(22).
I progressi tecnici hanno promesso di ridurre il rischio di gravi ictus perioperatori. Alla base sembrano esserci microemboli, ipoperfusione ma preciso meccanismo non è ancora ben chiarito.
In questo studio, cerco di valutare relazione tra alcuni fattori pre- operatori e complicanze neurologiche post- operatorie in pazienti sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione miocardica ed anche confrontare due tecniche di On- Pump ed Off- Pump.

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