Tesi etd-07122022-170119 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
UGOLINI, ANNA
URN
etd-07122022-170119
Titolo
Ruolo della Sicurezza Alimentare in stabilimenti riconosciuti Ex Reg. CE 853/2004: analisi su un campione della provincia di Siena.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Relatori
relatore Prof. D'Ascenzi, Carlo
Parole chiave
- Alimenti di origine animale
- Approved establishment under Reg EC 853.2004
- Certificazioni Food
- Controllo ufficiale
- Food of animal origin
- Food Safety
- Food Safety Certification
- Food Supplier Qualification
- Official Control
- Qualifica dei fornitori
- Sicurezza alimentare
- Stabilimenti riconosciuti ex Reg CE 853.2004
Data inizio appello
29/07/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Abstract:
La ricerca indaga su come le aziende vivono la sicurezza alimentare in modo tale da evidenziare quale sia il livello di consapevolezza raggiunto e come incidono nel loro percorso di crescita e miglioramento le autorità competenti del controllo ufficiale, gli enti di certificazione e le relazioni con i clienti. In questa traiettoria di crescita la ricerca focalizza anche su quale sia nelle aziende il livello di acquisizione della “cultura della sicurezza alimentare”, da poco tempo requisito cogente, in quanto introdotta dal Regolamento (UE) 2021/382 della Commissione, che ha modificato il Regolamento (CE) 852/2004.
L’indagine si svolta nei mesi Giugno e Luglio 2022 tramite la somministrazione on line di un questionario “web based”. Il campione selezionato ha riguardato un gruppo di stabilimenti in totale 33 operanti nelle Zona Senese e Alta Val d’Elsa dell’Azienda USL Toscana sud Est, zone dal contesto eterogeneo, sia per tipologie di produzioni, che per dimensione delle aziende e varietà dei mercati di riferimento. Il tasso di risposta è stato del 60,6%. A prescindere dal buon tasso di risposta, la dimensione del campione delle aziende che hanno risposto al questionario è da considerare relativamente ridotta, soprattutto al fine di dare peso statistico a differenze espresse da valutazioni soggettive misurate con la scala Likert. I risultati ottenuti ci aiutano comunque a fare luce su ambiti raramente visti dalla prospettiva delle aziende, visto che la letteratura scientifica ha scarsamente indagato su come le aziende percepiscono gli obbiettivi e l'impegno verso la sicurezza alimentare. I dati e le informazioni raccolte ci descrivono quindi un quadro per lo più inedito. Non abbiamo riscontrato in letteratura alcuna indagine svolta in Italia, che abbia avuto finalità analoghe alle nostre. Le risposte hanno delineato un quadro relativamente chiaro sul tipo di aziende, sul loro approccio alla produzione, sul ruolo affidato alla sicurezza alimentare e sulle relazioni con gli enti che svolgono i controlli di sicurezza alimentare. Sottolineano in particolare una attitudine alla cultura della sicurezza alimentare che, seppure in maturazione, risulta sempre più concreta nella maggioranza delle aziende. In questo contesto emerge la posizione di assoluto rilievo il ruolo proattivo del Servizio Veterinario in confronto con gli altri enti che interagiscono con le aziende per lo svolgimento di controlli di sicurezza alimentare.
The research investigates how companies experience food safety in such a way as to highlight the level of awareness achieved and how the competent authorities of official control, certification bodies and customer relations affect their growth and improvement path. . In this growth trajectory, the research also focuses on what is the level of acquisition of the "culture of food safety" in companies, recently a mandatory requirement, as it was introduced by the Commission Regulation (EU) 2021/382, which amended the Regulation (EC) 852/2004.
The survey took place in June and July 2022 through the online administration of a "web based" questionnaire. The selected sample concerned a group of 33 plants operating in the Senese and Alta Val d'Elsa areas of the South East Tuscany USL, areas with a heterogeneous context, both in terms of types of production, size of companies and variety of markets. of reference. The response rate was 60.6%. Regardless of the good response rate, the sample size of the companies that answered the questionnaire is to be considered relatively small, especially in order to give statistical weight to differences expressed by subjective evaluations measured with the Likert scale. However, the results obtained help us shed light on areas rarely seen from the perspective of companies, given that the scientific literature has scarcely investigated how companies perceive objectives and commitment to food safety. The data and information collected therefore describe a mostly unedited picture. We have not found in the literature any survey carried out in Italy, which had similar purposes to ours. The answers provide a relatively clear picture of the type of companies, their approach to production, the role assigned to food safety and the relationships with the bodies that carry out food safety checks. In particular, they underline an attitude to the culture of food safety which, although maturing, is increasingly concrete in the majority of companies. In this context the proactive role of the Veterinary Service emerges in comparison with the other bodies that interact with companies to carry out food safety checks.
La ricerca indaga su come le aziende vivono la sicurezza alimentare in modo tale da evidenziare quale sia il livello di consapevolezza raggiunto e come incidono nel loro percorso di crescita e miglioramento le autorità competenti del controllo ufficiale, gli enti di certificazione e le relazioni con i clienti. In questa traiettoria di crescita la ricerca focalizza anche su quale sia nelle aziende il livello di acquisizione della “cultura della sicurezza alimentare”, da poco tempo requisito cogente, in quanto introdotta dal Regolamento (UE) 2021/382 della Commissione, che ha modificato il Regolamento (CE) 852/2004.
L’indagine si svolta nei mesi Giugno e Luglio 2022 tramite la somministrazione on line di un questionario “web based”. Il campione selezionato ha riguardato un gruppo di stabilimenti in totale 33 operanti nelle Zona Senese e Alta Val d’Elsa dell’Azienda USL Toscana sud Est, zone dal contesto eterogeneo, sia per tipologie di produzioni, che per dimensione delle aziende e varietà dei mercati di riferimento. Il tasso di risposta è stato del 60,6%. A prescindere dal buon tasso di risposta, la dimensione del campione delle aziende che hanno risposto al questionario è da considerare relativamente ridotta, soprattutto al fine di dare peso statistico a differenze espresse da valutazioni soggettive misurate con la scala Likert. I risultati ottenuti ci aiutano comunque a fare luce su ambiti raramente visti dalla prospettiva delle aziende, visto che la letteratura scientifica ha scarsamente indagato su come le aziende percepiscono gli obbiettivi e l'impegno verso la sicurezza alimentare. I dati e le informazioni raccolte ci descrivono quindi un quadro per lo più inedito. Non abbiamo riscontrato in letteratura alcuna indagine svolta in Italia, che abbia avuto finalità analoghe alle nostre. Le risposte hanno delineato un quadro relativamente chiaro sul tipo di aziende, sul loro approccio alla produzione, sul ruolo affidato alla sicurezza alimentare e sulle relazioni con gli enti che svolgono i controlli di sicurezza alimentare. Sottolineano in particolare una attitudine alla cultura della sicurezza alimentare che, seppure in maturazione, risulta sempre più concreta nella maggioranza delle aziende. In questo contesto emerge la posizione di assoluto rilievo il ruolo proattivo del Servizio Veterinario in confronto con gli altri enti che interagiscono con le aziende per lo svolgimento di controlli di sicurezza alimentare.
The research investigates how companies experience food safety in such a way as to highlight the level of awareness achieved and how the competent authorities of official control, certification bodies and customer relations affect their growth and improvement path. . In this growth trajectory, the research also focuses on what is the level of acquisition of the "culture of food safety" in companies, recently a mandatory requirement, as it was introduced by the Commission Regulation (EU) 2021/382, which amended the Regulation (EC) 852/2004.
The survey took place in June and July 2022 through the online administration of a "web based" questionnaire. The selected sample concerned a group of 33 plants operating in the Senese and Alta Val d'Elsa areas of the South East Tuscany USL, areas with a heterogeneous context, both in terms of types of production, size of companies and variety of markets. of reference. The response rate was 60.6%. Regardless of the good response rate, the sample size of the companies that answered the questionnaire is to be considered relatively small, especially in order to give statistical weight to differences expressed by subjective evaluations measured with the Likert scale. However, the results obtained help us shed light on areas rarely seen from the perspective of companies, given that the scientific literature has scarcely investigated how companies perceive objectives and commitment to food safety. The data and information collected therefore describe a mostly unedited picture. We have not found in the literature any survey carried out in Italy, which had similar purposes to ours. The answers provide a relatively clear picture of the type of companies, their approach to production, the role assigned to food safety and the relationships with the bodies that carry out food safety checks. In particular, they underline an attitude to the culture of food safety which, although maturing, is increasingly concrete in the majority of companies. In this context the proactive role of the Veterinary Service emerges in comparison with the other bodies that interact with companies to carry out food safety checks.
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