Tesi etd-07122011-152123 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
SORDI, ELISABETTA
URN
etd-07122011-152123
Titolo
Il ruolo del riarrangiamento del T-cell receptor nelle ipereosinofilie
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
EMATOLOGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Galimberti, Sara
Parole chiave
- Ipereosinofilia
- TCR
Data inizio appello
29/07/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le ipereosinofilie comprendono un gruppo eterogeneo di situazioni cliniche che si collocano tra le patologie reumatologiche, infettive, oncologiche ed ematologiche, spesso con difficile inquadramento fisiopatogenetico e terapeutico. In questa trattazione si descrive la fisiopatologia degli eosinofili per poter meglio inquadrare le situazioni cliniche associate ad ipereosinofilia; infine, si illustrano le conclusioni e le prospettive di uno studio condotto dalle Unità Operative di Reumatologia, Ematologia e Pneumologia su pazienti con Sindrome Ipereosinofila Idiopatica e Sindrome di Churg-Strauss.
I dati in nostro possesso mostrano come il riarrangiamento TCR sia presente in modo statisticamente non differente nei due gruppi, suggerendo l'ipotesi che il clone linfocitario T possa svolgere un ruolo nel sostegno della ipereosinofilia.
Inoltre, andando a studiare le caratteristiche di tale clonalità nei due gruppi di pazienti, emerge come alcuni riarrangiamenti siano presenti in più pazienti, rendendo possibile l'ipotesi che alla base di questa clonalità ci sia una stimolazione da parte di uno o più antigeni coinvolti nel processo patogenetico.
Pertanto, è possibile disegnare una nuova classificazione delle ipereosinofilie sulla base della positività della clonalità T e tale dato ha notevoli implicazioni dal punto di vista terapeutico.
I dati in nostro possesso mostrano come il riarrangiamento TCR sia presente in modo statisticamente non differente nei due gruppi, suggerendo l'ipotesi che il clone linfocitario T possa svolgere un ruolo nel sostegno della ipereosinofilia.
Inoltre, andando a studiare le caratteristiche di tale clonalità nei due gruppi di pazienti, emerge come alcuni riarrangiamenti siano presenti in più pazienti, rendendo possibile l'ipotesi che alla base di questa clonalità ci sia una stimolazione da parte di uno o più antigeni coinvolti nel processo patogenetico.
Pertanto, è possibile disegnare una nuova classificazione delle ipereosinofilie sulla base della positività della clonalità T e tale dato ha notevoli implicazioni dal punto di vista terapeutico.
File
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