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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07122011-131520


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
VELTRI, ANTONELLO
URN
etd-07122011-131520
Titolo
Livelli plasmatici di beta-amiloide in depressi bipolari farmacoresistenti
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PSICHIATRIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
correlatore Dott. Piccinni, Armando
Parole chiave
  • depressione
  • demenza
  • compromissione cognitiva
  • beta-amiloide
Data inizio appello
29/07/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE: I pazienti affetti da disturbi dell’umore mostrano un rischio maggiore di demenza e di declino cognitivo, correlato alla gravità del decorso di malattia. La proteina β-amiloide (Aβ) è implicata nei processi di neurodegenerazione, ha mostrato una azione depressogena su modelli animali e appare in grado di inibire la trasmissione sinaptica e la plasticità neuronale anche attraverso un antagonismo funzionale nei confronti del BDNF. Nell’uomo è emersa una relazione tra depressione e variazioni dei livelli periferici dei peptidi Aβ suggerendo la possibilità di un danno neuronale Aβ-mediato. Il presente studio si propone di confrontare i livelli plasmatici dei peptidi Aβ tra un campione di pazienti affetti da depressione bipolare farmacoresistente e un campione di soggetti sani e di correlare le caratteristiche di decorso dei pazienti con i livelli dei peptidi Aβ.

PAZIENTI E METODI
Pazienti: Sono stati reclutati 16 pazienti affetti da depressione bipolare farmacoresistente e 16 soggetti di controllo con anamnesi negativa per disturbi somatici, psichiatrici, neurologici e abuso di sostanze. Contestualmente alla valutazione clinica, è stato effettuato un prelievo ematico per la determinazione dei livelli plasmatici di Aβ40 e Aβ42.
Strumenti di valutazione clinica: MINI, HRSD-21, CGI, MMSE.
Metodi di laboratorio: L’analisi dei livelli di Aβ40 e Aβ42 è stata effettuata tramite appositi kit ELISA.

RISULTATI: I pazienti hanno mostrato valori plasmatici di Aβ42 significativamente più bassi rispetto ai controlli e un rapporto Aβ40/Aβ42 più alto. Sono emerse, inoltre, una correlazione negativa statisticamente significativa tra i livelli plasmatici medi di Aβ42 e la durata di malattia e una correlazione positiva tra il rapporto Aβ40/Aβ42 e il numero di episodi affettivi. I sottogruppi di depressi con HRSD>30 e MMSE<24 hanno riportato valori di rapporto Aβ40/Aβ42 e di Aβ40 significativamente più alti.

DISCUSSIONE: I nostri risultati sono in linea con studi precedenti che avevano rilevato variazioni dei peptidi Aβ periferici in pazienti depressi rispetto a controlli sani. Tuttavia il nostro studio è il primo a rilevare in un campione di bipolari depressi eterogeneo per età valori di Aβ42 inferiori e un rapporto Aβ40/Aβ42 superiore rispetto a controlli sani e a evidenziare una correlazione tra la disregolazione dei peptidi Aβ e la gravità del decorso.

CONCLUSIONI: Emerge la necessità di integrare nel follow-up dei bipolari una accurata valutazione di tipo neuropsicologico al fine di identificare precocemente i deficit cognitivi e di avviare percorsi terapeutici adeguati. Ulteriori ricerche sono necessarie per capire se la neurotossicità Aβ-mediata abbia un ruolo fisiopatologico nei disturbi dell’umore tale da sostenere l’aumentato rischio di demenza e declino cognitivo riscontrato nei pazienti bipolari.