Tesi etd-07112023-000143 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BELLETTI, VERONICA
URN
etd-07112023-000143
Titolo
LA REVISIONE DEI PREZZI NEI CONTRATTI PUBBLICI DI SERVIZI E FORNITURE ALL'EPOCA DELLA GUERRA E DELLA PANDEMIA. INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI PRIVATISTICHE.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bosetti, Francesco
Parole chiave
- contratti pubblici di servizi e forniture
- fase esecutiva
- revisione dei prezzi
Data inizio appello
27/07/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro ha per oggetto la problematica relazione tra gli appalti pubblici e la recente situazione critica, concernente il fenomeno del rincaro dei prezzi, segnatamente delle materie prime e delle energie, comunemente noto come “caro materiali”.
Questa vicenda, di recente verificazione, quale conseguenza in un primo momento dell’emergenza pandemica, e successivamente della grave crisi russo-ucraina, affligge da mesi l’economia del Paese e della scena internazionale, incidendo in maniera significativa sugli appalti pubblici. In particolare, il fenomeno del caro materiali ha travolto, generando specifiche criticità, gli appalti pubblici di servizi e forniture; per questa ragione, il presente elaborato si concentra sulla disamina degli aspetti rilevanti per queste due categorie di contratti.
Allo scopo di introdurre convenientemente il lavoro nel suo complesso, nel primo capitolo della tesi si fornisce al lettore, al contempo, un quadro storico e normativo.
Il primo è imprescindibile al fine di poter porre in luce quali sono state le cause scatenanti del problema che si intende trattare, ossia la guerra russo-ucraina e la pandemia da Covid-19, quali fenomeni originatori del rincaro generale dei prezzi; né può omettersi la considerazione, per la quale deve notarsi come tali evenienze non siano ignote ad un remoto passato, nel quale più frequentemente il ricorso alle armi generò circostanze in gran parte analoghe.
Il secondo intende fornire una panoramica generale sulla disciplina dei contratti pubblici di beni e servizi in corso di esecuzione alla luce del codice dei contratti pubblici, d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, in modo da poterne evidenziare l’insufficienza quale strumento di soluzione alla problematica in esame. In particolare, si dà risalto alla disciplina sulla gestione delle sopravvenienze nella fase esecutiva dei citati contratti, allo scioglimento del vincolo contrattuale ed alle criticità relative alla previsione della clausola di revisione dei prezzi. Inoltre, si sottolinea la specialità del codice dei contratti pubblici rispetto alla disciplina comune, così da poter approdare al codice civile, in questa ottica ravvisato quale possibile strumento tuttora generale e risolutivo.
Sulla base di queste premesse, nel secondo capitolo si procede ad una rassegna degli istituti di diritto privato che si potrebbero rivelare utili al fine del perseguimento di un obiettivo risolutivo e che, segnatamente, trovano menzione e trattazione nelle fonti che vengono esaminate nel successivo capitolo.
L’assetto delineato nei primi due capitoli è infatti necessario, al fine di edificare un sistema organico per reagire all’impossibilità di fare fronte in maniera univoca al rincaro dei prezzi nella fase esecutiva dei contratti pubblici di beni e servizi, attraverso l’utilizzo del codice n. 50/2016.
Muovendo dagli interventi del legislatore in via esclusiva per i soli contratti pubblici di lavori, dai contributi della dottrina e da soggetti istituzionali, esprimentisi in funzione anche consultiva, si delineano quali sono le tracce di soluzione proponibili, evidenziando dove si annidano i problemi di applicabilità ai contratti pubblici di quelle disposizioni del Codice civile che potrebbero offrirsi quali strumenti di soluzione.
Il perseguimento di tale obiettivo è stato possibile mediante il ricorso a strumenti di diversa natura, non esclusi i pareri rilasciati in funzione consultiva da parte dell’Avvocatura Generale dello Stato, dell’ANAC e l’indagine sulla giurisprudenza in merito a casi correlabili a quelli oggetto di studio, poiché accomunati dal comune elemento delle sopravvenienze straordinarie, quali sono la guerra e la pandemia, fino ad approdare ad un’analisi della prassi internazionale.
L’interpretazione estensiva di alcuni interventi normativi e di alcuni casi giurisprudenziali ha rappresentato una necessità metodologica, al fine di poter offrire ulteriori possibili soluzioni ad uno scenario che rimane aperto e irrisolto. Si segnala infatti che, ad oggi, si può affermare che una giurisprudenza precipuamente attinente al caso oggetto di tesi ancora non vi sia.
Questa tesi aspira, infine, ad operare una selezione di istituti di diritto privato che possano attagliarsi ai contratti pubblici di servizi e forniture sprovvisti degli strumenti adeguati a far fronte al rincaro dei prezzi secondo il Codice n. 50/2016, e che possano qualificarsi quali strumenti adoperabili per la gestione delle sopravvenienze negli appalti pubblici, così da poter ambire ad offrire una “bussola” in grado di rinvenire le soluzioni rimediali più idonee al caso.
Dunque, il lavoro propone un naturale collegamento con la materia del diritto amministrativo, in particolare con la disciplina relativa ai contratti pubblici: il primo capitolo e, secondariamente, anche il terzo, infatti, descrivono i profili utili di questa materia, necessari per poter meglio comprendere dove si annidano gli elementi critici, dai quali prende spunto ed origine il presente lavoro di tesi.
Questa vicenda, di recente verificazione, quale conseguenza in un primo momento dell’emergenza pandemica, e successivamente della grave crisi russo-ucraina, affligge da mesi l’economia del Paese e della scena internazionale, incidendo in maniera significativa sugli appalti pubblici. In particolare, il fenomeno del caro materiali ha travolto, generando specifiche criticità, gli appalti pubblici di servizi e forniture; per questa ragione, il presente elaborato si concentra sulla disamina degli aspetti rilevanti per queste due categorie di contratti.
Allo scopo di introdurre convenientemente il lavoro nel suo complesso, nel primo capitolo della tesi si fornisce al lettore, al contempo, un quadro storico e normativo.
Il primo è imprescindibile al fine di poter porre in luce quali sono state le cause scatenanti del problema che si intende trattare, ossia la guerra russo-ucraina e la pandemia da Covid-19, quali fenomeni originatori del rincaro generale dei prezzi; né può omettersi la considerazione, per la quale deve notarsi come tali evenienze non siano ignote ad un remoto passato, nel quale più frequentemente il ricorso alle armi generò circostanze in gran parte analoghe.
Il secondo intende fornire una panoramica generale sulla disciplina dei contratti pubblici di beni e servizi in corso di esecuzione alla luce del codice dei contratti pubblici, d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, in modo da poterne evidenziare l’insufficienza quale strumento di soluzione alla problematica in esame. In particolare, si dà risalto alla disciplina sulla gestione delle sopravvenienze nella fase esecutiva dei citati contratti, allo scioglimento del vincolo contrattuale ed alle criticità relative alla previsione della clausola di revisione dei prezzi. Inoltre, si sottolinea la specialità del codice dei contratti pubblici rispetto alla disciplina comune, così da poter approdare al codice civile, in questa ottica ravvisato quale possibile strumento tuttora generale e risolutivo.
Sulla base di queste premesse, nel secondo capitolo si procede ad una rassegna degli istituti di diritto privato che si potrebbero rivelare utili al fine del perseguimento di un obiettivo risolutivo e che, segnatamente, trovano menzione e trattazione nelle fonti che vengono esaminate nel successivo capitolo.
L’assetto delineato nei primi due capitoli è infatti necessario, al fine di edificare un sistema organico per reagire all’impossibilità di fare fronte in maniera univoca al rincaro dei prezzi nella fase esecutiva dei contratti pubblici di beni e servizi, attraverso l’utilizzo del codice n. 50/2016.
Muovendo dagli interventi del legislatore in via esclusiva per i soli contratti pubblici di lavori, dai contributi della dottrina e da soggetti istituzionali, esprimentisi in funzione anche consultiva, si delineano quali sono le tracce di soluzione proponibili, evidenziando dove si annidano i problemi di applicabilità ai contratti pubblici di quelle disposizioni del Codice civile che potrebbero offrirsi quali strumenti di soluzione.
Il perseguimento di tale obiettivo è stato possibile mediante il ricorso a strumenti di diversa natura, non esclusi i pareri rilasciati in funzione consultiva da parte dell’Avvocatura Generale dello Stato, dell’ANAC e l’indagine sulla giurisprudenza in merito a casi correlabili a quelli oggetto di studio, poiché accomunati dal comune elemento delle sopravvenienze straordinarie, quali sono la guerra e la pandemia, fino ad approdare ad un’analisi della prassi internazionale.
L’interpretazione estensiva di alcuni interventi normativi e di alcuni casi giurisprudenziali ha rappresentato una necessità metodologica, al fine di poter offrire ulteriori possibili soluzioni ad uno scenario che rimane aperto e irrisolto. Si segnala infatti che, ad oggi, si può affermare che una giurisprudenza precipuamente attinente al caso oggetto di tesi ancora non vi sia.
Questa tesi aspira, infine, ad operare una selezione di istituti di diritto privato che possano attagliarsi ai contratti pubblici di servizi e forniture sprovvisti degli strumenti adeguati a far fronte al rincaro dei prezzi secondo il Codice n. 50/2016, e che possano qualificarsi quali strumenti adoperabili per la gestione delle sopravvenienze negli appalti pubblici, così da poter ambire ad offrire una “bussola” in grado di rinvenire le soluzioni rimediali più idonee al caso.
Dunque, il lavoro propone un naturale collegamento con la materia del diritto amministrativo, in particolare con la disciplina relativa ai contratti pubblici: il primo capitolo e, secondariamente, anche il terzo, infatti, descrivono i profili utili di questa materia, necessari per poter meglio comprendere dove si annidano gli elementi critici, dai quali prende spunto ed origine il presente lavoro di tesi.
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