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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07112012-104506


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
MADRIGALI, VALERIA
URN
etd-07112012-104506
Titolo
La medicina preconcezionale e interconcezionale per la prevenzione degli esiti avversi della riproduzione: analisi dei fattori di rischio e interventi preventivi
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PEDIATRIA
Relatori
relatore Prof. Boldrini, Antonio
correlatore Dott. Ghirri, Paolo
Parole chiave
  • neural tube defects
  • folic acid
  • congenital malformations
  • preconception care
  • prevention
  • counseling preconcezionale
  • prevenzione
  • malformazioni congenite
  • difetti del tubo neurale
  • acido folico
Data inizio appello
31/07/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli esiti avversi della riproduzione comprendono tutte le condizioni che impediscono alla coppia di realizzare con successo il proprio progetto riproduttivo: avere un figlio sano. Per esiti avversi della gravidanza si intende qualsiasi patologia che impedisca il concepimento, il regolare decorso della gravidanza e il suo esito normale, ad esempio:sterilità o subfertilità, aborto spontaneo, patologie della gravidanza (es:gravidanza ectopica, distacco di placenta, eclampsia) e patologie feto-neonatali (es:malattie genetiche, malformazioni congenite, prematurità, restrizione di crescita intrauterina, basso peso).
Gli esiti avversi della riproduzione possono riconoscere possibili fattori di rischio sia di natura genetica che ambientale. I fattori di rischio ambientali comprendono stili di vita non salutari, alimentazione non mediterranea, assunzione di farmaci, possibile esposizione a radiazioni o altri agenti fisici o chimici, infezioni (varicella, rosolia, citomegalovirus etc..), fumo, assunzione di alcool, scarso apporto di acido folico.
Alcuni di questi fattori di rischio sono molto rilevanti nel periodo preconcezionale e possono essere controllabili ed eliminabili. La prevalenza dei fattori di rischio degli esiti avversi della riproduzione non è nota ed a oggi non esistono ancora dati affidabili.
Conoscere la prevalenza dei fattori di rischio e i loro determinanti (scolarità, età materna, etnia, etc..) è quindi molto rilevante ai fini di una più ragionevole e mirata prevenzione degli esiti avversi della riproduzione.
Il counseling preconcezionale ha come obiettivo la promozione della salute della futura madre e del futuro bambino. Interventi prima e durante la gravidanza possono infatti ridurre il rischio di esiti avversi della riproduzione che possono essere collegati soprattutto a malattie croniche, malattie genetiche, infezioni, diabete gestazionale, fumo, alcool, obesità, farmaci, agenti chimici e fisici etc..
Scopo della tesi è stato quello di andare a valutare quale sia la prevalenza di alcuni fattori di rischio degli esiti avversi della riproduzione nel nostro territorio attraverso la somministrazione di un questionario compilato da un campione di neomamme di neonati sani a termine.
L’indagine, coordinata dal progetto “Pensiamoci Prima” dell’ICBD, viene svolta anche in altri punti nascita nazionali al fine di ottenere una valutazione della prevalenza di alcuni fattori di rischio degli esiti avversi della riproduzione su tutto il territorio nazionale.
Oltre all’indagine conoscitiva sui fattori di rischio, all’interno dell’attività assistenziale del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’AOUP è iniziata un’attenzione particolare alla prevenzione degli esiti avversi della riproduzione attraverso l’apertura di uno spazio-ambulatorio dedicato al counseling preconcezionale, e soprattutto interconcezionale, rivolto a giovani donne-coppie che desiderano avere un figlio.
La medicina preconcezionale e interconcezionale rappresenta oggi l’anello di congiunzione tra l’educazione alla sessualità, la procreazione responsabile, le cure prenatali e le cure neonatali, divenendo parte integrante della salute materno-infantile.
La prevenzione vera di prematurità, restrizione di crescita e malformazioni congenite è rappresentata dalla prevenzione primaria che si attua nel periodo preconcezionale. La prevenzione primaria deve agire prima del concepimento, sui fattori di rischio, ed ha come obiettivo la nascita di un soggetto sano.
La promozione della salute preconcezionale e interconcezionale dovrebbe quindi diventar parte integrante delle attività di assistenza primaria, al fine di ridurre il più possibile i fattori di rischio e quindi gli esiti avversi della riproduzione.
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