Thesis etd-07112011-210441 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione
Author
BALDERI, TANIA
URN
etd-07112011-210441
Thesis title
Sugammadex: il primo antagonista selettivo dei miorilassanti steroidei. Proposta di studio clinico
Department
MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Supervisors
relatore Prof. Giunta, Francesco
relatore Dott. Dorigo, Massimo
relatore Dott. Dorigo, Massimo
Keywords
- acceleromiografia
- bloccanti neuromuscolari steroidei
- curarizzazione residua postoperatoria
- miorisoluzione
- sugammadex
Graduation session start date
29/07/2011
Availability
Full
Summary
Sugammadex è il primo di una nuova categoria di antagonisti dei curari. Questo nuovo farmaco esplica la propria azione complessando i bloccanti neuromuscolari steroidei con cui forma un legame stabile, senza interferire con i meccanismi recettoriali ed enzimatici dell’organismo. Sugammadex determina una risoluzione rapida e completa del blocco neuromuscolare e previene la curarizzazione residua postoperatoria (PORC), riducendo il rischio di complicanze a essa correlate e conseguentemente i tempi di degenza postoperatoria.
Nei trials clinici, disegnati per valutare l’efficacia del farmaco, sugammadex 2 mg/kg è risultato capace di revertire un blocco neuromuscolare leggero (T2), mentre blocchi più profondi hanno richiesto almeno 4 mg/kg.
Dosi maggiori di sugammadex (16 mg/kg) si sono rivelate efficaci nella pronta risoluzione di un blocco profondo indotto da 1,2 mg/kg di rocuronio.
L’idea del nostro studio nasce dalla considerazione che finora sugammadex è stato testato per risolvere blocchi neuromuscolari indotti da dosaggi medio-elevati di rocuronio (0,6-1,2 mg/kg). Poiché sugammadex complessa il rocuronio con rapporto 1:1, è possibile ipotizzare che dosi minori di farmaco siano sufficienti per antagonizzare un blocco indotto da dosaggi ridotti di rocuronio (es 0,35 mg/kg).
Disegno dello studio
Abbiamo progettato uno studio prospettico, randomizzato, non controllato, in aperto, di intervento, di fase IV e monocentrico che si propone di ricavare la relazione che intercorre tra la dose di sugammadex e il tempo necessario a esercitare un antagonismo rapido del blocco neuromuscolare profondo (T0) indotto da rocuronio 0,35 mg/Kg in pazienti sottoposti a tiroidectomia.
Tutti i pazienti arruolati sono sottoposti ad anestesia generale totalmente endovenosa TIVA con propofol e remifentanil e ricevono una singola dose di rocuronio 0,35 mg/Kg. La profondità del blocco neuromuscolare è monitorizzata in continuo durante tutta la procedura mediante stimolazione del nervo ulnare con TOF (train-of-four) secondo la comune metodica, previa calibrazione iniziale dopo l’induzione dell’anestesia.
A questo punto, in base allo schema di randomizzazione, i pazienti ricevono in bolo una singola dose di sugammadex (1-16 mg/kg) dopo il raggiungimento di un blocco neuromuscolare adeguato (T0).
Il principale criterio di valutazione della risposta è rappresentato dal tempo intercorso tra la somministrazione di sugammadex e il completo ripristino della funzione neuromuscolare (TOF ratio 0,9).
Il protocollo di studio prevede infine l’individuazione e la registrazione di eventuali eventi avversi che saranno segnalati alle Autorità competenti e al produttore del farmaco.
L’analisi della relazione tra sugammadex (variabile indipendente) e tempo necessario per il completo recupero della funzione neuromuscolare (variabile dipendente) avviene mediante una regressione lineare. Sono inoltre calcolati il coefficiente di correlazione per stabilire l’intensità della relazione tra il farmaco e il tempo e il coefficiente di determinazione per conoscere la correttezza della funzione interpolante. Da uno studio di potenza ex ante, è stata stimata con il software statistico R 2.12.1 una numerosità necessaria di circa 85 pazienti. Come per il test di potenza, anche per la regressione lineare sarà utilizzato il software statistico R 2.12.1.
Nei trials clinici, disegnati per valutare l’efficacia del farmaco, sugammadex 2 mg/kg è risultato capace di revertire un blocco neuromuscolare leggero (T2), mentre blocchi più profondi hanno richiesto almeno 4 mg/kg.
Dosi maggiori di sugammadex (16 mg/kg) si sono rivelate efficaci nella pronta risoluzione di un blocco profondo indotto da 1,2 mg/kg di rocuronio.
L’idea del nostro studio nasce dalla considerazione che finora sugammadex è stato testato per risolvere blocchi neuromuscolari indotti da dosaggi medio-elevati di rocuronio (0,6-1,2 mg/kg). Poiché sugammadex complessa il rocuronio con rapporto 1:1, è possibile ipotizzare che dosi minori di farmaco siano sufficienti per antagonizzare un blocco indotto da dosaggi ridotti di rocuronio (es 0,35 mg/kg).
Disegno dello studio
Abbiamo progettato uno studio prospettico, randomizzato, non controllato, in aperto, di intervento, di fase IV e monocentrico che si propone di ricavare la relazione che intercorre tra la dose di sugammadex e il tempo necessario a esercitare un antagonismo rapido del blocco neuromuscolare profondo (T0) indotto da rocuronio 0,35 mg/Kg in pazienti sottoposti a tiroidectomia.
Tutti i pazienti arruolati sono sottoposti ad anestesia generale totalmente endovenosa TIVA con propofol e remifentanil e ricevono una singola dose di rocuronio 0,35 mg/Kg. La profondità del blocco neuromuscolare è monitorizzata in continuo durante tutta la procedura mediante stimolazione del nervo ulnare con TOF (train-of-four) secondo la comune metodica, previa calibrazione iniziale dopo l’induzione dell’anestesia.
A questo punto, in base allo schema di randomizzazione, i pazienti ricevono in bolo una singola dose di sugammadex (1-16 mg/kg) dopo il raggiungimento di un blocco neuromuscolare adeguato (T0).
Il principale criterio di valutazione della risposta è rappresentato dal tempo intercorso tra la somministrazione di sugammadex e il completo ripristino della funzione neuromuscolare (TOF ratio 0,9).
Il protocollo di studio prevede infine l’individuazione e la registrazione di eventuali eventi avversi che saranno segnalati alle Autorità competenti e al produttore del farmaco.
L’analisi della relazione tra sugammadex (variabile indipendente) e tempo necessario per il completo recupero della funzione neuromuscolare (variabile dipendente) avviene mediante una regressione lineare. Sono inoltre calcolati il coefficiente di correlazione per stabilire l’intensità della relazione tra il farmaco e il tempo e il coefficiente di determinazione per conoscere la correttezza della funzione interpolante. Da uno studio di potenza ex ante, è stata stimata con il software statistico R 2.12.1 una numerosità necessaria di circa 85 pazienti. Come per il test di potenza, anche per la regressione lineare sarà utilizzato il software statistico R 2.12.1.
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