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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07102023-121302


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MONGELLI, CLAUDIA
URN
etd-07102023-121302
Titolo
Il partenariato pubblico privato: il project financing in ambito Difesa
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Vuoto, Salvatore
Parole chiave
  • Finanza di progetto
  • Partenariato pubblico-privato
Data inizio appello
27/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/07/2093
Riassunto
Com’è noto, lo Stato negli anni ha sempre impiegato, e tuttora impiega, numerosi e diversi schemi contrattuali con l’obiettivo di promuovere opere economicamente rilevanti, in particolar modo ricorrendo agli schemi più noti, nonché più antichi, dell’appalto e delle concessioni.
Tuttavia, con il passare del tempo e con l’evoluzione della tecnologia, l’esigenza di maggiori collaborazioni orizzontali tra cittadini e istituzioni, la limitata disponibilità di denaro pubblico e l’obbligo di dover rientrare negli standard europei, hanno indotto le amministrazioni a ricercare dei nuovi ed innovativi schemi che potessero “alleggerire” la pubblica amministrazione. Per far fronte a tali esigenze, la soluzione individuata è stata quella di ricorrere ad un peculiare istituto, ovvero il partenariato pubblico-privato, che rispondeva alla necessità del contributo di finanziamenti privati, soprattutto in virtù delle restrizioni di bilancio cui gli Stati devono far fronte, ma consentiva alle pubbliche amministrazioni anche di beneficiare delle conoscenze, abilità operative e metodi di funzionamento del settore privato all’interno del quadro pubblico.
La stessa Commissione Europea, infatti, in una comunicazione sui “PPP” del 2005 rivolta agli Stati membri, ha sottolineato che “l’interesse per queste forme di associazione, generalmente chiamate partenariati pubblico-privati, è dovuto, in parte, ai vantaggi che le autorità pubbliche potrebbero trarre dal know-how del settore privato – soprattutto ai fini di un aumento dell’efficienza – e, in parte, ai vincoli dei bilanci pubblici” .
Nel corso degli anni questo fenomeno ha assunto una crescente importanza nel nostro Paese, sia grazie al solido aggancio normativo ritrovato nel principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118, comma 4, della Costituzione, ma anche grazie alla vasta gamma di modelli di cooperazione a lungo termine tra le autorità pubbliche ed il settore privato, aventi tutti finalità pubbliche, tra cui poter scegliere. Tra le diverse tipologie contrattuali riconducibili alla categoria aperta e flessibile del PPP, il project financing (o “finanza di progetto”) rappresenta una delle principali modalità applicative di tale istituto a cui le amministrazioni pubbliche ricorrono per realizzare e finanziare opere di pubblica utilità. Nello specifico, il project financing rappresenta una particolare e complessa tecnica di finanziamento che permette, da un lato, all’amministrazione di realizzare un’opera pubblica (o di pubblica utilità) facendo affidamento principalmente o totalmente sul capitale privato, mentre dall’altro, consente ai finanziatori – tramite la gestione – non solo di recuperare quanto investito, ma anche di ottenere dei profitti; perciò, è chiaro che la ratio del project financing è quella di soddisfare un interesse rilevante della collettività, come la costruzione di importanti e strategiche dotazioni pubbliche, o l’erogazione di primari servizi (pubblici).
La finanza di progetto, pur non configurando un autonomo istituto giuridico, si caratterizza infatti per attrarre maggiormente i partner privati, che si trovano nella posizione di poter sviluppare ed elaborare il progetto in tutte le sue forme e fasi, sin dalla progettazione preliminare. In questo modo il partner privato assume sin da subito la responsabilità tecnica del progetto e, conseguentemente, sarà anche più incentivato a scegliere questa forma di cooperazione con la pubblica amministrazione proprio perché investirà e assumerà il rischio imprenditoriale su una propria “idea”.
Grazie a queste caratteristiche peculiari, negli anni il project financing è stato sempre più impiegando dalle amministrazioni, fino ad “approdare” nel mondo della Difesa, dove anche la società in-house del Ministero della Difesa, ovvero Difesa Servizi S.p.A., ha iniziato ad impiegare questo strumento per far fronte alle esigenze delle Forze Armate.
Pertanto, il presente elaborato, dopo aver analizzato l’istituto del partenariato pubblico-privato e la figura del project financing, descrivendone di entrambi le origini, le diverse forme e tipologie, la procedura di gara, i vantaggi e criticità e, soprattutto, le differenze e le novità introdotte in materia dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (decreto legislativo n. 36 del 2023), intende porre l’accento su uno dei più importanti progetti seguiti interamente da Difesa Servizi S.p.A. in materia, ovvero la realizzazione e gestione, mediante un contratto di partenariato pubblico-privato, del Polo Strategico Nazionale. In particolare, il seguente lavoro vuole descrivere il progetto presentato e realizzato dal RTI costituito da Sogei S.p.A., TIM S.p.A., Leonardo S.p.A. e CDP Equity, basato sulla costruzione e la gestione di un cloud che potrà ospitare in sicurezza i dati ed i servizi critici e strategici delle amministrazioni centrali, Aziende Sanitarie Locali, principali amministrazioni locali.
In relazione a tale progetto, infine, il presente lavoro intende evidenziare le criticità e soprattutto i vantaggi che le Forze Armate, in particolare la Marina Militare, potrebbero ottenere dall’impiego di questo istituto e anche proporre delle nuove modalità di impiego del project financing per far fronte alle esigenze, in particolare di natura logistica, della Forza Armata.
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