Tesi etd-07092020-235123 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FALLACARA, MARIANNA
URN
etd-07092020-235123
Titolo
Il DNA funzionale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Un'anima amministrativa e una operativa
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore Gragnani, Matteo
Parole chiave
- Corpo delle Capitanerie di Porto
- DNA funzionale
Data inizio appello
21/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2090
Riassunto
L’efficacia delle politiche di sicurezza, oggi più che mai, appare legata alla capacità di saper adottare strategie innovative in grado di interpretare il rapido evolversi degli scenari che fanno da sfondo a fenomeni criminali e al bisogno di sicurezza dei cittadini. È dunque necessario sviluppare modelli di intervento a tutto campo, sia sul fronte legislativo che su quello operativo, che facciano leva sul coinvolgimento dei diversi attori del territorio.
I risultati raggiunti da parte dell’Autorità Giudiziaria e delle Forze di Polizia evidenziano la marcata esposizione del territorio italiano al traffico di sostanze stupefacenti, quale risultato di un insieme di fattori di natura geografica, commerciale e criminale.
Questo elaborato partirà dall’analisi di un caso di specie: personale militare della Capitaneria di porto di Imperia, a seguito di una comunicazione del servizio di emergenza del 112, relativa alla presenza di un presunto corpo cadavere a bordo di un’imbarcazione ormeggiata presso il Porto Maurizio di Imperia si è portato a bordo dell’unità ed accertato la presenza effettiva di un corpo inanimato. Seguendo le direttive del P.M. di turno, gli Ufficiali ed Agenti di P.G. hanno proceduto al sequestro degli effetti personali della persona, raccolto le testimonianze dell’equipaggio e richiesto alla società concessionaria del porto l’estrazione delle eventuali immagini di videosorveglianza della serata in argomento.
Questo è un esempio di una delle attività svolte dal Corpo delle Capitanerie di Porto: nello svolgimento dei compiti di istituto, il personale del Corpo può imbattersi in fatti concreti costituenti reato e trovarsi, di conseguenza, ad esercitare funzioni di polizia giudiziaria (art.55 c.p.p.).
Tuttavia, il suddetto personale, può svolgere legittimamente dette funzioni solo entro gli ambiti per esso rispettivamente determinati dal codice di procedura penale e da numerose leggi speciali che si interessano della materia. Si tratta di funzioni che riguardano l’accertamento di alcune categorie di reati che attengono all’assolvimento dei compiti di istituto.
E’, solitamente, nei casi in cui l’espletamento della normale attività porta alla conoscenza di una fattispecie di reato che il personale del corpo si trova ad espletare le funzioni previste dal Codice di procedura penale. A tal scopo, è investito di tutti i poteri propri della Polizia Giudiziaria necessari per l’espletamento delle funzioni, al fine di assicurare le fonti di prova, ricercare gli autori ed, in ultimo, per evitare che un reato venga portato a ulteriori, estreme conseguenze.
Per concludere, il Corpo delle Capitanerie di Porto è chiamato a svolgere, in maniera sempre più consapevole e con crescente motivazione, e professionalità i compiti che la legge affida nelle varie aree di competenza, ovvero l’attività di contrasto di attività illecite esercitate in ambito marittimo e portuale.
I risultati raggiunti da parte dell’Autorità Giudiziaria e delle Forze di Polizia evidenziano la marcata esposizione del territorio italiano al traffico di sostanze stupefacenti, quale risultato di un insieme di fattori di natura geografica, commerciale e criminale.
Questo elaborato partirà dall’analisi di un caso di specie: personale militare della Capitaneria di porto di Imperia, a seguito di una comunicazione del servizio di emergenza del 112, relativa alla presenza di un presunto corpo cadavere a bordo di un’imbarcazione ormeggiata presso il Porto Maurizio di Imperia si è portato a bordo dell’unità ed accertato la presenza effettiva di un corpo inanimato. Seguendo le direttive del P.M. di turno, gli Ufficiali ed Agenti di P.G. hanno proceduto al sequestro degli effetti personali della persona, raccolto le testimonianze dell’equipaggio e richiesto alla società concessionaria del porto l’estrazione delle eventuali immagini di videosorveglianza della serata in argomento.
Questo è un esempio di una delle attività svolte dal Corpo delle Capitanerie di Porto: nello svolgimento dei compiti di istituto, il personale del Corpo può imbattersi in fatti concreti costituenti reato e trovarsi, di conseguenza, ad esercitare funzioni di polizia giudiziaria (art.55 c.p.p.).
Tuttavia, il suddetto personale, può svolgere legittimamente dette funzioni solo entro gli ambiti per esso rispettivamente determinati dal codice di procedura penale e da numerose leggi speciali che si interessano della materia. Si tratta di funzioni che riguardano l’accertamento di alcune categorie di reati che attengono all’assolvimento dei compiti di istituto.
E’, solitamente, nei casi in cui l’espletamento della normale attività porta alla conoscenza di una fattispecie di reato che il personale del corpo si trova ad espletare le funzioni previste dal Codice di procedura penale. A tal scopo, è investito di tutti i poteri propri della Polizia Giudiziaria necessari per l’espletamento delle funzioni, al fine di assicurare le fonti di prova, ricercare gli autori ed, in ultimo, per evitare che un reato venga portato a ulteriori, estreme conseguenze.
Per concludere, il Corpo delle Capitanerie di Porto è chiamato a svolgere, in maniera sempre più consapevole e con crescente motivazione, e professionalità i compiti che la legge affida nelle varie aree di competenza, ovvero l’attività di contrasto di attività illecite esercitate in ambito marittimo e portuale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |