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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07092020-121816


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CORVI, MILENA
URN
etd-07092020-121816
Titolo
I contratti di utilizzazione delle unità da diporto: l'evoluzione della disciplina dal Codice civile al Codice della nautica da diporto.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore Gragnani, Matteo
correlatore Di Peppe, Matteo
Parole chiave
  • noleggio
  • locazione
  • diporto
  • contratti di utilizzazione
  • riforma
Data inizio appello
21/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2090
Riassunto
L’elaborato ha lo scopo di analizzare i tratti distintivi e gli schemi contrattuali delle attività legate all’utilizzo a fini commerciali delle unità da diporto, essendo questo definito dal Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n. 171, noto come Codice della nautica da diporto.
La trattazione prevede un excursus storico e normativo delle singole fattispecie contrattuali con particolare attenzione ai contratti di locazione, di noleggio e di trasporto di persone a titolo oneroso, la cui disciplina verrà esaminata sia all’interno del Codice Civile, che all’interno del Codice della Navigazione e del Codice della nautica da diporto: in tale ambito notevole risalto verrà dato alle numerose novità introdotte dal D.lgs 3 novembre 2017, n. 229 con l’intenzione di fornire al lettore un quadro nitido della normativa diportistica all’indomani della tanto agognata riforma.

Verranno inoltre portati all’attenzione i maggiori spunti dottrinali e i contributi giurisprudenziali più significativi sul tema, anche al fine di mettere in luce le criticità e i potenziali vulnus della disciplina, ponendo l’accento sui dibattiti sorti relativamente alle figure del contratto di noleggio “a viaggio” e del contratto di locazione con skipper.

L’elaborato si concluderà con un focus su alcuni “case studies” che verranno utilizzati quali strumenti interpretativi per comprendere l’orientamento dell’organo giudiziario di fronte alle frequenti pratiche potenzialmente elusive riscontrate nell’attività di contrasto posta in essere dai soggetti istituzionalmente preposti.
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