Tesi etd-07092012-095110 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
DONATI, ELISA
URN
etd-07092012-095110
Titolo
Il proteoma mitocondriale cardiaco e le sue implicazioni con i meccanismi di cardioprotezione
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
BIOCHIMICA CLINICA
Relatori
relatore Prof. Lucacchini, Antonio
Parole chiave
- Akt
- ERK
- GSK-3β
Data inizio appello
26/07/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le malattie cardiache rappresentano una delle maggiori cause di morbilità e mortalità dei paesi occidentali. I mitocondri sono elementi essenziali nella risposta cellulare al danno, negli eventi di morte cellulare, e nei meccanismi cardioprotettivi.
Comprendere il ruolo del proteoma mitocondriale cardiaco nei meccanismi cardioprotettivi è un obiettivo chiave per i ricercatori impegnati ad individuare nuove strategie di prevenzione e cura delle malattie cardiache.
Il diverso profilo delle proteine rilevate in un tessuto o cellula, o la variazione quantitativa di proteine possono essere potenziali indicatori di uno stato fisiologico e/o patologico.
In questo lavoro è stato approfondito il ruolo che il proteoma mitocondriale cardiaco esercita nei meccanismi cellulari associati alla cardioprotezione, utilizzando i dati disponibili in letteratura. In particolare sono state esposte le strategie di proteomica utilizzate dai ricercatori per lo studio del proteoma mitocondriale e delle sue variazioni quantitative e modifiche post-traduzionali coinvolte nei meccanismi di cardioprotezione.
Proteoma è un termine usato per descrivere l’insieme delle proteine espresse da un genoma. Le metodiche di studio del proteoma si avvalgono principalmente dell’elettroforesi, per la separazione delle proteine da un campione, e della spettrometria di massa per l’identificazione.
Un approccio possibile per indagare i cambiamenti nel proteoma mitocondriale è quello di determinarne le variazioni in condizioni di cardioprotezione (utilizzando il fenomeno del precondizionamento), rispetto al proteoma che si riscontra in condizioni fisiologiche ed a quello che si riscontra in condizioni di stress ischemico.
Gli eventi cardioprotettivi si associano all’attivazione di chinasi come PKCε, AKT, ERK ed all’inibizione della GSK-3β . Inoltre l’inibizione del poro di transizione di permeabilità mitocondriale (MPTP) è considerato uno dei principali bersagli dei segnali cardioprotettivi.
Comprendere il ruolo del proteoma mitocondriale cardiaco nei meccanismi cardioprotettivi è un obiettivo chiave per i ricercatori impegnati ad individuare nuove strategie di prevenzione e cura delle malattie cardiache.
Il diverso profilo delle proteine rilevate in un tessuto o cellula, o la variazione quantitativa di proteine possono essere potenziali indicatori di uno stato fisiologico e/o patologico.
In questo lavoro è stato approfondito il ruolo che il proteoma mitocondriale cardiaco esercita nei meccanismi cellulari associati alla cardioprotezione, utilizzando i dati disponibili in letteratura. In particolare sono state esposte le strategie di proteomica utilizzate dai ricercatori per lo studio del proteoma mitocondriale e delle sue variazioni quantitative e modifiche post-traduzionali coinvolte nei meccanismi di cardioprotezione.
Proteoma è un termine usato per descrivere l’insieme delle proteine espresse da un genoma. Le metodiche di studio del proteoma si avvalgono principalmente dell’elettroforesi, per la separazione delle proteine da un campione, e della spettrometria di massa per l’identificazione.
Un approccio possibile per indagare i cambiamenti nel proteoma mitocondriale è quello di determinarne le variazioni in condizioni di cardioprotezione (utilizzando il fenomeno del precondizionamento), rispetto al proteoma che si riscontra in condizioni fisiologiche ed a quello che si riscontra in condizioni di stress ischemico.
Gli eventi cardioprotettivi si associano all’attivazione di chinasi come PKCε, AKT, ERK ed all’inibizione della GSK-3β . Inoltre l’inibizione del poro di transizione di permeabilità mitocondriale (MPTP) è considerato uno dei principali bersagli dei segnali cardioprotettivi.
File
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