Tesi etd-07082009-140246 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MAGNANI, ROBERTO
URN
etd-07082009-140246
Titolo
I fattori di crescita nella chirurgia del cavo orale:update
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Gabriele, Mario
Parole chiave
- fattori di crescita
- ingegneria tessutale
Data inizio appello
27/07/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/07/2049
Riassunto
L’ingegneria tessutale rappresenta un settore multidisciplinare emergente che coinvolge più discipline come la medicina, la biologia, l’ingegneria, e che probabilmente rivoluzionerà il nostro modo di migliorare la salute e la qualità della vita mediante il ripristino, il mantenimento e il rafforzamento della funzione dei tessuti e degli organi. In particolare nel cavo orale, questo si riferisce specificatamente alla riparazione di osso alveolare, cemento, gengiva e legamento alveolare. Oggi si parla di “tissue engeenering” riferendosi ad ogni tentativo di rigenerazione tessutale compiuto non solo in laboratorio, ma anche direttamente sul paziente, aggiungendo idonei mediatori biologici ad appropriate matrici. Gli elementi chiave di un processo rigenerativo sono tre:una matrice,molecole segnale, (per esempio i fattori di crescita) e cellule (osteoblasti, fibroblasti e condroblasti). Questi sono i protagonisti del processo rigenerativo e la loro presenza è necessaria per ottenere una vera rigenerazione tessutale.
Il primo requisito che un determinato tessuto deve possedere, per poter parlare della sua rigenerazione, è di essere costituito da cellule che possano dividersi; i fattori di crescita o Growth Factors (GFs) sono mediatori biologici naturali che regolano gli eventi cellulari cruciali coinvolti nella riparazione dei tessuti, come, per esempio la sintesi del DNA, la chemiotassi e la sintesi della matrice. La matrice extracellulare è un tessuto biologicamente attivo composto da una miscela complessa di macromolecole, che, oltre ad avere una funzione strutturale, incide anche profondamente sulla fisiologia cellulare di un organismo;
Sebbene, l’osso dimostri un alto potenziale rigenerativo e possa completamente ripristinare la sua funzione e la sua struttura originali, spesso i difetti ossei non riescono a guarire con una completa restitutio ad integrum.
I fattori di crescita sono stati utilizzati in parodontologia come veicolo di chirurgia rigenerativa. In particolare, l’analisi del platelet derived growth factor (PDGF) ha dimostrato come questo fattore sia in grado di stimolare le cellule coinvolte nei processi di riparazione parodontale e migliorare la guarigione e la rigenerazione della ferite parodontali. Le amelogenine (EMD) risultano sempre più uno strumento indispensabile per la rigenerazione dei difetti parodontali inducendo significativi miglioramenti nel guadagno di attacco clinico, riduzione della profondità di sondaggio, e riempimento dei difetti ossei. Il fibroblasts growth factor (FGF) risulta coinvolto nei processi di proliferazione cellulare e anche nella generazione di matrice extra-cellulare durante i processi di rigenerazione dei tessuti e di guarigione delle ferite parodontali e da ultimo citiamo le bone morphogenetic proteins (BMPs) grazie al loro potenziale osteogenetico sono in grado di portare alla rigenerazione dei difetti parodontali in modo particolare promuovendo la rigenerazione di tessuto osseo e cemento.
Per quanto concerne la rigenerazione ossea a fini implantologici il corpo scientifico letterario ha evidenziato che l’utilizzo di PDGF combinato ad innesti possa aumentare la prevedibilità dei risultati e prevenire le complicanze nei casi di guarigione di incremento osseo e che le BMPs, in particolare BMP-2, in associazione con l’utilizzo di opportune matrici, grazie alle sue spiccate proprietà osteoinduttive, sono in grado di stimolare diversi gradi di incremento osseo in diverse procedure chirurgiche. Concludendo, l’analisi della letteratura ha evidenziato molteplici molecole implicate nei processi di replicazione e differenziazione tissutale e come queste possano essere ampiamente utilizzate nella pratica clinica, anche quotidiana, per incrementare i tessuti duri e molli del cavo orale.
Il primo requisito che un determinato tessuto deve possedere, per poter parlare della sua rigenerazione, è di essere costituito da cellule che possano dividersi; i fattori di crescita o Growth Factors (GFs) sono mediatori biologici naturali che regolano gli eventi cellulari cruciali coinvolti nella riparazione dei tessuti, come, per esempio la sintesi del DNA, la chemiotassi e la sintesi della matrice. La matrice extracellulare è un tessuto biologicamente attivo composto da una miscela complessa di macromolecole, che, oltre ad avere una funzione strutturale, incide anche profondamente sulla fisiologia cellulare di un organismo;
Sebbene, l’osso dimostri un alto potenziale rigenerativo e possa completamente ripristinare la sua funzione e la sua struttura originali, spesso i difetti ossei non riescono a guarire con una completa restitutio ad integrum.
I fattori di crescita sono stati utilizzati in parodontologia come veicolo di chirurgia rigenerativa. In particolare, l’analisi del platelet derived growth factor (PDGF) ha dimostrato come questo fattore sia in grado di stimolare le cellule coinvolte nei processi di riparazione parodontale e migliorare la guarigione e la rigenerazione della ferite parodontali. Le amelogenine (EMD) risultano sempre più uno strumento indispensabile per la rigenerazione dei difetti parodontali inducendo significativi miglioramenti nel guadagno di attacco clinico, riduzione della profondità di sondaggio, e riempimento dei difetti ossei. Il fibroblasts growth factor (FGF) risulta coinvolto nei processi di proliferazione cellulare e anche nella generazione di matrice extra-cellulare durante i processi di rigenerazione dei tessuti e di guarigione delle ferite parodontali e da ultimo citiamo le bone morphogenetic proteins (BMPs) grazie al loro potenziale osteogenetico sono in grado di portare alla rigenerazione dei difetti parodontali in modo particolare promuovendo la rigenerazione di tessuto osseo e cemento.
Per quanto concerne la rigenerazione ossea a fini implantologici il corpo scientifico letterario ha evidenziato che l’utilizzo di PDGF combinato ad innesti possa aumentare la prevedibilità dei risultati e prevenire le complicanze nei casi di guarigione di incremento osseo e che le BMPs, in particolare BMP-2, in associazione con l’utilizzo di opportune matrici, grazie alle sue spiccate proprietà osteoinduttive, sono in grado di stimolare diversi gradi di incremento osseo in diverse procedure chirurgiche. Concludendo, l’analisi della letteratura ha evidenziato molteplici molecole implicate nei processi di replicazione e differenziazione tissutale e come queste possano essere ampiamente utilizzate nella pratica clinica, anche quotidiana, per incrementare i tessuti duri e molli del cavo orale.
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