Thesis etd-07072016-121320 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
FILADORO, VIVIANA
URN
etd-07072016-121320
Thesis title
L'ADHD materno influenza la risposta al trattamento in bambini con Disturbo da Comportamento Dirompente?
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Supervisors
relatore Dott.ssa Milone, Annarita
relatore Dott. Masi, Gabriele
relatore Dott. Masi, Gabriele
Keywords
- disturbi esternalizzanti del comportamento
- parenting
Graduation session start date
26/07/2016
Availability
Withheld
Release date
26/07/2086
Summary
I Disturbi da Comportamento Dirompente (DCD) in età evolutiva rappresentano uno dei più frequenti motivi di consultazione presso i servizi ospedalieri di Neuropsichiatria Infantile. In letteratura viene evidenziato il rischio evolutivo dei DCD, che possono evolvere nell’età adulta in disturbi di personalità come il Disturbo Antisociale o in condotte devianti o in patologie collegate alla dipendenza da sostanze di abuso, rappresentando quindi anche un elevato costo sociale.
I meccanismi eziopatogenetici alla base dei DCD risultano essere multifattoriali: la letteratura ha sottolineato i contributi socio ambientale, temperamentale e neurobiologico che concorrono a determinare la patogenesi del disturbo. Risultano quindi essere più efficaci trattamenti multimodali che hanno l’obiettivo di ridurre i comportamenti disfunzionali e prevenire la comparsa di comportamenti antisociali pianificando interventi che abbiano ricadute positive nei diversi contesti di vita del minore (scuola, famiglia, ambiente sociale).
Tali trattamenti, basati su tecniche cognitivo comportamentali, che prevedono sessioni parallele per genitori e bambini, risultano efficaci nel ridurre l’aggressività, tuttavia sono frequenti risposte parziali al trattamento.
Uno degli obiettivi principali della ricerca è individuare i predittori di risposta parziale al trattamento, al fine di proporre interventi più mirati. Uno dei fattori più studiati in letteratura collegati ad una risposta negativa al trattamento è la presenza di depressione materna. Nel nostro studio, effettuato su un campione clinico di soggetti in età evolutiva, afferiti all’IRCCS Stella Maris per la presenza di difficoltà comportamentali inquadrabili in un Disturbo da Comportamento Dirompente (DCD), abbiamo indagato se la presenza di ADHD materna possa interferire sull’efficacia del trattamento. Sono stati utilizzati come strumenti di valutazione l’intervista semistrutturata K-SADS PL, il C-GAS (Children’s Global Assesment Scale), il CGI- Improvement Score; alla madre sono stati somministrati pre e post trattamento il test APQ (Alabama Parenting Questionnaire), e SCL 90 (Synmptom Checklist 90). È stata utilizzata come misura di outcome la sottoscala “comportamento aggressivo” della CBCL (Child Behaviour Checklist).
I meccanismi eziopatogenetici alla base dei DCD risultano essere multifattoriali: la letteratura ha sottolineato i contributi socio ambientale, temperamentale e neurobiologico che concorrono a determinare la patogenesi del disturbo. Risultano quindi essere più efficaci trattamenti multimodali che hanno l’obiettivo di ridurre i comportamenti disfunzionali e prevenire la comparsa di comportamenti antisociali pianificando interventi che abbiano ricadute positive nei diversi contesti di vita del minore (scuola, famiglia, ambiente sociale).
Tali trattamenti, basati su tecniche cognitivo comportamentali, che prevedono sessioni parallele per genitori e bambini, risultano efficaci nel ridurre l’aggressività, tuttavia sono frequenti risposte parziali al trattamento.
Uno degli obiettivi principali della ricerca è individuare i predittori di risposta parziale al trattamento, al fine di proporre interventi più mirati. Uno dei fattori più studiati in letteratura collegati ad una risposta negativa al trattamento è la presenza di depressione materna. Nel nostro studio, effettuato su un campione clinico di soggetti in età evolutiva, afferiti all’IRCCS Stella Maris per la presenza di difficoltà comportamentali inquadrabili in un Disturbo da Comportamento Dirompente (DCD), abbiamo indagato se la presenza di ADHD materna possa interferire sull’efficacia del trattamento. Sono stati utilizzati come strumenti di valutazione l’intervista semistrutturata K-SADS PL, il C-GAS (Children’s Global Assesment Scale), il CGI- Improvement Score; alla madre sono stati somministrati pre e post trattamento il test APQ (Alabama Parenting Questionnaire), e SCL 90 (Synmptom Checklist 90). È stata utilizzata come misura di outcome la sottoscala “comportamento aggressivo” della CBCL (Child Behaviour Checklist).
File
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Thesis not available for consultation. |