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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07062020-115544


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GADSBY, GIULIO
URN
etd-07062020-115544
Titolo
Valutazione dei livelli di Torque Teno Virus (TTV) in pazienti affetti da Malattia di Crohn in terapia biologica con anti-TNF.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
correlatore Dott. Tapete, Gherardo
Parole chiave
  • TNF
  • immunosoppressione
  • IBD
  • Malattia di Crohn
  • TTV
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
Introduzione: Allo stato attuale non esistono studi che indaghino il titolo di Torque-Teno virus (TTV) nel siero di pazienti affetti da Malattia di Crohn (CD). TTV è un virus con genoma a DNA attualmente non associato ad alcuna patologia. L’infezione da TTV è molto comune nella popolazione generale potendo interessare, in alcune zone, anche più del 90% di adulti sani. La viremia di TTV nel soggetto infetto risente dello stato di immunosoppressione o immunocompetenza del soggetto infetto. Il comportamento della viremia in soggetti candidati a trapianto d’organo rappresenta l’esempio più lampante di questo bilancio tra TTV e l’azione del sistema immunitario: all’aumentare dell’immunosoppressione iatrogena, infatti, corrisponde un aumento della carica virale di TTV. Ciò ha suggerito un possibile uso di TTV come marker di immunosoppressione e, di conseguenza, come possibile predittore di rischio di incorrere in infezioni opportunistiche. Dati preliminari in Rettocolite Ulcerosa indicano come i pazienti affetti da tale patologia presentano livelli di viremia più bassi rispetto a quelli riscontrati in soggetti sani, e che tali livelli non risentono dell’immunosoppressione iatrogena indotta dai farmaci biologici usati per la terapia della Rettocolite Ulcerosa.
Scopo dello studio: Scopo del nostro studio è quello di valutare i livelli di TTV in pazienti affetti da Malattia di Crohn candidati a terapia con anti-TNF prima dell’inizio della terapia e al termine della fase di induzione.
Materiali e metodi: Sono stati arruolati pazienti affetti da CD e avviati a trattamento con farmaci anti-TNF (Infliximab e Adalimumab). Tutti i pazienti sono stati valutati mediante l’Harvey Bradshaw Index per valutare l’attività clinica di malattia e definire la risposta al trattamento. I pazienti sono stati sottoposti a due prelievi, uno prima dell’inizio del trattamento con farmaci anti-TNF (T0) e il secondo al termine della fase di induzione della terapia (T1). Tutti i campioni di plasma sono stati adeguatamente trattati per estrazione e valutazione del titolo del TTV (log copie/mL). È stata valutata la persistenza di trattamento a 12 mesi, suddividendo i pazienti in un gruppo di responders e di non responders sulla base di una riduzione dell’HBI di almeno 3 punti rispetto al basale e sono stati inoltre raccolti dati sull’attività infiammatoria mediante il dosaggio della calprotectina fecale e della Proteina C reattiva.
Risultati: sono statui arruolati 39 pazienti (19 F, 20 M) affetti da CD di età comprese fra i 18 e i 65 anni con età media 36.67±12.04 anni. 24/39 (61.53%) pazienti sono stati trattati con Infliximab, mentre 15/39 (38.46%) con Adalimumab. I valori medi al basale di viremia di TTV sono risultati di 2.1 + 1.17 log copie/mL (min 0.0, max 4.3), mentre al T1 erano 1.9 + 1.51 log copie/mL (min 0, max 4.5), senza riscontrare differenze statisticamente significative tra i due time-points. Nei pazienti responders i livelli medi di viremia al T0 erano 2.1 + 1.3 log copie/mL, mentre al T1 erano 1.9 + 1.6 log copie/mL; nei non responders 2.1 + 1.0 log copie/mL, mentre al T1 erano 1.8 + 1.4 log copie/mL senza differenze statisticamente significative tra i due time-points nelle due popolazioni (p= 0.912 al T0 e 0.872 T1). Nessuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo di pazienti responders e non responders è stata riscontrata per le principali caratteristiche demografiche, di storia di malattia, mentre i valori degli indici di flogosi risultavano significativamente più elevati nei pazienti non responders rispetto ai pazienti responders.
Conclusioni: i dati raccolti da questo studio preliminare, eseguito su una piccola coorte di soggetti affetti da CD, ci hanno permesso di evidenziare che i pazienti studiati presentano titoli bassi o non dosabili di TTV e che le variazioni dei livelli di viremia non risentono dell’effetto della terapia con anti TNF. Ciò è risultato in linea con dati preliminari, ancora non pubblicati in letteratura, su pazienti affetti da Rettocolite Ulcerosa (UC). A differenza di quanto emerso in UC, però, il valore basale di TTV non sembra correlare con la risposta al trattamento, suggerendo quindi che mentre in UC il TTV potrebbe avere un ruolo di biomarker prognostico, nella CD invece non risulterebbe utile a tale scopo. Questi dati preliminari dovranno essere confermati su una più ampia popolazione e necessitano di una valutazione a lungo termine.
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