Thesis etd-07062011-112957 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione
Author
PERINI, DARIA
URN
etd-07062011-112957
Thesis title
SENSIBILITA' DELL'EEG DEPRIVATO NELLA DIAGNOSI DI EPILESSIA
Studio elettromorfologico e clinico retrospettivo di coorte
Department
MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
NEUROFISIOPATOLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Iudice, Alfonso
Keywords
- deprivato
- epilessia
Graduation session start date
29/07/2011
Availability
Full
Summary
Razionale ed obiettivi: Il ruolo del monitoraggio EEG dopo deprivazione di sonno nell’ambito di un corretto iter diagnostico per il paziente con sospetta epilessia, è tuttora controverso. Nel nostro studio abbiamo valutato l’utilità di un metodo standardizzato di EEG dopo deprivazione di sonno per la diagnosi di epilessia in una popolazione di pazienti giunti presso la clinica Neurologia dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa, per sospetta crisi comiziale dal 2003 al 2008.
Materiali e Metodi: Abbiamo valutato una popolazione di 719 pazienti giunti alla nostra osservazione per sospetti episodi comiziali e con un primo EEG basale negativo o con anomalie non specifiche, di essi sono stati selezionati 211 pazienti che avevano eseguito uno studio di neuroimaging (RM Encefalo) e che presentavano un follow-up sufficientemente lungo. Di tali pazienti è stata raccolta la storia clinica precedente e successiva a tali esami, ed al termine del follow-up è stata posta una diagnosi di epilessia in 131 soggetti. La deprivazione di sonno è stata ottenuta mantenendo il paziente sveglio dalle 2:00 della notte precedente all’esame ed il monitoraggio EEG eseguito la mattina successiva ha avuto una durata variabile dalle 2 a le 2 ore e mezzo. I parametri valutati sono stati: 1) presenza di anomalie elettriche sia nell’esame basale che dopo deprivazione di sonno distinte in anomalie aspecifiche/ specifiche (onde aguzze, punte onde, punte focali) e focali/diffuse. 2) Distribuzione di tali anomalie in sonno o in veglia e durante le varie prove di attivazione (stimolazione luminosa intermittente ed iperpnea).
Risultati: Dal nostro studio emerge che la deprivazione di sonno incrementa in maniera significativa la sensibilità dell’EEG nella diagnosi di epilessia, in particolar modo nelle forme focali. L’EEG-depr è inoltre altamente specifico per le anomalie epilettiformi e tale specificità e sensibilità risulta essere superiore rispetto all’utilizzo di altre metodiche di sensibilizzazione nonché della mera ripetizione di EEG basali. Le anomalie intercritiche evidenziate dall’EEG-depr si manifestano preminentemente in sonno.
Conclusioni: Dallo studio emerge un’evidente utilità dell’EEG-depr nell’algoritmo diagnostico dell’epilessia, in particolar modo risulta una maggiore sensibilità e specificità di tale metodica nell’individuazione di correlazioni elettro-morfologiche rispetto all’EEG basale o ad altre metodiche di attivazione.
Materiali e Metodi: Abbiamo valutato una popolazione di 719 pazienti giunti alla nostra osservazione per sospetti episodi comiziali e con un primo EEG basale negativo o con anomalie non specifiche, di essi sono stati selezionati 211 pazienti che avevano eseguito uno studio di neuroimaging (RM Encefalo) e che presentavano un follow-up sufficientemente lungo. Di tali pazienti è stata raccolta la storia clinica precedente e successiva a tali esami, ed al termine del follow-up è stata posta una diagnosi di epilessia in 131 soggetti. La deprivazione di sonno è stata ottenuta mantenendo il paziente sveglio dalle 2:00 della notte precedente all’esame ed il monitoraggio EEG eseguito la mattina successiva ha avuto una durata variabile dalle 2 a le 2 ore e mezzo. I parametri valutati sono stati: 1) presenza di anomalie elettriche sia nell’esame basale che dopo deprivazione di sonno distinte in anomalie aspecifiche/ specifiche (onde aguzze, punte onde, punte focali) e focali/diffuse. 2) Distribuzione di tali anomalie in sonno o in veglia e durante le varie prove di attivazione (stimolazione luminosa intermittente ed iperpnea).
Risultati: Dal nostro studio emerge che la deprivazione di sonno incrementa in maniera significativa la sensibilità dell’EEG nella diagnosi di epilessia, in particolar modo nelle forme focali. L’EEG-depr è inoltre altamente specifico per le anomalie epilettiformi e tale specificità e sensibilità risulta essere superiore rispetto all’utilizzo di altre metodiche di sensibilizzazione nonché della mera ripetizione di EEG basali. Le anomalie intercritiche evidenziate dall’EEG-depr si manifestano preminentemente in sonno.
Conclusioni: Dallo studio emerge un’evidente utilità dell’EEG-depr nell’algoritmo diagnostico dell’epilessia, in particolar modo risulta una maggiore sensibilità e specificità di tale metodica nell’individuazione di correlazioni elettro-morfologiche rispetto all’EEG basale o ad altre metodiche di attivazione.
File
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Tesi_Perini_pdf.pdf | 1.17 Mb |
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