Tesi etd-07062007-175400 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
Gualandi, Andrea
URN
etd-07062007-175400
Titolo
Teorie cometarie pre-newtoniane (Bologna, 1650-1680)
Settore scientifico disciplinare
M-STO/05
Corso di studi
STORIA DELLA SCIENZA
Relatori
Relatore Prof. Bucciantini, Massimo
Relatore Prof. Galluzzi, Paolo
Relatore Prof. Bonoli, Fabrizio
Relatore Prof. Galluzzi, Paolo
Relatore Prof. Bonoli, Fabrizio
Parole chiave
- Alfonso Borelli
- Comete
- Geminiano Montanari
- Gesuiti
- Giambattista Riccioli
- Gian Domenico Cassini
- Parallassi
- Studio di Bologna
Data inizio appello
13/04/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
13/04/2047
Riassunto
La tesi prende in esame il dibattito de cometis in un periodo nel quale esso assunse una importanza prioritaria nella contesa fra ‘nuova’ scienza e difesa della tradizione cosmologica e scientifica, ovvero fra gli anni “galileiani” (segnati dalla comparsa delle celebri comete del 1618-19) e gli anni ’80 del XVII secolo (quando le comete costituirono uno dei fattori di affermazioni della meccanica celeste newtoniana). Ci si interessa in particolare alle apparizioni cometarie dei bienni 1652-1653 e 1664-1665, che pure furono occasione per la pubblicazione di numerosissimi lavori e alimentarono una discussione accesa in tutto il Continente, veicolata anche grazie al sorgere delle nuove Accademie scientifiche.
Si è scelto di ambientare la ricerca a Bologna, dove l’astronomia rivestiva un ruolo cruciale e si realizzava una convivenza quasi paradigmatica di diverse espressioni di pensiero (talvolta in contrasto), custodite e propugnate da Collegio Gesuita, Studio e dalle accademie cittadine, e incarnate da figure quali Riccioli, Cassini e Montanari. Accanto ai loro contributi, si presentano quelli di personaggi ‘secondari’, come pure i loro rapporti con la Corte medicea (dove opera Borelli) e altri scienziati d’Europa, come Ward, Bouilliau e Auzout.
Si è scelto di ambientare la ricerca a Bologna, dove l’astronomia rivestiva un ruolo cruciale e si realizzava una convivenza quasi paradigmatica di diverse espressioni di pensiero (talvolta in contrasto), custodite e propugnate da Collegio Gesuita, Studio e dalle accademie cittadine, e incarnate da figure quali Riccioli, Cassini e Montanari. Accanto ai loro contributi, si presentano quelli di personaggi ‘secondari’, come pure i loro rapporti con la Corte medicea (dove opera Borelli) e altri scienziati d’Europa, come Ward, Bouilliau e Auzout.
File
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