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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07052023-174213


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
MARQUETTE DE SOUSA, FELIPE
URN
etd-07052023-174213
Titolo
"STRUMENTO PER LA CONVALIDA DELLE PROVE DIGITALI NEL PROCESSO CIVILE"
Settore scientifico disciplinare
IUS/15
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE
Relatori
tutor Prof. Menchini, Sergio
Parole chiave
  • Blockchain
  • Digital Evidences
  • New technologies
  • Procedura Civile
  • Prove Digitali
Data inizio appello
11/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2063
Riassunto
Negli ultimi decenni il mondo ha assistito a una rivoluzione degli ordinamenti giuridici, con una rottura paradigmatica, frutto di trasformazioni tecnologiche che hanno introdotto innumerevoli cambiamenti, nelle basi, nelle finalità, nell'agire dei professionisti e delle istituzioni giuridiche.
Nonostante le resistenze, non si può ignorare che la rivoluzione tecnologica è presente in tutti i settori giudiziari. Inoltre, la velocità con cui avviene lo sviluppo delle nuove tecnologie, restringendo sempre più il collegamento tra tecnologia e istituzioni giuridiche, richiede che tali tecnologie non siano pensate solo nell'ambito della visione limitata della riproduzione dei mezzi già disponibili, ma in una prospettiva più allargata, intendendole come nuove potenzialità che inducono a una reinterpretazione di tutti gli istituti giuridici tradizionali. La tecnologia non è solo strumentale; il suo ruolo trasformatore fa sì che l'uso degli strumenti tecnologici non si limiti alla riproduzione di tecniche già esistenti nel mondo offline nel mondo online. Si prevede che il suo beneficio sarà proprio quello di progettare nuovi modi di affrontare i conflitti, di fornire orientamenti legali, di produrre decisioni, di raccogliere e analizzare i dati generati digitalmente, evidentemente, senza dimenticare il rispetto della normatività e dei modelli procedurali.
È già dimostrato che il contributo dell'informatica in tutte le fasi del procedimento giudiziario si sedimenta e si consolida come tecnica, essendo utilizzata in differenti sistemi nei diversi paesi, con un'effettiva riduzione di tempo e di costi. Tuttavia, ha generato conflitti e discussioni sulla sua legalità.
Nei procedimenti giudiziali, la dottrina ha riconosciuto che la fase probatoria è una delle più complesse, ma anche la più importante, costituendo il nocciolo su cui si discutono tutte le prove rilevanti e necessarie per un'equa soluzione della controversia. È in questa fase che le parti possono esercitare il loro pieno diritto di produrre prove e di collaborare efficacemente alla costruzione delle decisioni.
Non si può negare che la procedura giudiziaria elettronica sia una realtà in tutto il mondo. In generale, le regole del processo elettronico richiedono che gli atti siano eseguiti dallo stesso supporto digitale, ma rimane la preoccupazione per l'autenticità dei documenti digitali. Pertanto, sebbene la possibilità di utilizzare i dati digitali sia inconfutabile, sono spesso soggetti ad ambiguità e fragilità. La particolare struttura dei dati digitali, come la volatilità e la complessità, rendono difficile identificare, anche per un esperto, eventuali manipolazioni o deterioramenti che possono alterare o eliminare alcune informazioni, quando un determinato dato digitale è presentato in tribunale come prova.
La tecnologia blockchain, nonostante il suo diffuso utilizzo in ambito economico e finanziario, negli ultimi anni è stata progettata per assolvere agli scopi più diversi, proprio per la sua caratteristica di offrire sicurezza.
Tuttavia, la legislazione normativa a cui si fa riferimento, non è ancora all'altezza della pratica, sollevando molte discussioni sull'affidabilità come prova completa nei meccanismi di risoluzione dei conflitti. In generale, le normative esistenti sono piuttosto superficiali e la loro trattazione non approfondisce l'aspetto tecnico o giuridico, oltre ad essere considerate categorie complementari alle norme già vigenti. In modo generico, si può vedere che le regole più consistenti sull'uso della blockchain, in materia di prove, sono concentrate nel procedimento penale. In questo senso, la legislazione in diversi paesi ha stabilito regole specifiche su come raccogliere, archiviare e mantenere l'evidenza digitale nella sua integrità.
Pertanto, data la fragilità degli standards normativi della blockchain in relazione alla procedura civile, unita all'uso diffuso nella pratica forense civile, si presume che la tecnologia blockchain abbia il potenziale per convalidare le prove nelle procedure civili, in modo sicuro, equo, completo e affidabile.
Il tema è sviluppato in capitoli testuali che, oltre all'introduzione generale e alla conclusione finale, comprendono altri quattro capitoli.
Una discussione sulla convalida delle prove dalla tecnologia blockchain è l'argomento della tesi di dottorato.
Nel primo capitolo, l'approccio sistematizza una rassegna generale delle prove processuali, evidenziandone gli aspetti funzionali, specificandone il ruolo nell'argomentare e dimostrare la verità dei fatti; la sua ammissibilità e valutazione, in linea con la normativa vigente.
Il secondo capitolo è dedicato alle prove digitali. In molte occasioni i termini “digitale”, “elettronico”, “computer”, ad esempio, vengono indicati come sinonimi, ma tecnicamente hanno significati e applicazioni differenti. In questo capitolo vengono spiegate le diverse sfaccettature della concettualizzazione della prova digitale, stabilendone le caratteristiche principali oltre che la sua natura giuridica. Vi è anche un'incursione nei principi probatori applicabili alle prove digitali, considerando che la prova digitale è spesso considerata come una prova atipica, cioè non facente parte dell'elenco delle prove tipiche, come prescritto dal Codice di Procedura Civile, ma, con alto grado di ammissibilità processuale.
Al fine di comprendere meglio la tecnologia blockchain, il terzo capitolo cerca di descrivere il funzionamento di base di tale tecnologia, evidenziandone i principali elementi componenti, le sue categorie e le caratteristiche che la qualificano come compatibile con l'elemento probatorio nella dimostrazione dei fatti in giudizio. Ai fini dell'analisi comparativa, si evidenziano alcuni approcci normativi che esistono nei paesi, principalmente negli Stati Uniti, nell'Unione Europea, in Francia e in Italia.
Una discussione sulla convalida delle prove dalla tecnologia blockchain è l'argomento del quarto capitolo. Si discute qui del rapporto tra i requisiti di esistenza, validità ed efficacia dei fatti e degli atti giuridici, con la tecnologia blockchain, essendo di fondamentale importanza il rivestimento giuridico di tali fatti al fine di determinarne il loro valore probatorio. Le varie risorse disponibili della tecnologia blockchain vengono analizzate come mezzo attraverso il quale è possibile convalidare le prove. C'è anche una riflessione sulla natura digitale delle prove ottenute attraverso questa tecnologia, conferendo loro piena qualità di affidabilità e sicurezza, garantendone il valore probatorio.
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