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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07052022-143109


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
SCHMITT-MUECKE, CAROLINE ALICE META
URN
etd-07052022-143109
Titolo
Persönlichkeitsschutz und Presseberichterstattung im deutschen und italienischen Recht Unter besonderer Berücksichtigung der materiellrechtlichen Abwägung und richterrechtlichen Bildung von Verhältnismäßigkeitskriterien– eine Bestandsaufnahme
Settore scientifico disciplinare
IUS/02
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE
Relatori
tutor Prof.ssa Bargelli, Elena
tutor Prof. Beater, Axel
Parole chiave
  • diritti della personalità
  • cronaca
  • diritto della stampa
  • CEDU
  • diritto privato comparato
  • personality rights
  • freedom of the press
  • german and italian civil law
Data inizio appello
26/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/07/2062
Riassunto
Die vorliegende Arbeit befasst sich mit der Lösung des immerwährenden Spannungsfeldes von subjektivem Persönlichkeitsschutz und der Freiheit der Presse im deutschen und italienischen Recht. Neben einer vergleichenden Bestandsaufnahme des Persönlichkeitsschutzes in beiden Rechtsordnungen, hinterfragt die Arbeit die jeweiligen nationalen Lösungen im Vergleich und überprüft diese auf deren Aktualität und Praktikabilität in der gegenwärtigen Medienwirklichkeit.
Ausgehend vom Deliktsrecht setzt sich die Untersuchung zunächst mit den jeweiligen Grundlagen von Persönlichkeitsschutz und Pressefreiheit und deren Ausgestaltung in der jeweiligen Rechtsordnung auseinander. Sie erläutert dafür die dogmatische und historische Entwicklung von Persönlichkeitsschutz und Pressefreiheit, deren Rechtsquellen und Verortung im jeweiligen Rechtssystem sowie den Stand der gegenwärtigen Rechtsprechung. Dabei werden auch die jeweiligen verfassungsrechtlichen und konventionsrechtlichen Einflüsse auf die Auflösung des Konfliktfelds beleuchtet.
Die vergleichende Untersuchung zeigt, dass sich die Schutzniveaus des subjektiven Persönlichkeitsschutzes für sich genommen in den beiden Rechtsordnungen stark angenähert haben und weitestgehend gleichen. Dennoch gewichtet die deutsche Rechtsprechung die Pressefreiheit in der Abwägung mit dem Persönlichkeitsschutz grundsätzlich stärker. Durch den starken Einfluss des deutschen Bundesverfassungsgerichts (BVerfG) und des Europäischen Gerichtshofs für Menschenrechte (EGMR) wird das öffentliche Interesse an einer freien Presse und Information des Bürgers zur Gewährleistung eines möglichst freien gesellschaftlichen Meinungsbildungsprozesses und schließlich der Demokratie besonders betont. Dabei wird bereits im Abwägungsvorgang mit einer Folgenabwägung, namentlich der Vermeidung von Abschreckungseffekten für die Presse, gearbeitet, um eine Einschränkung des Meinungsbildungsprozesses und somit des demokratischen Diskurses zu vermeiden. Die italienische Rechtsprechung geht hingegen von einem generellen Gleichgewicht von Pressefreiheit und Persönlichkeitsschutz aus. Dies ist unter anderem auf den geringen Einfluss des Verfassungsgerichts auf den subjektiven Rechtsschutz wie auch das historisch-kulturelle Verständnis von Presse- und Kommunikationsfreiheit in der italienischen Rechtsordnung zurückzuführen. Auch nimmt die Berücksichtigung der EGMR-Rechtsprechung zwar zu, jedoch nur allmählich und uneinheitlich. So wird das öffentliche Interesse an einer freien Presse und der Information des Bürgers ebenfalls betont. Jedoch findet sich die Argumentation der Abschreckungseffekte im Rahmen des subjektiven Persönlichkeitsschutzes grundsätzlich nicht. Lediglich in einzelnen (Extrem-)fällen ist eine Folgenabwägung durch das beharrliche Einwirken des EGMRs auf die italienischen Gerichte festzustellen.
In der Zusammenschau kommt die Arbeit daher zu dem Ergebnis, dass die beiden Rechtsordnungen trotz vielzähliger wertegebundener und systemischer Unterscheide einen weitestgehend suffizienten Persönlichkeitsschutz für den Einzelnen bieten. Die zunehmende Berücksichtigung der EGMR-Rechtsprechung ist dabei in Hinblick auf die Gewährleistung eines europäischen Mindestschutz für die Persönlichkeit des Einzelnen und einer freien Presse in beiden Rechtsprechungen zu begrüßen. Dennoch könnte die italienische Rechtsprechung verstärkt und einheitlicher die Konventionsrechtsprechung in die Konfliktlösung mit einbeziehen, um so zumindest in Extremfällen eine Verkürzung der Pressefreiheit zu vermeiden. Die deutsche Rechtsprechung sollte sich hingegen von der starken Gewichtung der Pressefreiheit lösen. Dies kann nur durch eine Abkehr von der übermäßigen Einbeziehung der Folgenabwägung und der damit einhergehenden pressefreundlichen Argumentation der Vermeidung von Abschreckungseffekten gelingen. Ein gerechter Ausgleich zwischen Persönlichkeitsschutz und Pressefreiheit kann nur durch ein Gleichgewicht der widerstreitenden Interessen im Ausgangspunkt erzielt werden.

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La presente tesi di dottorato si occupa dell’area conflittuale di tutela soggettiva della personalità e della libertà di stampa, nel diritto tedesco e italiano. Oltre ad un bilancio comparativo della protezione della personalità nei rispettivi sistemi giuridici, l’opera esamina le soluzioni adottate a livello nazionale, criticamente analizzando le disposizioni attualmente vigenti con riguardo alla loro attualità e praticabilità nella corrente realtà mediatica.
Partendo da aspetti risarcitori, questo studio affronta i fondamenti della protezione della personalità e della libertà di stampa e la loro attuale configurazione in Italia e in Germania. Riproduce lo sviluppo dogmatico e storico della protezione della personalità e della libertà di stampa, le fonti del diritto che le disciplinano, l'ubicazione e qualifica nel rispettivo sistema giuridico nonché lo stato attuale della giurisprudenza. Getta luce, inoltre, sull’impatto che hanno il diritto costituzionale e il diritto convenzionale sulla risoluzione del conflitto in parola.
Dall’indagine di diritto comparato si evince che i livelli di protezione si presentano come convergenti nei due sistemi e si assomigliano nei loro aspetti fondamentali. Ciononostante, nell’ operare un bilanciamento con la protezione dei diritti della personalità, la giurisprudenza tedesca tende a dare maggior peso alla libertà di stampa. In virtù della forte influenza del Bundesverfassungsgericht e della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), i giudici tedeschi tengono particolarmente conto dell'interesse pubblico (öffentliches Interesse) a una stampa libera e a cittadini informati per garantire, in tal modo, una libera formazione dell'opinione pubblica e rafforzare i processi democratici all’interno della società. Partendo da una valutazione delle conseguenze, ossia dalle modalità per evitare effetti deterrenti per la stampa, si mira a restringere il più possibile eventuali limitazioni incidenti sul processo di formazione delle opinioni, e quindi del discorso pubblico-democratico. La giurisprudenza italiana, invece, parte da un equilibrio generale tra libertà di stampa e protezione della personalità. Ciò è dovuto, tra l'altro, a una più limitata incidenza della Corte Costituzionale sulla protezione giuridica dei diritti della personalità nonché alla comprensione storico-culturale della libertà di stampa e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano. Inoltre sta aumentando la considerazione della giurisprudenza della Corte EDU, ancorché solo gradualmente e non sempre in maniera coerente. Di conseguenza, si valorizza altresì l'interesse pubblico a una stampa libera e ad un cittadino informato. Tuttavia, non è generalmente ravvisabile un’argomentazione che tenga conto degli effetti deterrenti nel contesto della protezione della personalità. Solo molto raramente si osserva, da parte della giurisprudenza italiana, un bilanciamento tenente conto delle conseguenze riconducibile alla persistente influenza che su di essa esercita la Corte EDU.
In sintesi, si giunge alla conclusione che i due sistemi giuridici offrono una protezione sufficiente e adeguata dei diritti della personalità nel contesto mediatico, nonostante le numerose differenze nella valorizzazione di aspetti giuridico-sistematici. La crescente considerazione della giurisprudenza della CEDU è da accogliere con favore in vista di una protezione minima europea della personalità dell'individuo e di una stampa libera. Tuttavia, le corti italiane, nel dirimere la controversia, potrebbero seguire in maniera più costante e coerente le linee giurisprudenziali di Strasburgo, per evitare una limitazione della libertà di stampa, almeno in casi estremi. La giurisprudenza tedesca, invece, dovrebbe allontanarsi dalla forte accentuazione della libertà di stampa. Questo può essere ottenuto solo allontanandosi sia da un eccessivo ricorso alle sanzioni legali sia dalle loro possibili conseguenze sul processo di formazione dell'opinione Un giusto equilibrio tra la protezione della personalità e della libertà di stampa può essere raggiunto solo ponendo gli interessi contrastanti, fin dall’inizio, su un piano di parità.


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