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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07052018-081606


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANSANI, FEDERICA
URN
etd-07052018-081606
Titolo
Neurostimolazione non invasiva del cervelletto nel trattamento del dolore da arto fantasma
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Sartucci, Ferdinando
Parole chiave
  • tDCS
  • arto fantasma
  • dolore
  • implicazioni terapeutiche
  • cervelletto
Data inizio appello
23/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/07/2088
Riassunto
Il dolore è un fenomeno complesso e multifattoriale, difficile da definire in modo esaustivo. Ciò che è, invece, di semplice comprensione e condivisione è quanto il dolore sia un’esperienza assolutamente spiacevole, sgradevole e disturbante. La Sindrome dell’arto fantasma è una condizione caratterizzata da sensazioni dolorose e non relative all’arto mancante, la cui persistenza nel tempo determina conseguenze psicologiche e funzionali con compromissione del benessere, peggioramento della qualità della vita e predisponendo ad un maggior rischio di complicanze psicopatologiche. Per le importanti conseguenze si pone la necessità di trovare interventi che siano efficaci: la maggior parte dei trattamenti non lo sono e non prendono in considerazione i meccanismi sottostanti il fenomeno dell’arto fantasma. La tDCS (“transcranial Direct Current Stimulation”) è una metodica emersa recentemente come promettente per la modulazione del dolore. In studi precedenti è stato dimostrato che la tDCS cerebellare in soggetti sani è in grado di modulare il processamento nocicettivo e la percezione del dolore, suggerendo un suo coinvolgimento nelle dimensioni sensoriale-discriminativa ed affettivo-emozionale del dolore.
Lo studio sperimentale che abbiamo svolto si è prefisso di valutare la possibilità di modulare il processamento nocicettivo e la percezione del dolore tramite la tDCS cerebellare anodica in pazienti che soffrono di dolore da arto fantasma. Hanno partecipato allo studio 12 pazienti (8 femmine, 4 maschi) sottoposti alla tDCS per 5 giorni consecutivi per 20’, nella condizione anodica e sham. La riduzione del dolore è stata valutata oggettivamente, tramite i potenziali evocati laser (“Laser Evoked Potentials”, LEPs), e soggettivamente con la scala VAS (dolore cronico, dolore parossistico, dolore alla digito-pressione, sensazioni non dolorose e movimenti dell’arto fantasma).
I risultati evidenziano una riduzione significativa nella condizione di stimolazione anodica rispetto a quella sham, della frequenza del dolore parossistico, delle sensazioni non dolorose e dei movimenti dell’arto fantasma, incluso il fenomeno del “telescopio”, con effetti fino a 3 settimane dal termine del protocollo.
Il cervelletto appare così un target di stimolazione promettente con importanti implicazioni a livello terapeutico.
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