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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07052016-093439


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
TRAUPE, IPPOLITO
URN
etd-07052016-093439
Titolo
Gestione dell'anticoagulazione regionale con citrato in corso di emoperfusione con polimixina-b
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
relatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
  • anticoagulazione
  • citrato
  • emoperfusione
  • polimixina-b
  • toraymyxin
Data inizio appello
27/07/2016
Consultabilità
Tesi non consultabile
Data di rilascio
27/07/2086
Riassunto
L'anticoagulazione è necessaria per mantenere la fluidità del sangue nel passaggio attraverso il circuito di aferesi. Negli ultimi anni si è diffuso sempre di più l'utilizzo dell'anticoagulazione regionale con citrato in corso di trattamenti di emodialisi e di emofiltrazione: data la sua efficacia in termini di anticoagulazione (minor incidenza di coagulazione del filtro e quindi maggior durata del trattamento) e la sua dimostrata sicurezza (minor incidenza di sanguinamento, effetti metabolici prevedibili e facilmente gestibili) questa modalità di anticoagulazione è diventata la modalità principe di anticoagulazione per i trattamenti di emodialisi e emofiltrazione. Nei trattamenti emoperfusivi fino ad oggi è stata utilizzata solo l'eparina come modalità di anticoagulazione: questa modalità è gravata da maggior rischio di sanguinamento, specialmente nella popolazione dei pazienti settici post-chirurgici dove il rischio di sanguinamento è più elevato, date le molteplici alterazioni emo-coagulative che possono coesistere in questi pazienti. Ad oggi l'anticoagulazione con citrato non è mai stata presa in considerazione in corso di emoperfusione sopratutto per un possibile limite da tenere in considerazione: la mancanza di rimozione di complessi citrato-calcio come avviene, invece in corso di trattamenti di emodialisi/emofiltrazione. Il protocollo prevede l'utilizzo dell'anticoagulazione regionale con citrato in corso di emoperfusione con polimixina-b. Abbiamo unito la nostra esperienza con queste due metodiche al fine di allargare l'utilizzo del citrato anche in corso di trattamenti emoperfusivi dimostrandone la sua efficacia e sicurezza anche in questo setting.
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