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L’etichettatura è sempre stata una tematica molto importante nell’ambito della commercializzazione degli alimenti in quanto rappresenta la carta d’identità del prodotto oltre ad essere il mezzo di comunicazione mediante il quale l’operatore che lo immette in commercio informa il consumatore sulle caratteristiche dell’alimento stesso.
Negli ultimi anni si è potuto assistere ad un’attenzione crescente da parte del consumatore nei confronti delle etichette dei prodotti alimentari, interesse alimentato anche dalle nuove disposizioni normative in materia.
Nel settore della pesca si pongono spesso numerosi problemi relativi all’etichettatura in quanto questo settore è uno dei più complessi negli obblighi previsti e nelle stesse modalità applicative.
L’intento di questo lavoro è stato dunque quello di cercare di fare chiarezza nel complesso mondo dell’etichettatura dei prodotti ittici.
A tale scopo, dopo un excursus sull’evoluzione della normativa comunitaria e nazionale relativa all’etichettatura degli alimenti, sono state prese in considerazione le indicazioni obbligatorie di etichettatura e le caratteristiche dell’etichetta considerando sia la normativa vigente in materia sia il nuovo Regolamento CE n. 1169/2011 che da qui a tre anni è destinato a diventare la pietra miliare dell’etichettatura dei prodotti alimentari.
Dopo una breve digressione relativa alla rintracciabilità dei prodotti ittici sono state analizzate le corrette modalità di etichettatura di alcune delle più importanti tipologie di prodotti ittici sia non trasformati (freschi, preincartati, in atmosfera protettiva, sushi, congelati, surgelati e molluschi) che trasformati (tonno e palamita, sardine, stoccafisso e baccalà, salmone affumicato, caviale, prodotti di gastronomia) nonché le corrette modalità di etichettatura dei prodotti preconfezionati di acquacoltura biologica.