ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07042016-162121


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LARATTA, CHIARA
URN
etd-07042016-162121
Titolo
Valutazione dello Spettro dei Disturbi del Comportamento Alimentare in pazienti ricoverati presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) dell'Ospedale S.Chiara di Pisa
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott.ssa Capovani, Barbara
Parole chiave
  • disturbi alimentari
  • sci-abs
  • spettro
  • dca
Data inizio appello
22/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
In seguito all’apertura del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) Pisano, al rafforzamento di presidi alternativi e complementari al ricovero (centri diurni, centri residenziali, day service etc ) e alla conseguente maggiore integrazione tra territorio e reparto, il numero complessivo dei posti letto per Pisa e provincia si è ridotto, alzandosi così la soglia di accettazione dei ricoveri, destinati sempre più spesso a pazienti con livelli di gravità psicopatologica molto elevati.
Nonostante questo, nella valutazione diagnostica dei pazienti in questo SPDC, viene posta molta attenzione oltre che alla dimensione categoriale anche ai sintomi di spettro, considerati elementi imprescindibili per un corretta risposta terapeutica.
La mantenuta attenzione verso i sintomi di Spettro è inoltre in sintonia con il passaggio dal DSM IV-Tr al DSM 5, dove si integra il sistema categoriale con un approccio dimensionale, potenziando il concetto di Spettro, tramite l’individuazione di cluster di sintomi.
Durante il mio tirocinio presso questo reparto, ho per questo maturato l’interesse verso le manifestazioni parziali, atipiche ed attenuate, in sostanza verso tutte le condizioni psicopatologiche “sottosoglia” che pongono l’individuo in un contesto diagnostico più ampio che va al di là di una semplice “etichetta diagnostica”, cogliendo così più elementi psicopatologici potenzialmente sensibili a più risposte terapeutiche.
Ho deciso così di concretizzare la ricerca dei sintomi di Spettro con la somministrazione del questionario per l’individuazione dei sintomi di Spettro dei Disturbi della Condotta Alimentare (SCI-ABS). Ho scelto lo Spettro dei Disturbi della Condotta Alimentare perché sono di mio particolare interesse in quanto sono disturbi sempre più diffusi, in considerevole e costante aumento nel mondo occidentale e presenti in comorbidità con molte malattie psichiatriche come i Disturbi dell’Umore, il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, i Disturbi d’Ansia e quelli da Abuso di Sostanze. La presenza di caratteristiche dello Spettro Anoressico-Bulimico in pazienti con altri disturbi mentali interferisce con la presentazione clinica, la risposta al trattamento e con la prognosi.
Ho somministrato così l’Intervista Clinica Strutturata per la valutazione dello Spettro dei DCA (SCI-ABS) a 53 pazienti ricoverati nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l’Ospedale S. Chiara di Pisa con lo scopo di valutare l’eventuale presenza ed entità dei sintomi dello Spettro dei Disturbi della Condotta Alimentare in questa popolazione di pazienti.
La valutazione dello Spettro in questo reparto non è stata facile, soprattutto per la compromissione psicopatologica di questi pazienti che ha influito sulla lunghezza della somministrazione dei questionari.
La somministrazione dello SCI-ABS infatti si è protratta per 5 mesi perché soltanto alcuni pazienti sono stati in grado di rispondere con attendibilità alle domande del questionario.
L’identificazione dei sintomi di Spettro, ed in questo caso dei Disturbi della Condotta Alimentare, potrebbe costituire un fattore prognostico negativo, evolvere in un disturbo di Asse I, complicare il decorso del disturbo conclamato, o comunque facilitare l’individuazione di una strategia terapeutica più appropriata. Infatti l’individuazione dei sintomi di Spettro in pazienti che presentano tratti dismorfofobici e/o paure di aumentare di peso, e che siano in grado di effettuare una psicoterapia, potrebbe migliorare la compliance al trattamento farmacologico associando ad esso un sostegno psicologico mirato.

Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione
File