Tesi etd-07042012-100207 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
GIRALDI, MARCO
URN
etd-07042012-100207
Titolo
Epatopatie da accumulo di rame: diagnosi e correlazioni cliniche.
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
correlatore Dott. Meucci, Valentina
controrelatore Prof. Abramo, Francesca
relatore Dott.ssa Marchetti, Veronica
controrelatore Prof. Abramo, Francesca
relatore Dott.ssa Marchetti, Veronica
Parole chiave
- Cane
- Colestasi
- Epatopatia
- Rame
- SWASV
Data inizio appello
27/07/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/07/2052
Riassunto
I cani affetti da epatopatia possono presentare accumulo primario o secondario di rame. È noto che l’accumulo di rame nel fegato genera stress ossidativo che, in ultima analisi, porta a epatite cronica e fibrosi. La tecnica più comunemente utilizzata per la quantificazione del rame è la spettrometria di assorbimento atomico (AAS). Recentemente è stata applicata una tecnica SWASV (Square Wave Anodic Stripping Voltammetry) accoppiata ad un protocollo di digestione acida per il dosaggio di metalli pesanti su tessuti organici [Meucci et al, 2009]. Nella presente tesi sono stati coinvolti cani con sospetta epatopatia: in tutti i soggetti sono stati eseguiti biopsie ad ago sottile (FNB) e prelievi bioptici per l’esame istologico e per il dosaggio del rame con tecnica SWASV. I soggetti (16 cani di razza, età e sesso diversi) sono stati suddivisi in 4 gruppi di studio sulla base dei reperti di biochimica clinica: gruppo 1 cani con citolisi, gruppo 2 cani con colestasi, gruppo 3 cani con insufficienza epatica e gruppo 4 cani senza epatopatia. I risultati della presente tesi hanno mostrato una correlazione statisticamente significativa (p < 0,05) tra il dosaggio del rame su FNB e su prelievo istologico; inoltre, l’analisi della varianza per i livelli di rame nei 4 gruppi ha evidenziato una significativa differenza nella concentrazione media di rame (p < 0,05) con i livelli di Cu più elevati nei colestatici. In conclusione il dosaggio su FNB con tecnica SWASV può essere applicato per una valutazione quantitativa qualora si sospetti un epatopatia da accumulo di rame. Infine la maggior concentrazione di rame nei cani con colestasi fornisce utili indicazioni patogenetiche e terapeutiche al clinico.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |