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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07032020-093341


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SOLANO, ELEONORA
URN
etd-07032020-093341
Titolo
Predittività del valore della Baseline Impedance durante manometria da alta risoluzione con impedenza (HRiM) nella diagnosi di GERD: studio prospettico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • HRiM
  • Baseline Impedance
  • GERD
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
Introduzione: La malattia da reflusso gastroesofageo interessa più di un quarto della popolazione generale. Viene classificata sulla base della sintomatologia, tipica ed atipica, e di lesioni della mucosa (ERD) o assenza di esse (NERD). Le metodiche diagnostiche che consentano una più precisa valutazione della malattia sono la pH-impedenziometria delle 24 ore (gold standard) e la manometria esofagea ad alta risoluzione (HRM). Recentemente, sono stati introdotti nello studio della MII-pH due nuovi parametri: MNBI e PSPW. Questi sono correlati all’integrità della mucosa e alla risposta ai IPP. L’impedenza basale(BI) è studiata anche durante HRM.
Scopo tesi:valutazione della resa diagnostica dei valori basali di impedenza durante HRiM comparati con MNBI e PSPW durante MII-pH delle 24h.
Materiali e metodi:sono stati arruolati tutti pazienti con pirosi retrosternale e diagnosi di GERD. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione del sintomo con scala VAS, a terapia con IPP, ad esame endoscopico ed esami di MII-pH e HRiM previo wash-out di 14gg. Dai risultati sono stati individuati due gruppi: GruppoA (pazienti affetti da malattia, AET>4;MNBI<2292 Ohms;PSPW<61%) e GruppoB(pazienti con pirosi funzionale,AET<4;MNBI>2292Ohms;PSPW<61%).
Risultati:sono stati arruolati 85pazienti (50 femmine) di età media di 51.815.7.I due gruppi sono così distribuiti: GruppoA 31 pazienti (16 femmine) e Gruppo B 54(34 femmine) pazienti.Confrontando le caratteristiche epidemiologiche e sintomatiche non sono state riscontrate grosse differenze eccetto per il BMI e la risposta a terapia con IPP (maggiore nel gruppoA).Dalla MII-pH,come atteso, è risultato un AET tot,un numero complessivo dei reflussi ,un RET(exposure reflux time) maggiore nei pazienti con GERD(p=0.001). Anche il MNBI e il PSPW sono risultati più bassi nei soggetti affetti da malattia(p=0.001).Confrontando i due parametri con il nostro parametro manometrico (EMBI, esophageal manometry baseline impedance) anche questo mostra un valore più basso nei pazienti con GERD(1443.8582.6) rispetto al gruppoB(2643.5743.9).Dall’analisi della curva ROC il parametro con la maggiore AUC è il PSPWindex(AUC 0.93;Sens 94.4%;Spec 91.3%) seguito dal EMBI(AUC 0.87;sens 79.6%;spec 87.1%).
Conclusioni:il presente studio ha dimostrato come l’attuale nuovo parametro(EMBI) ha una modesta efficacia nella diagnosi di GERD, soprattutto nei casi di esposizione all’acido nella cosiddetta finestra grigia (valori di AET tra 4e6%).L’attivazione di un progetto di ricerca multicentrico potrebbe essere utile per valutare l’attendibilità del dato e la criticità dei dati raccolti ad oggi, garantendo così un risparmio economico vantaggioso sia per il paziente che per il SSN.
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