Tesi etd-07032019-165006 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TURSI, MARTINO
URN
etd-07032019-165006
Titolo
Studio dell'influenza della genetica sulle risposte ai dilemmi morali in un campione di broker assicurativi
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Pellegrini, Silvia
correlatore Dott.ssa Palumbo, Sara
controrelatore Prof.ssa Bernini, Olivia
correlatore Dott.ssa Palumbo, Sara
controrelatore Prof.ssa Bernini, Olivia
Parole chiave
- broker assicurativi
- dilemmi morali
- genetica
- ossitocina
Data inizio appello
22/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/07/2089
Riassunto
I processi alla base del comportamento morale, che portano a giudicare determinate azioni giuste o sbagliate e a compiere scelte morali, sono da secoli oggetto di studio della filosofia e più recentemente anche della psicologia. Ancor più di recente, il comportamento morale è stato studiato anche da un punto di vista neuroscientifico, al fine di comprendere i meccanismi neurobiologici dei processi di decisione e giudizio morale. Queste ricerche hanno evidenziato che specifiche aree cerebrali si attivano durante i processi decisionali e che alcune varianti genetiche sono in grado di influenzare le scelte morali.
Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire la relazione tra geni e comportamento morale in una popolazione selezionata di individui portati, per professione, a operare scelte razionali e utilitaristiche: i broker assicurativi. A questi soggetti e al gruppo di controllo, sono stati sottoposti alcuni dilemmi morali e sono state somministrate scale psicometriche per valutare tratti di personalità, quali empatia, altruismo e impulsività, che hanno un ruolo chiave nelle scelte morali. È stato, inoltre, indagato il possibile ruolo, nell’elaborazione delle scelte morali e del relativo giudizio, di tre polimorfismi a singolo nucleotide del gene che codifica per il recettore dell’ossitocina (OXTR rs53576, rs2268498, rs1042778), per i quali esistono, in letteratura scientifica, dati di associazione con l’empatia, l’altruismo e il riconoscimento delle emozioni. Ciascun partecipante allo studio ha donato un campione di saliva da cui è stato estratto il DNA per genotipizzare i tre polimorfismi del gene OXTR. Dall’analisi dei dati comportamentali è emerso che, nelle scelte morali di natura controversa, i broker si comportano in modo diverso rispetto ai controlli, prediligendo le scelte utilitaristiche e ritenendole moralmente più accettabili. Poiché i broker mostravano gli stessi livelli di empatia dei controlli, abbiamo ipotizzato che siano in grado di controllare meglio le proprie emozioni di fronte a scelte morali di natura controversa. I broker, inoltre, sono risultati più impulsivi dei controlli e questo loro tratto sembra favorirne le scelte utilitaristiche.
L’indagine genetica ha messo in luce che, nessuno degli SNP selezionati, se analizzati singolarmente, influenza le risposte ai dilemmi morali. Al contrario, i profili genetici risultanti dalla combinazione di quegli alleli associati in letteratura con livelli più elevati di prosocialità e con una maggiore neurotrasmissione ossitocinergica, sembrano contribuire significativamente ad un aumento dell’accettabilità morale delle scelte utilitaristiche nei broker assicurativi. Possiamo ipotizzare, quindi, che un profilo genetico che favorisce la neurotrasmissione del segnale ossitocinergico promuova il comportamento utilitaristico dei broker, aumentandone l’atteggiamento prosociale verso il gruppo, inteso come specie. Allo stesso tempo, una maggiore trasmissione ossitocinergica potrebbe essere alla base della maggiore impulsività dei broker. Poiché le scelte utilitaristiche sembrano essere promosse dagli stessi meccanismi che sono alla base delle scelte rischiose, possiamo ipotizzare che il comportamento utilitaristico dei broker sia favorito dalla maggiore impulsività.
Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire la relazione tra geni e comportamento morale in una popolazione selezionata di individui portati, per professione, a operare scelte razionali e utilitaristiche: i broker assicurativi. A questi soggetti e al gruppo di controllo, sono stati sottoposti alcuni dilemmi morali e sono state somministrate scale psicometriche per valutare tratti di personalità, quali empatia, altruismo e impulsività, che hanno un ruolo chiave nelle scelte morali. È stato, inoltre, indagato il possibile ruolo, nell’elaborazione delle scelte morali e del relativo giudizio, di tre polimorfismi a singolo nucleotide del gene che codifica per il recettore dell’ossitocina (OXTR rs53576, rs2268498, rs1042778), per i quali esistono, in letteratura scientifica, dati di associazione con l’empatia, l’altruismo e il riconoscimento delle emozioni. Ciascun partecipante allo studio ha donato un campione di saliva da cui è stato estratto il DNA per genotipizzare i tre polimorfismi del gene OXTR. Dall’analisi dei dati comportamentali è emerso che, nelle scelte morali di natura controversa, i broker si comportano in modo diverso rispetto ai controlli, prediligendo le scelte utilitaristiche e ritenendole moralmente più accettabili. Poiché i broker mostravano gli stessi livelli di empatia dei controlli, abbiamo ipotizzato che siano in grado di controllare meglio le proprie emozioni di fronte a scelte morali di natura controversa. I broker, inoltre, sono risultati più impulsivi dei controlli e questo loro tratto sembra favorirne le scelte utilitaristiche.
L’indagine genetica ha messo in luce che, nessuno degli SNP selezionati, se analizzati singolarmente, influenza le risposte ai dilemmi morali. Al contrario, i profili genetici risultanti dalla combinazione di quegli alleli associati in letteratura con livelli più elevati di prosocialità e con una maggiore neurotrasmissione ossitocinergica, sembrano contribuire significativamente ad un aumento dell’accettabilità morale delle scelte utilitaristiche nei broker assicurativi. Possiamo ipotizzare, quindi, che un profilo genetico che favorisce la neurotrasmissione del segnale ossitocinergico promuova il comportamento utilitaristico dei broker, aumentandone l’atteggiamento prosociale verso il gruppo, inteso come specie. Allo stesso tempo, una maggiore trasmissione ossitocinergica potrebbe essere alla base della maggiore impulsività dei broker. Poiché le scelte utilitaristiche sembrano essere promosse dagli stessi meccanismi che sono alla base delle scelte rischiose, possiamo ipotizzare che il comportamento utilitaristico dei broker sia favorito dalla maggiore impulsività.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |