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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07032011-185337


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BLENGINI, FRANCESCO
URN
etd-07032011-185337
Titolo
Psicologia dell’emergenza e ottimizzazione delle risorse umane: il ruolo dello psicologo nella gestione della crisi.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Guazzelli, Mario
Parole chiave
  • emergenza
  • interventi psicologici in emergenza
  • organizzazione
  • ottimizzazione
  • Protezione Civile
  • risorse umane.
  • ruolo dello psicologo
Data inizio appello
20/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2051
Riassunto
Il presente lavoro si articola sostanzialmente in tre parti.
Nella prima verrà esaminato come la psicologia dell’emergenza, sebbene registri una pluralità di convergenze di diversi settori della psicologia, abbia ormai maturato una propria autonomia. Si tratta infatti di una disciplina complessa, trasversale e caratterizzata da elementi del tutto peculiari, che ruotano intorno al contesto emergenziale. A tal fine si procederà dapprima a definire il concetto di emergenza, a qualificare la biologia dello stato di emergenza e ad individuare i principi di intervento psicologico nella crisi, soffermandosi sugli stressor del lavoro nelle situazioni di calamità e sui comportamenti collettivi nel pericolo.
La seconda parte avrà ad oggetto l’analisi dei criteri guida negli interventi psicologici in emergenza, con particolare riferimento al ruolo che lo psicologo può svolgere a supporto degli operatori di Protezione civile: in tema di formazione, di attività e di ricondizionamento in fase di post-emergenza.
La terza parte esaminerà il delicato rapporto che insiste tra psicologia dell’emergenza e criteri di organizzazione, considerato che nella disciplina in esame non è sufficiente conoscere e utilizzare in modo armonico varie branche della psicologia ma occorre partire da detti saperi per riuscire ad inserirsi in un ambito complesso, quale quello conseguente ad uno stato di emergenza e contribuire in modo fattuale a portare un contributo qualificato, utile ed in stretta sinergia con i molti altri interventi che l’emergenza richiede.
Da ultimo verrà prospettata la possibilità e l’importanza di un intervento psicologico strutturato, in grado di aiutare le persone a passare da uno stato automatico di emergenza a uno stato intelligente di emergenza, attraverso la prevalenza della via neurale “consapevole” (talamo-corteccia-amigdala) su quella “istintiva” (talamo-amigdala), non nell’intento di “vincere la paura” –perché in certe condizioni essa è parte determinante del nostro stato- bensì di “non essere vinti dalla paura” e quindi indotti a comportamenti non solo inopportuni ma spesso contrari alla logica della sopravvivenza.
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