ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-07032009-105721


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LUPIA, ANTONELLA
Indirizzo email
antonella.lp_85@libero.it
URN
etd-07032009-105721
Titolo
Ruolo dei polimorfismi delle interleuchine nella farmacogenetica del mieloma multiplo
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
relatore Dott. Martino, Alessandro
correlatore Prof.ssa Gemignani, Federica
correlatore Prof.ssa Sbrana, Isabella
relatore Prof.ssa Rossi, Anna Maria
Parole chiave
  • TNFA
  • IL1R1
  • IL1B
  • IL1A
  • polimorfismo
  • farmacogenetica
  • SNP
  • TNFRSF1B
  • mieloma multiplo
Data inizio appello
20/07/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/07/2049
Riassunto
Ruolo dei polimorfismi delle interleuchine nella farmacogenetica del Mieloma Multiplo
Riassunto
Il Mieloma Multiplo (MM) è una rara e grave neoplasia ematologica maligna, caratterizzata da proliferazione delle plasmacellule nel midollo osseo, lesioni ossee, ipocalcemia, anemia, danno renale, suscettibilità alle infezioni, immunosoppressione.
Questa malattia rimane ad oggi incurabile, anche se con lo sviluppo di nuove terapie si è passati da una speranza di vita media di 2 anni nel 2002 ai 4-5 attuali. In particolare, un protocollo di recente introduzione prevede l’utilizzo di un inibitore proteasomico, il Velcade o Bortezomib che, inibendo l’attività del proteasoma, blocca la sintesi proteica e la crescita tumorale. Si tratta di un farmaco di ultima scelta usato per trattare quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali; la sua principale caratteristica è la selettività, ossia la capacità di riconoscere le cellule tumorali e agire in maniera specifica contro di esse.
La disomogeneità nella risposta al trattamento con bortezomib in pazienti affetti da MM, tuttavia, ha fatto sì che l’interesse si spostasse sullo studio degli SNPs, polimorfismi a singolo nucleotide, responsabili della variabilità interindividuale, e quindi potenzialmente in grado di spiegare la differenza nella risposta alla terapia. Uno dei target principali del Bortezomib è il fattore di trascrizione NF-kB. Tale molecola risulta spesso maggiormente espressa nelle cellule tumorali rispetto a quelle sane e, impedendo la sua attivazione, si alterano una serie di processi cellulari, tra cui la secrezione di numerose citochine.
Dati riportati in letteratura hanno messo in evidenza una correlazione tra determinati polimorfismi delle interleuchine e la predisposizione alla crescita tumorale, ed è proprio da queste basi che nasce il mio lavoro di tesi.
L’idea che ha ispirato il mio lavoro è stata infatti quella di valutare l’effetto dei polimorfismi a singolo nucleotide sulla risposta al trattamento terapeutico con Velcade. In particolare, sono stati analizzati i polimorfismi IL1B -31 C>T e -511 T>C, IL1R1 C>G, TNF alpha -308 A>G, TNFRSF1B T>G che codificano per le interleuchine e per i loro recettori.
Grazie alla collaborazione con l’Unità operativa di ematologia dell’Università di Pisa è stato reclutato un campione di 98 pazienti, affetti da Mieloma Multiplo refrattari o recidivati, e trattati con Bortezomib.
Il genotipo individuale ai loci sopraindicati è stato determinato attraverso la messa a punto di un protocollo sperimentale basato sulla metodo TaqMan in Real Time PCR.
Al fine di valutare il ruolo della varianti genotipiche studiate sull’esito del trattamento con Bortezomib sono state valutate le distribuzioni dei genotipi nelle classi di risposta e i relativi ODD Ratio, ma anche una variabile di medio periodo, come il tempo di progressione dopo il trattamento (TTP).
I risultati statistici sono ancora in fase di valutazione.
File