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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-07022021-173215


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RUBINO, ARIANNA
URN
etd-07022021-173215
Titolo
I CONTRATTI PER L?UTILIZZO COMMERCIALE DELLE UNITA DA DIPORTO NELL?EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA NORMATIVA DI RIFERIMENTO E LA VEXATA QUAESTIO DEL CHARTER ABUSIVO
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore C.F. (AN) Sacco, Vincenzo
Parole chiave
  • charter abusivo
Data inizio appello
21/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2091
Riassunto
La nautica da diporto costituisce uno dei comparti che maggiormente contraddistinguono l’Italia nel Mondo, grazie al prestigio, alla notorietà delle aziende, alla capacità delle maestranze ed alla natura distintiva dei prodotti. La riforma del Codice della nautica da diporto si pone come obiettivo principale quello di rilanciare il settore attraverso la semplificazione di alcune procedure, ponendo altresì un’attenzione maggiore alla sicurezza della navigazione e introducendo ulteriori attività, rispetto a quelle previste originariamente, con le quali si concretizza l’uso commerciale delle unità da diporto. Il legislatore introduce così, il principio di esclusività di utilizzo, distinguendo il “diporto puro” dal “diporto commerciale”, all’interno del quale si ha la possibilità di impiegare l’unità da diporto per svolgere le attività riconosciute dal Codice.
Locazione e noleggio sono le due tipologie contrattuali storicamente riconosciute dall’ordinamento, a cui si affiancano una serie di altre fattispecie giuridiche, emerse nel corso del tempo e man mano disciplinate per meglio avvicinarsi alle esigenze del diportista.
Una grande svolta si è avuta con il “Decreto del Fare” del 2012, che con l’obiettivo di incentivare la nautica da diporto ed il turismo nautico, ha introdotto nel Codice l’articolo 49-bis disciplinando il noleggio occasionale, una nuova forma contrattuale non professionale che permette di noleggiare la propria unità con agevolazioni fiscali, senza costituire quindi uso commerciale dell’unità.
Nonostante il nostro ordinamento abbia cercato di dare un corpus normativo di riferimento al cui interno definire le varie tipologie di istituti attuabili, integrando e cercando sempre nuove soluzioni semplificative per le diverse fattispecie contrattuali, sono sempre più frequenti esercizi abusivi delle attività commerciali con unità da diporto: parliamo del c.d. charter abusivo.
La ricerca di pratiche elusive della legge oltre che per schivare gli oneri amministrativi e burocratici è rinvenibile anche nella difficoltà di accedere ai titoli professionali necessari alla conduzione delle unità e ad alcune limitazioni imposte dalla normativa come il numero dei passeggeri a bordo. Questo comporta l’esplorazione sempre di nuovi escamotage, che qualora individuati dalla Capitaneria di porto, sono sanzionati secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento.
La Guardia Costiera è il principale deterrente contro il fenomeno, grazie alle numerose attività di indagine e di controllo svolte sul campo, ma sarebbe sicuramente di ausilio incentivare i diportisti ad approcciarsi nel modo corretto a queste attività previste dalla normativa rendendo quanto più comprensibili ed uniformi le varie disposizioni, proprio per agevolare il soggetto interessato negli adempimenti necessari. Si faciliterebbe in questo modo il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal legislatore, che mirano a supportare il piccolo imprenditore in ordine a detenzioni fiscali, titoli professionali, flessibilità e facilità nella modalità di comunicazione.
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